{"id":14731,"date":"2008-04-10T07:21:49","date_gmt":"2008-04-10T07:21:49","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-04-10T14:39:04","modified_gmt":"2008-04-10T14:39:04","slug":"l-opera-di-iacchetti-il-giusto-tempo-dello-sguardo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-opera-di-iacchetti-il-giusto-tempo-dello-sguardo\/","title":{"rendered":"L’opera di Iacchetti: il giusto tempo dello sguardo"},"content":{"rendered":"
La disciplina del colore – <\/strong>Continuano le frequentazioni tra l'arte contemporanea e il luogo del sacro, per eccellenza del panorama museale milanese. Al Museo Diocesiano<\/strong>, i rapporti si fanno sempre più stretti e continui con alcuni dei protagonisti della generazione dei cinquantenni, approdati a piena maturità espressiva. Nel novero di queste proposte, che hanno visto nei mesi scorsi anche la presenza di Vicentini<\/strong>, De Valle<\/strong>, Olivieri<\/strong>, accomunati da un utilizzo parsimonioso e spirituale del colore, si aggiunge in questi giorni un'altra figura pertinente alle ricerche sugli slittamenti cromatici e all'educazione dello sguardo, Paolo Iacchetti<\/strong>. <\/p>\n Apparente uniformità monocroma<\/strong> – Opere in cui il colore è il protagonista assoluto. La tela di forma quadrata è immersa nel colore, monocromo, che la fa scomparire in un'apparente uniformità. delicata di colore tra una sequenza di opere ‘gemelle'; si percepisce a poco a poco e lentamente la profondità di un blu o di un verde cupo, che a prima vista sembrano semplicemente uguali.<\/p>\n Altezza, intensità, timbro<\/strong> – Il diapason del colore inizia a vibrare. Chi guarda sente in quel preciso istante l'altezza e l'intensità dell'emozione che il colore suscita, e il timbro, il quale non può essere che soggettivo, rimanda alla relazione indeterminata e variabile che l'opera riporta a chi la osserva in quel preciso istante. Opere di Paolo Iacchetti<\/strong>
A seconda della disposizione nello spazio, a seconda della luce che la illumina, l'apparente uniformità delle opere di Paolo Iacchetti svanisce, quando chi osserva si sofferma a guardare attentamente e percettibilmente comincia a svelarsi alla visione del singolo la variazione <\/p>\n
Ci dice Iacchett<\/strong>i: "Io chiedo il tempo di osservazione, l'esperienza del tempo permette d'instaurare la relazione, che fino ad un istante prima era indeterminata e mutevole, espressa in potenza solo dal colore".
E' la consapevolezza dell'attitudine del colore di essere per se stesso fonte relazionale variabile e indeterminata che ha indotto l'artista ad intraprendere questo tipo di ricerca pittorica aniconica, fin dai suoi esordi, dopo gli studi di pittura all'Accademia di Brera e successivamente durante le esperienze accademiche, come docente di ‘Colore e Psicologia della Forma' presso la Scuola Politecnica di Design dal '93 al 2006 ed tutt'ora all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, come docente di ‘Psicologia dell'arte'.<\/p>\n
MuDi Contemporanea
Milano, Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese,95)
Orari: 10.00 – 18.00. Lunedì chiuso
8 aprile – 1 giugno 2008
Ingresso gratuito
info:02 89404714
www.museodiocesano.it