{"id":14765,"date":"2008-04-16T08:51:06","date_gmt":"2008-04-16T08:51:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-04-18T04:24:04","modified_gmt":"2008-04-18T04:24:04","slug":"doppio-ponte-per-il-museo-baroffio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/doppio-ponte-per-il-museo-baroffio\/","title":{"rendered":"Doppio ponte per il Museo Baroffio"},"content":{"rendered":"<div class=\"news_image\" style=\"float: left\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"Il Museo Baroffio\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/3b4abb8036303b1d6e022b52d096ae86.jpg\" width=\"160\" \/><span>Il Museo Baroffio<\/span><\/div>\n<p><strong>Giorni di festa al Baroffio &#8211; <\/strong>Un doppio week end prolungato. Il calendario di quest&#39;anno rende felice i lavoratori ed alletta il settore turistico. Come sempre il <strong>museo Baroffio<\/strong> &egrave; disponibile ad aprire le porte a pellegrini e viandanti che arrivati in cima alla Via Sacra vogliono curiosare tra le preziose opere che contiene. Una piccola e curata sede espositiva che arricchisce la meraviglia del luogo. Un&#39;occasione che si moltiplica nei giorni di festa con visite guidate particolari tenute dalla stessa conservatrice, <strong>Laura Marazzi<\/strong>. Venerd&igrave; 25 aprile il museo sar&agrave; eccezionalmente aperto, cos&igrave; come gioved&igrave; 1 maggio e venerd&igrave; 2 maggio. Gli orari saranno quelli degli abituali giorni di apertura (gioved&igrave;, sabato e domenica) 9,30 &#8211; 12,30; 15,00 &#8211; 18,30.<\/p>\n<p><strong>Venerd&igrave; 25 aprile &#8211; <\/strong>Doppio appuntamento per la festa della Liberazione. Alle ore 10,30 e alle 15,30 sar&agrave; proposta la speciale visita primaverile che ha riscosso molto successo lo scorso anno &#39;<strong>Quando la natura si fa simbolo<\/strong>&#39;. La conservatrice accompagner&agrave; i visitatori tra le opere conservate in museo soffermandosi in particolare sui soggetti naturali rappresentati. Verr&agrave; effettuata una lettura simbolica di piante, fiori, frutti, soggetti iconografici che hanno risvolti iconologici accattivanti. Una passeggiata virtuale tra ulivi, gelsi, aquilegie, iris, gigli, mele, uva alla scoperta dei significati nascosti nei particolari naturalistici di dipinti, miniature, sculture e paliotti. Verr&agrave; svelato cosa volesse rappresentare realmente un artista affiancando ad esempio una mela alla Vergine col Bambino o come l&#39;ulivo sia diventato per tutti simbolo allegorico della pace. La visita &egrave; compresa nel costo del biglietto d&#39;ingresso (&euro; 3,00; &euro; 1,00).<\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: right\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"La Madonna col Bambino del XII sec.\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/bf67de6f2afc7b424a79565d09f85ff9.jpg\" width=\"134\" \/><span>La Madonna col Bambino del XII sec.<\/span><\/div>\n<p><strong>Attenti alla Collezione &#8211;<\/strong> Venerd&igrave; 2 maggio &egrave; prevista la visita, dal titolo &#39;<strong>Il Museo Baroffio e del Santuario e i suoi tesori<\/strong>&#39; che sar&agrave; replicata due volte: ore 10,30 e ore 15,30. Un percorso che illustra l&#39;intera collezione del museo. Una buona opportunit&agrave; per chi non ha mai visitato il Baroffio o per chi vuole approfondire la conoscenza delle preziosit&agrave; raccolte in questa sede. Durante la visita guidata verr&agrave; data maggiore attenzione alle opere d&#39;eccellenza del museo. Ai dipinti di <strong>Camillo Procaccini<\/strong>, <strong>Girolamo Chignoli<\/strong>, <strong>Bartolomeo Schedoni<\/strong>, del <strong>Pitocchetto<\/strong>; alle tele del varesino <strong>Pietro Antonio Magatti<\/strong>, ai quadri di <strong>Giuseppe Antonio Petrini<\/strong>, oltre che ai valenti maestri fiamminghi e olandesi. Trover&agrave; particolare spazio anche l&#39;illustrazione delle sculture presenti, come la <strong>Madonna col Bambino <\/strong>scolpita da <strong>Domenico e Lanfranco da Ligurno<\/strong> alla fine del XII secolo, gi&agrave; parte del portale romanico di S. Maria del Monte. Al Baroffio sono inoltre presenti degli antifonari, tra cui uno dei pi&ugrave; antichi tra quelli ambrosiani, con miniature dell&#39;inizio del XIV secolo, e l&#39;ingressario miniato nel 1476 da <strong>Cristoforo de&#39; Predis<\/strong>. Nel piano superiore del museo sono conservati i due paliotti donati dal duca <strong>Ludovico il Moro<\/strong> alla fine del XV secolo e un terzo detto leonardesco per il ricamo centrale raffigurante la Vergine delle Rocce, ispirato alla versione parigina del celebre dipinto di <strong>Leonardo da Vinci<\/strong>. Il Baroffio ha dedicato per&ograve; ampio spazio anche all&#39;arte sacra contemporanea esponendo opere di noti artisti del XX secolo, tra i quali spicca il nome di <strong>Matisse<\/strong>, ma trovano spazio anche presenze locali importanti come <strong>Bodini<\/strong>, <strong>Tavernari<\/strong> e <strong>Guttuso<\/strong> il grande artista siciliano che amava Varese.<\/p>\n<p><strong>Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese\t<\/strong><br \/>Piazzetta Monastero, 21100 &#8211; Varese\t\t<br \/>tel. 0332 212042\t\t<br \/>info@museobaroffio.it  <br \/>www.museobaroffio.it\t\t<br \/>Ingresso &euro; 3,00; ridotto &euro; 1,00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Il Museo Baroffio Giorni di festa al Baroffio &#8211; Un doppio week end prolungato. Il calendario di quest&#39;anno rende felice i lavoratori ed alletta il settore turistico. 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