{"id":14966,"date":"2008-05-09T04:42:03","date_gmt":"2008-05-09T04:42:03","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-05-09T07:06:15","modified_gmt":"2008-05-09T07:06:15","slug":"il-ritorno-di-renato-volpini-allo-spazio-cesare-da-sesto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-ritorno-di-renato-volpini-allo-spazio-cesare-da-sesto\/","title":{"rendered":"Il ritorno di Renato Volpini allo Spazio Cesare da Sesto"},"content":{"rendered":"
Quarant'anni dopo –<\/strong> Urbinate di formazione e milanese d'adozione, Renato Volpini<\/strong>, classe 1934, è un artista che ha saputo adattare le più moderne tecniche di riproduzione digitale ai propri fini, senza lasciarsi dominare da esse. Grande incisore, ma anche pittore e scultore, Renato Volpini non è un artista nuovo per lo Spazio Cesare da Sesto<\/strong>; infatti è lo stesso Gian Barbieri<\/strong>, responsabile di gestione di questo luogo espositivo a specificare che: "nel 1965 Renato Volpini vinse il premio nazionale organizzato dallo Spazio Cesare da Sesto; questo quindi è un lieto ritorno".<\/p>\n Giovani artisti e grandi maestri – <\/strong>È lo stesso Gian Barbieri a dare qualche informazione sulla vita e sull'opera dell'artista: "Volpini è un grande incisore proveniente dalla scuola di Urbino e da Brera; famose sono le serie di quadri che hanno per soggetto le macchine inutili, che possono somigliare ad animali. Ultimamente Renato ha mantenuto questa direzione portandola nella sfera del digitale. Le opere che saranno presenti in mostra coprono tutto l'arco di attività dell'artista, dagli anni Sessanta ad oggi. Questa esposizione inoltre conferma la propensione alla contemporaneità dello Spazio Cesare da Sesto, che cerca di affiancare a mostre di giovani artisti anche grandi maestri; in questo caso Renato Volpini". <\/p>\n Un contemporaneo "tradizionale" –<\/strong> E la grandezza di Renato Volpini si coglie nel testo critico di Gillo Dorfles<\/strong>, che evidenzia la propensione dell'artista per la sperimentazione e per l'innovazione, senza dimenticare le proprie "origini artistiche": "Volpini ha saputo valersi dei nuovi media – scrive Dorfles – per ampliare le sue possibilità realizzative, ma senza lasciarsi prendere la mano dal nuovo mezzo. Anzi, mi sembra tipico del suo operare il fatto di aver utilizzato le straordinarie possibilità compositive, cromatiche e trascrittive del computer e del plotter per metamorfosare i suoi lavori (…). Osservando con attenzione il suo lavoro possiamo constatare come l'artista urbinate non si sia allontanato da quello che, ormai da decenni,è divenuto il suo "alfabetario" preferito, ma abbia saputo piegarlo ai nuovi metodi pur mantenendo intatta l'atmsfera – tra metamorfica e lirica, tra giocosa e ibrida – che da sempre lo caratterizza". <\/p>\n Renato Volpini Gian Barbieri Quarant'anni dopo – Urbinate di formazione e milanese d'adozione, Renato Volpini, classe 1934, è un artista che ha saputo adattare le più moderne tecniche di riproduzione digitale ai propri fini, senza lasciarsi dominare da esse. Grande incisore, ma anche pittore e scultore, Renato Volpini non è un artista nuovo per lo Spazio Cesare […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14967,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
Milano anni ‘60
"Volpini ieri e oggi"<\/strong>
Dal 10 al 25 maggio 2008
Spazio Cesare da Sesto, Palazzo comunale, Piazza Mazzini – Sesto Calende
Orari: da giovedì a venerdì 17,00 – 19,00
Sabato e festivi 10,30 – 12,30 \/ 17,00 – 19,00
Inaugurazione sabato 10 ore 17,00
Ingresso libero <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"