{"id":15000,"date":"2008-05-15T04:22:30","date_gmt":"2008-05-15T04:22:30","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-05-16T09:14:55","modified_gmt":"2008-05-16T09:14:55","slug":"la-natura-che-ama-nascondersi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-natura-che-ama-nascondersi\/","title":{"rendered":"La natura che ama nascondersi"},"content":{"rendered":"
Affinità elettive – <\/strong>Si dice che la Filosofia sia nata dalla meraviglia. Il Bello avvia l'uomo verso l'esperienza dell'incanto, una condizione che ciascuno può esperire. E se il Bello avvia l'uomo verso qualcosa vuol dire che il Bello non è solo una questione di "etichette", di definizioni, ma è una forza, una forza che genera corpi e mondi, una forza motrice dell'azione e della relazione, come la grazia, la mistica, l'amore, gli affetti, il pensiero, la religione. Cinque incontri, che trovano spazio presso la libreria ElectaKoenig, Piazza Duomo 1, alle ore 20:00<\/strong>, creano il luogo di dialogo per affrontare i temi dell'architettura, della percezione, dell'invenzione creativa e della fotografia contemporanea.<\/p>\n Incontri a più mani –<\/strong> Eraclito <\/strong>diceva che "la natura profonda delle cose ama nascondersi". Fino al 27 maggio, artisti, esperti di cinema, critici d'arte e fotografi avvicinano e affrontano il Bello e i temi dell'arte contemporanea con l'occhio critico di diverse esperienze: ricerca filosofica ed esperienza artistica si incontrano e dialogano tra loro, nella convinzione che gli steccati disciplinari non hanno motivo di sussistere e solo le intersezioni, qui ancora più che altrove, permettono di gettare uno spiraglio di luce maggiore su un tema così complesso come quello dell'opera architettonica girando al largo il più possibile dai luoghi comuni. I primi incontri si sono già svolti, ma si può ancora partecipare agli ultimi due<\/p>\n 20 maggio 27 maggio info: ufficio stampa Electa, 02-21563441 <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Una foto di Introini Affinità elettive – Si dice che la Filosofia sia nata dalla meraviglia. Il Bello avvia l'uomo verso l'esperienza dell'incanto, una condizione che ciascuno può esperire. E se il Bello avvia l'uomo verso qualcosa vuol dire che il Bello non è solo una questione di "etichette", di definizioni, ma è una forza, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15001,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Lo spazio della scena<\/strong>
La rappresentazione scenografica dell'architettura nelle immagini di Marco Introini<\/strong>, tra memorie rinascimentali e quotidianità contemporanee.
L'autore ne parla con Elena Martucci,
architetto ed esperta di cinema e teatro. Interviene Gabriele Basilico<\/p>\n
I luoghi dell'abitare<\/strong>
Il fotografo Giovanni Chiaramonte<\/strong> e il filosofo Silvano
Petrosino illustrano la loro ricerca sul senso umano dell'abitare, tra pensiero e immagini. Interviene Roberto Mutti<\/p>\n
per partecipare agli incontri è consigliata l'iscrizione
ingresso libero fino ad esaurimento posti<\/p>\n