{"id":15036,"date":"2008-05-19T04:05:40","date_gmt":"2008-05-19T04:05:40","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-05-23T06:16:36","modified_gmt":"2008-05-23T06:16:36","slug":"salvini-aubel-la-grande-ricerca-sulla-luce","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/salvini-aubel-la-grande-ricerca-sulla-luce\/","title":{"rendered":"Salvini, Aubel: la grande ricerca sulla luce"},"content":{"rendered":"
Taglio del nastro<\/strong> – Si è svolta domenica 18 maggio l'inaugurazione della mostra 'Incontro con Mario Aubel al<\/strong> Museo Salvini<\/strong>', allestita presso il Museo di Cocquio e presentata da Anna Visconti <\/strong>(Associazione Museo Salvini), Anna Gasparotto<\/strong> (autrice del volume "Mario Aubel Pittore") e Franco Tagliapietra<\/strong> (docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Venezia). Una mostra che racconta l'incontro ricco di inattesi esiti e di buoni frutti, tra grandi maestri dell'arte dello scorso secolo. "La mostra nasce – dice Anna Gasparotto – innanzitutto come celebrazione dell'incontro e dell'amicizia tra Salvini <\/strong>e Aubel<\/strong>. Proprio la casa di Salvini, dove oggi è allestita la mostra, è stata il nido personale del pittore, il luogo dove incontrare e ascoltare la natura per poi trasporla nei suoi quadri. Anche Luigi<\/strong> Russolo <\/strong>(approdato, come Aubel, sulle sponde del Verbano nel '33) si lascia incantare da questi luoghi e come Aubel e Salvini, ama esprimersi e comunicare attraverso il colore".<\/p>\n Incontri inattesi <\/strong>– Aubel, maestro tenutosi volontariamente lontano dai riflettori, amava dire che l'arte sta nel vedere, non nel vendere. Memorabili sono le sue composizioni dove uno sfumato e ammorbidito chiaroscuro ricrea lo spazio naturale. Il paesaggio – specie negli anni '30 – è sempre intriso di riferimenti onirici e simbolici, è un ritratto dell'anima e mai una trasposizione del modello materiale. "Davvero significativo – sottolinea Tagliapietra<\/strong> – è il credito di Luigi Russolo nei confronti di Aubel. Dopo le sperimentazioni incandescenti delle Avanguardie, il rapporto con Aubel ha significato per il "maestro ex-futurista", un generale ripensamento e una profonda rimeditazione sul fare arte e sul suo significato. Fondamentale è la ricerca sul colore che costruisce e dà corpo alle forme, sulla luce che accarezza i contorni dei paesaggi. I due pittori scoprono così di avere una felice consonanza, pur provenendo da percorsi artistici e biografici molto diversi".<\/p>\n <\/p>\n Un ponte verso il passato<\/strong> – Sono in due a sottolinearlo: l'arte di Aubel<\/strong> è affiancata per tutta la sua esistenza da una copiosa messe di scritti e riflessioni autografe. Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra così spiegano al pubblico presente in sala: "Gli scritti di Aubel si configurano come vera e propria riflessione sul fare artistico, come Teoria sull'Arte, frasi che rendono intelligibili i pensieri del maestro". Secondo la Gasparotto è particolarmente significativo che Aubel, nello scrivere i suoi appunti, non usi mai la prima persona singolare, ma la seconda, rivolgendosi, in questo modo, ad un ipotetico lettore, ad un uditore, ad un discepolo. Spesso i disegni o gli schizzi del pittore triestino sono affiancati e inframmezzati da annotazioni, suggerimenti, scritti prima a matita, poi ripassati a penna stilografica, con grafia ordinata e sicura. "Questo particolare genere letterario – specifica il docente di Venezia – trova i suoi padri fondatori negli autori dei ricettari medievali, nei trattati di Cennino Cennini, di Leon Battista Alberti e di Leonardo da Vinci".<\/p>\n Dipingere come scrivere<\/strong> – Così si legge negli appunti di Aubel, raccolti in una ricca antologia nel volume curato dalla Gasparotto: "Tieni sempre un piccolo libretto in tasca e schizza giornalmente quello che ti piace, ma non fare il quadro da quegli appunti, perché da essi riceverai sensazione che fermerai sulla tela – mentalmente – magari trascorso un anno". Ricerca e meditazione, studio attento e applicazione costante. Questi gli insegnamenti di Aubel. La mostra, infine, presenta oltre alle opere pittoriche, alcuni disegni e schizzi del Maestro. Molti sono accompagnati da titolo e firma e dunque considerati, dall'artista stesso, opere finite e autonome. Inediti e davvero interessanti sono i suoi studi di anatomia, eseguiti secondo l'insegnamento leonardesco.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n 'Incontro con Mario Aubel al Museo Salvini'<\/strong> Opere in mostra Taglio del nastro – Si è svolta domenica 18 maggio l'inaugurazione della mostra 'Incontro con Mario Aubel al Museo Salvini', allestita presso il Museo di Cocquio e presentata da Anna Visconti (Associazione Museo Salvini), Anna Gasparotto (autrice del volume "Mario Aubel Pittore") e Franco Tagliapietra (docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15037,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,15,52],"tags":[],"yoast_head":"\n
18 maggio-18 giugno
orari: mercoledì-sabato-domenica ore 15-18
Museo Salvini
Cocquio Trevisago
contrada Innocente Salvini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"