{"id":15044,"date":"2008-05-20T06:45:19","date_gmt":"2008-05-20T06:45:19","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-05-23T04:31:33","modified_gmt":"2008-05-23T04:31:33","slug":"mi-presento-sono-storico-dell-arte-ma-cerro-vuole-il-manager","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/mi-presento-sono-storico-dell-arte-ma-cerro-vuole-il-manager\/","title":{"rendered":"Mi presento: sono storico dell’arte, ma Cerro vuole il manager"},"content":{"rendered":"
Nulla di fatto<\/strong> – Prima chiamata andata a vuoto. L'amministrazione di Laveno, all'indomani della scadenza della selezione per la nomina di un nuovo direttore, si trova al punto di partenza. Poltrona ancora vacante; il celebre Museo delle Terraglie <\/strong>da tempo reso più glamour con la definizione di Museo Internazionale Design Ceramico<\/strong> che si trova a fare i conti con la mancanza di una guida, legittima e legittimata dalla legislazione vigente che assommi su di sè un ampio ventaglio di competenze, di cui la specializzazione nel merito della ceramica non è di per sé sufficiente. <\/p>\n Pochi iscritti <\/strong>– E' proprio questo l'ostacolo principale su cui la commissione si è scornata. Alla selezione, resa nota va ricordato, solo agli inizi di maggio con un tempo risicatissimo per venirne a conoscenza e rispondervi, hanno risposto solo in una decina di aspiranti. Tra i 25 e i trent'anni, provenienti per lo più dalla provincia, qualcuno dalla vicina Como: la commissione, Nicoletta Pezzuti<\/strong>, direttore generale del Comune di Laveno; Marisa Lenardon<\/strong>, responsabile Servizi alle persone e i tre esperti provenienti da ambito universitario, Paolo Rusconi<\/strong>, Paolo Campione<\/strong> e Nicoletta Ossanna Cavadini<\/strong>, si è vista costretta ad operare una selezione, feroce nel numero, già al primo stadio della valutazione: in molti non presentavano sufficienti requisiti di titoli nella conoscenza dello specifico ceramico. <\/p>\n Prima la strategia<\/strong> – Ma la delusione più grande, l'amministrazione l'ha provata l'indomani, nella fase dei colloqui. Quando avendo in mano tre curriculum di peso, si è dovuta arrendere ad un'altra evidenza. Prima che si rimetta in moto l'attività scientifica, Palazzo Perabò<\/strong> ha bisogno che al timone vi sia una figura in grado di gestire un profondo processo di rinnovamento strategico, gestionale, economico. Nessuno dei tre candidati, per quanto con un profilo e un bagaglio di pubblicazioni a livello nazionale, era effettivamente in grado di garantire l'immediata accensione della nuova macchina. La terraglia può attendere, il resto no. Ecco perché, smaltite delusioni e fatica, già si pensa ad una immediata, nuova selezione. Che però si allarghi anche ad altri percorsi formativi e scolastici, verso un profilo gestionale, fino a qui, messo in secondo piano. Ci vuole il manager, poi eventualmente lo storico dell'arte. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Nulla di fatto – Prima chiamata andata a vuoto. L'amministrazione di Laveno, all'indomani della scadenza della selezione per la nomina di un nuovo direttore, si trova al punto di partenza. Poltrona ancora vacante; il celebre Museo delle Terraglie da tempo reso più glamour con la definizione di Museo Internazionale Design Ceramico che si trova a […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15045,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[39,40,59],"tags":[],"yoast_head":"\n