{"id":15084,"date":"2008-05-22T09:00:13","date_gmt":"2008-05-22T09:00:13","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-05-23T05:31:19","modified_gmt":"2008-05-23T05:31:19","slug":"appunti-sul-collezionismo-d-arte-dei-bustesi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appunti-sul-collezionismo-d-arte-dei-bustesi\/","title":{"rendered":"Appunti sul collezionismo d\u2019arte dei bustesi"},"content":{"rendered":"
La Maddalena di Tiziano<\/strong> – <\/strong>Occorrerà pur scriverla, un giorno o l'altro, la storia del collezionismo d'arte dei bustesi. Già, d'altra parte, su queste stesse colonne qualche segnalazione in tal senso é avvenuta. <\/strong>S'era parlato (6.11.07), ad esempio, della Maddalena<\/strong> di Tiziano<\/strong>, rimasta fino al 2003 nella raccolta, ricca di cose sapientemente scelte, che l'architetto Paolo Candian<\/strong>i aveva riunito nella sua casa di via Fratelli d'Italia. La tela avrebbe dovuto essere esposta a Bassano del Grappa alla mostra "Tiziano. L'ultimo atto"<\/strong>, tanto che sul catalogo (ed. Skira) era stata approntata la scheda, ma l'opera non arrivò. É apparsa invece, con bell'evidenza, all'Accademia di Venezia<\/strong>, nella rassegna, da poco conclusa, sull'estrema attività del maestro cadorino; Augusto Gentili nella scheda sottolinea l'alta qualità di questa Maddalena di certo non minore della versione ora all'Ermitage di San Pietroburgo. L'Abbandonata di Vincenzo Cabianca<\/strong> – Era invece in palazzo Candiani L'abbandonata<\/strong> di Vincenzo Cabianca<\/strong>, un quadro ancora memore degli accenti sentimentali degli Induno, mentre in Toscana, dove l'artista veronese era approdato, già s'era avviato il rinnovamento <\/p>\n macchiaiolo. Appartenuto in origine al conte Bastogi di Firenze, quest'olio, firmato e datato 1858, è ricomparso in una scelta rassegna, a cura di Giuliano Matteucci e Francesco Palminteri, presso il Museo di Storia Contemporanea a Milano, nello scorso mese di aprile, e bene ha evidenziato la solida educazione artistica e l'interesse per la pittura di interni del Cabianca.<\/p>\n Una Crocefissione del Garofalo<\/strong> – A causa delle sue condizioni non del tutto felici, non è invece esposta alla mostra su "Garofalo pittore della Ferrara Estense"<\/strong> la Crocefissione con San Pietro, Sant'Andrea e il donatore Bernardino Barbuleio<\/strong>, un'opera, che faceva anticamente bella mostra di sé nella quadreria Constabili di Ferrara e poi in quella della famiglia di papa Pio IX e che approdò a Busto, dove é rimasta fino al 1983, nella collezione Candiani (ora é di proprietà della Cassa di Risparmio di Ferrara). Di questa tavola, tanto apprezzata, a suo tempo, da Roberto Longhi<\/strong> e da Francesco Arcangeli<\/strong>, nel catalogo a cura di Tatiana Kustodieva<\/strong> e Mauro Lucco<\/strong> (edizioni Skira), si può leggere che abbelliva in origine l'altare del Crocifisso in San Pietro a Ferrara. Essa, per il modo di trattare "il corpo allungato e grigiastro del Cristo, rischiarato da bagliori lividi, totalmente distaccato dai colori saturi della dimensione terrena", come scrive Michele Danieli, e per la finezza nel trattare il paesaggio sullo sfondo può ben annettersi fra le opere più significative della tarda attività del Garofalo, prima che per lui sopraggiungesse la cecità.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La Maddalena di Tiziano, già coll. Candiani La Maddalena di Tiziano – Occorrerà pur scriverla, un giorno o l'altro, la storia del collezionismo d'arte dei bustesi. Già, d'altra parte, su queste stesse colonne qualche segnalazione in tal senso é avvenuta. S'era parlato (6.11.07), ad esempio, della Maddalena di Tiziano, rimasta fino al 2003 nella raccolta, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15085,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il ritratto di Lady Michelman<\/strong> – Ancora, un corsivo di ArteVarese.com segnalava il passaggio ad un'asta Sotheby's, svoltasi a Milano il 19 dicembre 2007, di una tela di Giovanni Boldini<\/strong> raffigurante la pluridecorata Lady Ferguson Michelman<\/strong>. Il dipinto non faceva parte della collezione Candiani (lì c'era il ritratto di Gabrielle de Rasty, fortunatamente rimasto a Busto Arsizio), bensì di un'altra raccolta, non vastissima, ricca però di scelte opere dell'Ottocento italiano. E questo ritratto era, con le sue imponenti dimensioni, il pezzo più ammirato.<\/p>\n