{"id":15260,"date":"2008-06-12T06:36:53","date_gmt":"2008-06-12T06:36:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-06-13T07:08:07","modified_gmt":"2008-06-13T07:08:07","slug":"greco-e-pecchini-diversit-consonanti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/greco-e-pecchini-diversit-consonanti\/","title":{"rendered":"Greco e Pecchini, diversit\u00e0 consonanti"},"content":{"rendered":"
Opere diverse<\/strong> – Ferdinando Greco <\/strong>espone dipinti che sono, come lui stesso li definisce, dei work in progress, opere, cioè, frutto di una stratificazione materica operata anche a distanza di anni dalla prima realizzazione. La realtà rappresentata sulle sue tele è carica di valenza simbolica, di contenuti, spesso emozionali, che rimandano ad altro grazie anche alle scritte, talvolta autobiografiche, che il pittore scrive sulle immagini o su dei pannelli, a lato delle stesse, per evidenziare le riflessioni e i concetti espressi, perché la scrittura possa arrivare dove non arriva la pittura. Quelle di Antonio Maria Pecchini<\/strong>, invece, sono installazioni scultoree fatte di materiali poveri, come la paglia, il legno, le limature di fonderia, il ferro, assemblati in forme pure, razionali, come il cerchio, ma non solo. Al Chiostro <\/strong>lo scultore espone 5 lavori, fra cui una novità, "Dimore attraverso<\/strong>", un'installazione che, attraverso il cerchio in ferro e il blu cobalto della paglia, trasmette il senso del tempo sedimentato, dell'infinito e del senso comunitario dei popoli antichi che sedevano per terra in cerchio.<\/p>\n Ricerche specifiche <\/strong>– Il pittore e lo scultore seguono da anni percorsi di ricerca diversi. I temi della morte, della vita, della passione, dell'amore attraversano l'arte di Greco: "Sono argomenti che riguardano tutti, ma che la società di oggi tratta in forma di spettacolo o valore economico, senza troppo rifletterci. L'arte, allora, ha il potere e il dovere di indurre l'osservatore a pensare, a soffermarsi sulle grandi questioni della vita e lo dico non senza quella vena polemica che mi contraddistingue. Il mio ritornare sulle opere, per aggiungervi qualcosa, a distanza di tempo, è una presa di posizione contro l'atteggiamento del tutto scorre, del del tutto si fa e si dimentica velocemente. Quel che mi propongo di comunicare è un'auto-riflessione, un lavoro di ricerca interiore, lo stesso che conduco io ogni volta che inizio o modifico un'opera". Laddove Greco è emozione, sentimento e impulsività, Pecchini è ricerca di classicità, di valori assoluti trattati con lo spirito della razionalità che muove da un progetto. Un progetto che tende ad eliminare il superfluo, per giungere all'essenza. "Le mie sculture", afferma Pecchini, "non nascono da impulsi, ma dal calcolo dettagliato, secondo una modalità che richiama l'antica arte greco-romana o quella rinascimentale, a volte nel nome di una statua in bronzo, come in "Omaggio a Piero<\/strong>", cioè Piero della Francesca. Consonanze in una visione armonica<\/strong> – Nonostante le innegabili diversità caratteriali ed artistiche esistenti fra i due, Emma Zanella<\/strong>, curatrice della mostra, e i due stessi artisti rilevano inattese consonanze tra le opere dell'uno e dell'altro, e proprio perché inaspettate sono significative. "Sia Greco che Pecchini – conferma la direttrice della Gam – si muovono nella consapevolezza e nella coerenza della propria ricerca, entrambi lontani dalle mode del momento. Nell'allestire le opere nel ristretto spazio del Chiostro, ristretto se si pensa alle ampie installazioni scultoree di Pecchini, ci siamo accorti, sia io che gli autori, di quanto le opere dialogassero fra loro, delle affinità cromatiche e di impostazione esistenti fra loro, e di quanto il tempo<\/strong> fosse una costante trattata sia da Greco che da Pecchini, un tempo vissuto secondo una totalità emozionale dal primo e attraverso un senso metafisico e indubbiamente razionale dal secondo<\/strong>. Ed inaspettata è dunque la visione armonica che fuoriesce da questo dialogo fra scultura e pittura di artisti apparentemente così lontani fra loro. Un dialogo che inevitabilmente si è portati a considerare data la stretta vicinanza e lo stretto rapporto che le opere di Greco e Pecchini instaurano al Chiostro".<\/p>\n Ferdinando Greco – Antonio Maria Pecchini. Opera di Greco Opere diverse – Ferdinando Greco espone dipinti che sono, come lui stesso li definisce, dei work in progress, opere, cioè, frutto di una stratificazione materica operata anche a distanza di anni dalla prima realizzazione. La realtà rappresentata sulle sue tele è carica di valenza simbolica, di contenuti, spesso emozionali, che rimandano ad […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15261,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,46],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong><\/p>\n
<\/span><\/div>\n
Inattese consonanze nelle pieghe del tempo<\/strong>
Galleria "Chiostro Arte Contemporanea"
Viale Santuario, 11
Saronno (VA)
12 giugno-27 luglio 2008
Inaugurazione 12 giugno ore 21.00
Orari di apertura: da martedì a venerdì 10-12.30; 16-19
sabato e domenica 10-12, al pomeriggio su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. 02\/ 9622717; fax 02\/ 91708934;
link: www.ilchiostroarte.it; e-mail: infotiscali@ilchiostroarte.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"