{"id":15390,"date":"2008-06-26T11:22:20","date_gmt":"2008-06-26T11:22:20","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-06-27T05:58:38","modified_gmt":"2008-06-27T05:58:38","slug":"l-abbigliamento-di-antonio-ligabue","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-abbigliamento-di-antonio-ligabue\/","title":{"rendered":"L’abbigliamento di Antonio Ligabue"},"content":{"rendered":"
Come vedo io – <\/strong>Senza regole e restrizioni in quegli 'ismi' a cui siamo tanto abituati nel parlare di arte del secolo scorso, Antonio Ligabue <\/strong>ha percorso una sua strada, guardandosi intorno, ma soprattutto dentro. Animali e uomini, forza e debolezza, interiorità ed esteriorità. Sembra di viaggiare in mondi vicini e lontani, tra animali della nostra terra e quelli che vivono luoghi selvaggi, distanti da noi. Ma il viaggio compiuto dal pittore è quello nel più profondo della sua persona, sapendo che l'ispirazione per i suoi dipinti erano le zone della Bassa Padania, il Po, per primo. E sembra invitare al viaggio la moto, modello Guzzi 500 Airone, parcheggiata all'ingresso della mostra, a ricordare una delle passioni dell'artista.<\/p>\n Tra l'abbandono e la solitudine<\/strong> – Anni di produzione artistica riversati in mostra con più di 200 opere <\/strong>tra olii, dipinti e sculture. Un'esposizione che fornisce una lettura completa della figura dell'artista. L'intero impeto, la crudeltà delle scene, trovano fondamento nel tormento che ha caratterizzato l'infanzia di Antonio Ligabue. <\/strong>Nato a Zurigo il 18 dicembre 1899<\/strong>, a soli 14 anni perde la madre e viene così affidato ad una coppia tedesca. Gli anni della giovinezza sono segnati dai continui ricoveri in ospedali psichiatrici per deficienza mentale e perchè considerato pericoloso per la società. E' a partire dagli anni '20 che si dedica alla pittura, accanto alla figura del maestro Marino Mazzacurati<\/strong>. E' il 1948 che vedrà il riconoscimento della produzione artistica di Ligabue, quando il pittore inizia ad ottenere il consenso di critici, galleristi e giornalisti. La passione per l'arte non si esaurisce nemmeno di fronte alla paresi che lo colpisce nel 1962. Muore tre anni più tardi a Gualtieri<\/strong>, paese in provincia di Reggio Emilia che lo vede crescere fin dal 1919.<\/p>\n Come un viale di campagna<\/strong> – Sono per la maggior parte olii quelli presentati a Palazzo Reale; opere che raccontano un artista che amava i suoi luoghi. Un imprinting tranquillo quello della prima produzione, animali domestici, da fattoria, dei nostri campi. Casette su sfondi contadini, cieli colorati, prati e distese, a corollario delle attività agricole. Un costante raffronto tra essere umano e animali<\/strong>, un voler assomigliare a questi, in espressioni e atteggiamenti. L'animale muta, diventa lo specchio degli stati d'animo del pittore. E' negli anni della maturità che crea i suoi soggetti che acquistano vitalità, forza, fisicità dell'animale, sottolineandone le caratteristiche psicologiche.<\/p>\n Abbigliamento d'artista<\/strong> – Animo inquieto e personalità contrastata, sono le peculiarità del pittore. Numerosi gli esempi di autoritratti<\/strong> in mostra, per la maggior parte realizzati da una stessa angolatura, con la medesima espressione. 'Era psicologicamente disturbato – ha sottolineato Vittorio Sgarbi <\/strong>– il ritratto gli serviva per avere consapevolezza di sè'. Ciò che determina lo stato d'animo dell'artista nelle diverse tele, è da ricercare nei dettagli dell'abbigliamento<\/strong>. Quest'ultimo è lo specchio del suo essere, spesso più curato nell'opera rispetto al volto. Un personaggio spesso paragonato ai geni dell'arte, da Van Gogh a Modigliani<\/strong>, con quella porzione di pazzia che li ha resi inimitabili e legati all'appellativo di 'maledetti'. Un velo leggibile che copre la sua arte, il primitivismo<\/strong>, la credenza nella magia dell'antichità, la ricerca di incontaminato, l'amore per il rituale.<\/p>\n Dal disegno alla scultura<\/strong> – L'attenzione di Ligabue è indirizzata anche ad altre forme artistiche: la scultura<\/strong> negli anni '30-'40 e ripresa poi negli anni '50. La materia su cui agire era indifferente, l'importante era riuscire a modellarla secondo le sue intenzioni. In mostra diversi bronzi rappresentanti animali, creati con la 'violenza' con cui modellava la materia. Di particolare interesse una serie di disegni recuperati da un album, uno dei pochi esempi di schizzi progressivi, fogli pieni di appunti, bozzetti, prove, figure. Ma anche alcuni disegni realizzati su carta da musica<\/strong>; questo ricorda l'amore di Ligabue per la musica e le vicinanza a diversi musicisti.<\/p>\n 'Lotta di galli' Come vedo io – Senza regole e restrizioni in quegli 'ismi' a cui siamo tanto abituati nel parlare di arte del secolo scorso, Antonio Ligabue ha percorso una sua strada, guardandosi intorno, ma soprattutto dentro. Animali e uomini, forza e debolezza, interiorità ed esteriorità. Sembra di viaggiare in mondi vicini e lontani, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15391,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
'Antonio Ligabue. L'arte difficile di un pittore senza regola'<\/strong>
20 giugno – 26 ottobre 2008
Palazzo Reale<\/strong>
P.zza Duomo, 12 Milano
Orari: lunedì 14,30 – 19,30
da martedì a domenica 9,30-19,30
giovedì 9,30 – 22,30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra
INGRESSO: Intero: € 9,00, Ridotto: € 7,00
Speciale: € 4,50 per gruppi e scolaresche
Biglietteria: www.vivaticket.it
Mostra promossa da
Comune di Milano – Cultura
www.comune.milano.it
A cura di Augusto Agosta Tota
Organizzata da:
Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue
Viale Partigiani d'Italia, 35
43100 PARMA
Tel. 0521 245016 – Fax 0521 467857
entro.ligabue@csaligabue.it bbhsghs<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"