{"id":15552,"date":"2008-07-16T06:46:38","date_gmt":"2008-07-16T06:46:38","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-07-18T07:14:53","modified_gmt":"2008-07-18T07:14:53","slug":"milano-coraggiosa-biec-pronta-nel-2013","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/milano-coraggiosa-biec-pronta-nel-2013\/","title":{"rendered":"Milano coraggiosa: Biec pronta nel 2013"},"content":{"rendered":"
Biblioteche moderne –<\/strong> In tutta Europa si stanno creando nuove biblioteche, concepite come centri studi che coinvolgono tutti gli ambiti del sapere e che forniscono all'utenza la possibilità di comunicare con altri centri, biblioteche ed università. Spazi aperti e moderni dove continua a vivere il rapporto diretto tra lettore e libro, insostituibile, ma dove non mancano interazioni con le nuove apparecchiature digitali. Nell'era di internet e dell'evoluzione tecnologica non si può rimanere ancorati solo alla propria città. La mondializzazione avanza e la cultura non può rischiare di rimanere indietro. Dopo le nuove biblioteche, modernissime, di Parigi o di Alessandria d'Egitto anche Milano prova ad accellerare il passo e investe in una Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic)<\/strong> da costruire nella zona di Porta Nuova (ex scalo di Porta Vittoria), vicino al Passante Ferroviario. Nel 2003 è stata istituita la Fondazione Beic<\/strong> che coinvolge Regione, Comune di Milano, Ministero dei Beni culturali e i due rettori milanesi del Politecnico e dell'Università Statale. Insieme a loro un comitato scientifico di tutto rispetto composto da: Edoardo Boncinelli<\/strong>, Gianfranco Ravasi<\/strong>, Giuseppe Galasso<\/strong>, Tullio Gregory<\/strong>, Natalino Irti<\/strong>, Edoardo Vesentini <\/strong>e Claudio Magris<\/strong>. Questa è solo una parte degli aderenti al progetto Beic che interessa ed implica diversi settori. L'investimento totale per il periodo dal 2009 al 2012, comprensivi della costruzione dell'edificio e degli arredi, dell'acquisizione del patrimonio digitale e librario, dei costi di personale fino all'apertura della biblioteca è di 262 milioni di euro. <\/p>\n Affamati di cultura –<\/strong> La Milano che si muove ed investe in diverse direzioni in occasione dell'Expo 2015<\/strong> non può economizzare su un progetto di questo calibro. Nel frattempo è già iniziata la catalogazione digitale dei testi e per il prossimo anno dovrebbe esser pronta la rete digitale delle prime sezioni delle grandi opere. Un investimento oneroso che restituirebbe alla città l'eccellenza nel settore culturale a livello europeo. Un progetto importante per Milano e, in generale, per la diffusione della cultura. La biblioteca avrà il compito di conservare e rendere disponibili delle collezioni di alta qualità; previsti un milione di volumi a vista. La Beic sarà uno spazio pubblico adatto a tutte le fasce d'utenza, dall'adulto al bambino; fornita di aree funzionali, luminose ed agevoli. Un polo culturale dove vivere la lettura, dove intervallare al libro i video e l'ascolto di musica; dove interagire, scambiare, comunicare. Un luogo dove soddisfare la propria fame di cultura.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La Beic vista dall'alto Biblioteche moderne – In tutta Europa si stanno creando nuove biblioteche, concepite come centri studi che coinvolgono tutti gli ambiti del sapere e che forniscono all'utenza la possibilità di comunicare con altri centri, biblioteche ed università. Spazi aperti e moderni dove continua a vivere il rapporto diretto tra lettore e libro, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15553,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Chi ben comincia –<\/strong> L'idea è partita da Antonio Padoa Schioppa<\/strong> nel 1992. Una formulazione teorica che puntava a creare un'istituzione che disponesse di libri consultabili direttamente e di testi digitalizzati. Coinvolto dall'inizio e partecipe in maniera continuativa al progetto, il professor Luigi Zanzi<\/strong>. Una consulenza iniziale richiesta per avere un riscontro pratico sulla piccola realtà – in questo caso Varese – e poi riportare i risultati ottenuti, in gran scala, a Milano. A cinque anni di distanza, nel 1997 è stata creata l'Associazione Milano Biblioteca 2000<\/strong>, con a capo lo stesso Schioppa, ed è stato portato avanti lo studio di fattibilità del progetto. Nel 2001 è stato indetto un concorso internazionale bandito dal Comune di Milano. <\/p>\n
Un pò di numeri –<\/strong> Nel 2006 è stato scelto il progetto definitivo: una struttura architettonica polifunzionale, progettata da Peter Wilson<\/strong>, vincitore del concorso internazionale. Un polo cultrurale vero e proprio che dialoga col contesto urbano, che si inserisce ed interagisce con la città. Ancora da definire la data di inizio dei lavori – il piano di lavoro prevede l'apertura della Beic nel 2013 – è già disponibile l'area di fabbricazione e non mancano le approvazioni da parte di tutti gli enti coinvolti. Rimane in sospeso la questione fondi: il progetto architettonico avrà un costo complessivo di 7 milioni seicentomila euro. <\/p>\n