{"id":15626,"date":"2008-07-24T10:56:16","date_gmt":"2008-07-24T10:56:16","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-07-25T06:54:46","modified_gmt":"2008-07-25T06:54:46","slug":"il-via-ai-restauri-di-santa-maria-della-neve","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-via-ai-restauri-di-santa-maria-della-neve\/","title":{"rendered":"Il via ai restauri di Santa Maria della Neve"},"content":{"rendered":"
Il via – <\/strong>Un lungo ed importante lavoro di restauro interesserà la piccola chiesa di S. Maria della Neve a Monate<\/strong>, sulle sponde del lago. L'interesse della comunità e la presa di posizione in prima persona del parroco Don Luciano Colombo <\/strong>hanno dato il là ad una campagna di restauri fortemente voluta, ma onerosa. Un investimento finanziario che inizialmente aveva scoraggiato gli interessati, una spesa totale calcolata intorno ai 450.000 euro. Il lungo lavoro – previsti circa tre anni per completare l'interno e l'esterno – è cominciato proprio in questi giorni. A sostenere l'impresa il finanziamento regionale ottenuto a gennaio, i contributi della conferenza episcopale italiana e dell'amministrazione comunale di Travedona Monate. Mancano, ad oggi ancora 100.000 che il parroco si auspica di raccogliere tramite offerte o futuri aggiuntivi finanziamenti esterni. La decorazione scultorea interna è realizzata in pietra d'Angera; particolarmente raffinate le sculture dei due acquasantini, l'uno a forma di piccola conca semicircolare, l'altro rettangolare. Tutto l'edificio è coronato da un'elegante cornice in cotto. La facciata occidentale è caratterizzata da un portale con decorazioni tipicamente romaniche. Le pareti interne erano, in origine, totalmente affrescate; una decorazione murale articolata su due registri: la parte inferiore riportava una teoria di Santi<\/strong>, quella superiore scene del Nuovo Testamento<\/strong>. Già nel XVI secolo questi affreschi erano stati in parte coperti, perchè rovinati. Una campagna di restauri, negli anni '60 li ha riportati alla luce e sono tuttora visibili. Lo sfondo dell'abside, una volta affrescato da una Crocefissione quasi totalmente distrutta, è coperto dal quadro di Cocquio di Varese<\/strong>, illustrante la Madonna della Neve<\/strong> e realizzato negli anni '50.<\/p>\n L'intervento – <\/strong>I lavori di restauro attuali prevedono il rifacimento del tetto e del campanile; inoltre verrà fatto uno scavo tutt'intorno alla chiesa che consentirà il drenaggio dell'acqua. Verranno recuperate facciata e le lesene, ricostruendo così l'impianto architettonico originale. Il recupero interno, che inizierà in un fase successiva, prevede un'accurata analisi di frammenti pittorici, già inviati ai tecnici dell'Accademia di Brera<\/strong>. Il restauro dell'intero ciclo murale concluderà i lavori di recupero e comporterà l'intervento di più esperti. Attualmente sono coinvolti ingegneri, architetti e restauratori. Nel frattempo il parroco ha redatto un opuscolo che illustra la storia della parrocchiale di Monate: un libretto semplice, ma che documenta ed informa la comunità. Ennesima conferma dell'interesse di Don Luciano e della sua volontà di donare luoghi di bellezza e d'incontro ai suoi parrocchiani.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La facciata orientale Il via – Un lungo ed importante lavoro di restauro interesserà la piccola chiesa di S. Maria della Neve a Monate, sulle sponde del lago. L'interesse della comunità e la presa di posizione in prima persona del parroco Don Luciano Colombo hanno dato il là ad una campagna di restauri fortemente voluta, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15627,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,16,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Un monumento da salvaguardare –<\/strong> S. Maria della Neve a Monate fu eretta nella seconda metà del XIV secolo, la sua struttura monumentale e sobria, a navata unica a capanna è un'interessante esempio di architettura gotica lombarda. Al suo interno sono conservati reperti di più antica provenienza, da sottolineare la presenza di una lapide sepolcrale, risalente al periodo romano. Le pareti esterne sono caratterizzate da lesene in beola grigia che ripartiscono in parti uguali le più chiare pareti intonacate. <\/p>\n