{"id":15836,"date":"2008-09-02T06:48:05","date_gmt":"2008-09-02T06:48:05","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-09-08T10:00:09","modified_gmt":"2008-09-08T10:00:09","slug":"la-bicicletta-straordinario-mezzo-da-scoprire","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-bicicletta-straordinario-mezzo-da-scoprire\/","title":{"rendered":"La bicicletta, straordinario mezzo da scoprire"},"content":{"rendered":"
Neonata – <\/strong>Dal 1818 ai giorni nostri. Da quell'antica domenica che segnò l'inizio di una storia che non ha ancora fine. Tutto cominciò in Francia e lui, il padre dalla bicicletta era un nobile: il barone Carlo Federico Drais von Sauerbronn<\/strong>,a lui si deve l'invenzione della Draisina<\/strong>, antenata della bicicletta, un veicolo in legno a due ruote, senza pedali. Un giocattolo, si pensava, nulla lasciava premonire l'evoluzione che avrebbe portato le due ruote a divenire il mezzo di trasporto più usato per lungo tempo. Piero Chiara<\/strong> sorride e si stupisce del perchè non fosse stato Leonardo ad inventarla, forse troppo impegnato a costruire grandi e sosfisticate apparecchiature per soffermarsi su un oggetto apparentemente così semplice. Un testo dello scrittore luinese apre il catalogo, due pagine tratte da "La bicicletta.Skema<\/strong>" del 1974. La storia della bici ripercorsa nel suo rapporto con la società, un mezzo che ha davvero segnato l'evoluzione del trasporto, quando a competere c'erano solo le macchine a vapore e il fascino della velocità incombeva.<\/p>\n In evoluzione – <\/strong>La neonata di Francia vede trascorrerre molti anni prima dell'aggiunta dei pedali, elemento di svolta fondamentale sull'utilità del mezzo; passarono cinquant'anni, si arrivò al preludio del biciclo nel 1863. L'evoluzione del biciclo, quel nuovo ordigno caratterizzato da una ruota anteriore altissima, porta ad una ricerca di velocità sempre maggiore. Si susseguono le modifiche ed aggiunte, come il freno a manubrio, la sella in cuoio. In mostra ci sarà il biciclo da corsa del 1874 con le prime ruote a raggi tangenti. Il cambio di secolo e l'arrivo del '900 vede il diffondersi delle biciclette 'da turismo' usate da tutti, massaie, operai, impiegati. Accanto a questi mezzi più polari, compaiono le storiche bici da corsa come la Bianchi del 1907 con la quale il francese Petit Breton vince la prima edizione della Milano-Sanremo. Di lì a poco nasceranno le grandi competizioni ciclistiche, come il campionato del Mondo di Ciclismo, sorto nel 1927. Cambiano le biciclette e si allargano gli orizzonti, ogni Paese cerca di produrre il mezzo più veloce e leggero, cresce anche la passione ed arrivano i primi campioni. Importanti collaborazioni – <\/strong>Sono gli anni in cui Alfredo Binda<\/strong> vince la prima edizione del Campionato mondiale svoltosi in Germania. Negli anni Cinquanta arrivò poi Fausto Coppi<\/strong>, orgoglio nazionale. La bicicletta diventa anche soggetto di un capolavoro del neorealismo italiano, con il film di Vittorio De Sica<\/strong> del 1948. Esempio di come la bicicletta si sia trasformata da mezzo di trasporto in emblema di un epoca, simbolo di uno status sociale. La mostra non si sofferma troppo sui campioni, espone le loro biciclette e lascia che siano le protagoniste indiscusse del percorso espositivo. I 15 pregevoli esemplari, forniti dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano<\/strong>, dal Museo del Ciclismo della Madonna del Ghisallo<\/strong>, dal Museo dei Campionissimi di Novi Ligure<\/strong> e dal Museo Binda di Cittiglio<\/strong> saranno accompagnati da pannelli esplicativi che ne descrivono la struttura e raccontano la loro storia; inoltre ci saranno foto storiche, filmati e musiche che celebrano le figure di Luigi Ganna<\/strong> e Alfredo Binda. Il percorso espositivo termina con l'ultima generazione di biciclette in alluminio, prima dell'avvento della fibra di carbonio. Ultima bici ad corsa esposta è quella con cui Edita Pucinskaite<\/strong>, campionessa lettone, <\/strong>ha trionfato al Giro d'Italia nel 2006; proprio per sottolineare l'importanza del ruolo della donna nel ciclismo e nello sport in generale, l'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Varese ha deciso di organizzare una tavola rotonda sul tema, in data da definirsi.<\/p>\n STRAordinariCICLI Una bicicletta in mostra Neonata – Dal 1818 ai giorni nostri. Da quell'antica domenica che segnò l'inizio di una storia che non ha ancora fine. Tutto cominciò in Francia e lui, il padre dalla bicicletta era un nobile: il barone Carlo Federico Drais von Sauerbronn,a lui si deve l'invenzione della Draisina, antenata della bicicletta, un […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":15837,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong><\/p>\n
Iezzi alla conferenza stampa<\/span><\/div>\n
Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni<\/strong>
a cura di Serena Contini e Marco Iezzi
6 settembre – 12 ottobre 2008
Villa Baragiola, Via Caracciolo – Varese
Inaugurazione sabato 6 settembre ore 17
Catalogo Macchione in mostra
Orari: Lunedì: chiuso, Mar – Mer – Ven – Sab – Dom: 10.00 – 12.30 \/ 15.00 – 19.00
Giovedì: 15.00 – 22.00
Orari straordinari Mondiali di Ciclismo (22-28 settembre)
Tutti i giorni (compreso lunedì): 10.00 – 12.30 \/ 16.30 – 23.00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"