{"id":16197,"date":"2008-10-07T06:23:12","date_gmt":"2008-10-07T06:23:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-10-07T06:50:07","modified_gmt":"2008-10-07T06:50:07","slug":"castelseprio-tra-l-attesa-di-finanziamenti-e-ispettori-unesco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/castelseprio-tra-l-attesa-di-finanziamenti-e-ispettori-unesco\/","title":{"rendered":"Castelseprio: tra l\u2019attesa di finanziamenti e ispettori Unesco"},"content":{"rendered":"
Villa Recalcati in attesa di risposta<\/strong> – Cartellonistica nuova di zecca, prati curati all'inglese, nuove panchine e nuovi cestini che accompagnano il visitatore lungo la via Castelvecchio in direzione delle rovine. Benvenuti al Castrum di Castelseprio<\/strong>, tirato a lucido come nei giorni migliori. Lavori in corso, dentro ed intorno l'area archeologica. Interventi di manutenzione sulle rovine del castrum; visite ufficiali degli ispettori Unesco; attesa per nuovi finanziamenti che Regione Lombardia dovrebbe erogare all'area archeologica varesina, sulla base di una richiesta presentata da Villa Recalcati per un progetto di conservazione, valorizzazione e sviluppo dell'intera area, dal castrum al piccolo gioiello che è la Chiesa di Santa Maria foris Portas. Quanto a quest'ultimo punto, occorre ancora attendere. Gli obiettivi del progetto<\/strong> – Più precisamente, con i fondi che potrebbe ricevere dal Pirellone, Villa Recalcati intende riorganizzare e sistemare le conoscenze sull'area di sua competenza, attraverso un censimento di tutti gli studi sinora effettuati su di essa; mettere in luce le evidenze archeologiche che nel corso del tempo sono <\/p>\n state occultate dall'incuria umana, come antichi sentieri di accesso all'area; creare un percorso di visita munito di una nuova cartellonistica esplicativa e di nuova illuminazione, che vada ad aggiungersi a quello di antico uso, nonché sviluppare il punto della conservazione mediante un piccolo intervento alla struttura in opus sectile della chiesa di Santa Maria foris portas e una rimozione delle polveri dagli affreschi, quale lavoro di ordinaria manutenzione. Questo, in breve, il contenuto di un progetto che prevede la compilazione dettagliata di numerose schede e richiederà una compartecipazione finanziaria di Regione e Provincia che ammonta ad una quota che si aggira attorno ai 100 mila Euro. <\/p>\n La risposta<\/strong> – Il responso di certo non si avrà nel giro di poco tempo e "soprattutto", tiene a precisare la Pizzo, "non è detto che la richiesta vada a buon fine. Nel caso in cui il finanziamento regionale fosse parziale, Villa Recalcati dovrebbe riformulare il progetto, tanto più nel caso in cui non ricevesse alcun finanziamento. C'è di buono che nella scelta dei siti ai quali erogare i fondi, la Regione tende a privilegiare quelli in fase di promozione a Patrimonio dell'umanità. Quel che si può fare per ora è attendere nella speranza". <\/p>\n La visita dell'Icomos<\/strong> – Ad attendere un responso positivo non è solo la Provincia, ma quanti da più e più mesi sono coinvolti nell'impresa che porterà forse il parco archeologico di Castelseprio fra i siti riconosciuti a livello mondiale patrimonio di tutti. In questo senso le cose procedono come da copione. Domenica 5 ottobre, per l'intero pomeriggio fino a sera inoltrata, Adriano Boschetti<\/strong>, ispettore dell'Icomos <\/strong>(comitato predisposto alla verifica dei requisiti del sito per la nomina a patrimonio mondiale) ha compiuto un approfondito giro di ricognizione tra il monastero di Torba, il castrum e la chiesetta di Santa Maria fuori le mura, i cui affreschi, per l'occasione sono stati ampiamente e significativamente <\/p>\n illustrati da Marco Rossi<\/strong>, docente di Storia dell'Arte presso l'Università cattolica di Milano e profondo conoscitore di questo ciclo pittorico. "Riguardo all'area di giurisdizione della Provincia", dichiara Maddalena Pizzo, "l'ispettore, tra le varie questioni poste, ha indagato sui programmi di intervento conservativo, sugli aspetti gestionali e di controllo delle strutture che da anni sono svolti da custodi ministeriali, sulla protezione dagli incendi e sulla basser-zone, ossia l'area circostante il sito, in cui dovrebbero sorgere piste ciclabili che metteranno in comunicazione Castelseprio con la pedemontana".<\/p>\n Ottimismo e lavoro sodo<\/strong> – "Una ispezione condotta da un ispettore intelligente, scrupoloso e molto preparato" ha commentato Angela Surace, responsabile del Parco Archeologico del Seprio, per conto della Soprintendenza ai Beni archeologici di Milano e responsabile del castrum del Seprio e anche lei presente durante la visita. E' lecito pensare, sulla base delle impressioni, ad un responso positivo, per il quale tuttavia occorre attendere l'anno prossimo. Nell'attesa non ci si può permettere di rimanere a guardare, così, mentre Adriano Boschetti terminerà a Cividale, l'ispezione del sito seriale "Italia Langobardorum"<\/strong>, a Castelseprio si continua a lavorare alacremente sui ponteggi installati da settembre sulla chiesa di San Paolo<\/strong> nel cuore del castrum, per consolidarne e restaurarne la struttura architettonica, mentre volgono al termine i lavori al Monastero di San Giovanni<\/strong>, in cui in questi giorni sono stati predisposti i collegamenti con la casa dei custodi per il sistema d'allarme e destinata ad essere sede del futuro Antiquarium<\/strong>. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lavori in corso Villa Recalcati in attesa di risposta – Cartellonistica nuova di zecca, prati curati all'inglese, nuove panchine e nuovi cestini che accompagnano il visitatore lungo la via Castelvecchio in direzione delle rovine. Benvenuti al Castrum di Castelseprio, tirato a lucido come nei giorni migliori. Lavori in corso, dentro ed intorno l'area archeologica. Interventi […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16198,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[230,59,16,50],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong> "Allo stato attuale non v'è nulla di concreto, se non un progetto che è ancora sotto istruttoria", spiega Maddalena Pizzo<\/strong>, coordinatore dei Sistemi museali della Provincia<\/strong>. "Ma la nostra iniziativa non è che la conseguenza pratica dello sviluppo degli obiettivi previsti dal piano di gestione del castrum, richiesto dall'Unesco per la sua promozione a patrimonio mondiale". <\/p>\n