{"id":16227,"date":"2008-10-08T11:58:37","date_gmt":"2008-10-08T11:58:37","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-10-10T04:32:39","modified_gmt":"2008-10-10T04:32:39","slug":"il-trigramma-di-san-bernardino-torner-a-splendere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-trigramma-di-san-bernardino-torner-a-splendere\/","title":{"rendered":"Il trigramma di San Bernardino torner\u00e0 a splendere"},"content":{"rendered":"
U<\/strong>n trigramma simbolico –<\/strong> Il valore del tondo cinquecentesco della chiesa di Santa Maia della Neve a Cislago<\/strong> sta nel trigramma simbolico che vi è scolpito in superficie: inventato da S. Bernardino da Siena<\/strong> (frate minore e predicatore vissuto nel Medioevo), rappresenta il sole con 12 fiamme e 12 raggi in cui sono inscritte le lettere JHS<\/strong> (cioè Jesus Hominum Salvator). Il disco solare è il simbolo di Cristo che dà la vita e dispensa carità attraverso 12 raggi serpeggianti che, oltre a rappresentare gli Apostoli, sono, come recitava un'antica litania, rifugio dei penitenti, vessillo dei combattenti, rimedio degli infermi, conforto dei sofferenti, onore dei credenti, gioia dei predicanti, merito degli operanti, aiuto dei deficienti, sospiro dei meditanti, suffragio degli oranti, gusto dei contemplanti e gloria dei trionfanti. I raggi che si dipartono diretti dal disco centrale simboleggiano invece le beatitudini, mentre il celeste dello sfondo la fede e l'oro l'amore. Il simbolo mistico ideato da Bernardino ebbe tanto successo durante il Medioevo, da diffondersi presto in tutta Europa ed essere utilizzato dalla stessa Giovanna d'Arco che lo ricamò sul suo stendardo. <\/p>\n Il progetto di restauro –<\/strong> Testimonianza religiosa, oltre che artistica, il tondo verrà presto restaurato, per rimuovere lo strato di malta, stesovi sopra anni fa per proteggerlo dalle intemperie e dagli atti vandalici, che rende pressoché illeggibile il trigramma bernardiniano. Da qui è nato il progetto di ripristinare l'antico valore dell'incisione scultorea, perché fosse lasciata alla vista di tutti. Il restauro prevede il preconsolidamento della superficie lapidea, la rimozione dello strato di malta che la ricopre, la pulitura ed il consolidamento che servirà a colmare ogni discontinuità e a proteggerla dalle aggressioni atmosferiche. <\/p>\n Nuova bacheca e pannello esplicativo –<\/strong> Una volta restaurato, il tondo verrà posto nella nuova bacheca espositiva che andrà a sostituire quella precedente in legno, molto degradata. Il nuovo riparo, realizzato in mattoni e coperto da un tetto di coppi, ospiterà inoltre un pannello esplicativo in cui verranno riportate le indicazioni storico-artistiche e gli orari di apertura della chiesa, che sarà protetto, unitamente al tondo con il trigramma di S.Bernardino, da un vetro antisfondamento fissato al muro tramite tasselli con borchie metalliche di chiusura. Il progetto, il cui importo totale si aggira attorno ai 4.500 euro, sarà esposto in occasione della festa d'autunno in programma domenica 12 ottobre in piazza E. Toti a Cislago. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il progetto della bacheca Un trigramma simbolico – Il valore del tondo cinquecentesco della chiesa di Santa Maia della Neve a Cislago sta nel trigramma simbolico che vi è scolpito in superficie: inventato da S. Bernardino da Siena (frate minore e predicatore vissuto nel Medioevo), rappresenta il sole con 12 fiamme e 12 raggi in […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16228,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[16,46],"tags":[],"yoast_head":"\n