{"id":16391,"date":"2008-10-23T03:39:01","date_gmt":"2008-10-23T03:39:01","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-10-24T05:15:44","modified_gmt":"2008-10-24T05:15:44","slug":"ecce-mater-tua","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ecce-mater-tua\/","title":{"rendered":"Ecce Mater Tua"},"content":{"rendered":"
Una mostra interessante a Villa Rusconi –<\/strong> É durata lo spazio di una settimana (ma ci sarà un seguito in altre località) e ovviamente i critici dell'alto Milanese, impegnati a scrivere di ben altro, non sono andati a vederla, la mostra fotografica Ecce Mater Tua<\/strong>. Tracce di devozione mariana nel Decanato di Castano Primo. Allestita con eleganza fin sofisticata nelle sontuose sale della villa Nuño de Portugal, Rusconi in questa località, l'esposizione, toccando i paesi della zona in un percorso che era quello degli antichi pellegrini, esibiva in belle fotografie e con opportune e pertinenti didascalie un nutrito numero di opere dove era presente la figura della Vergine. A guardare le immagini scelte, si deve essere grati ai curatori, massimamente a Fabio Carnaghi<\/strong>, che hanno presentato lavori di qualità, davvero belle sorprese che si rimpiange non siano state raccolte in un catalogo che sarebbe certamente diventato croce e delizia per lo studioso d'arte lombarda.<\/p>\n L'arrivo di opere d'arte grazie ai feudatari –<\/strong> Vi sono alcuni paesi del Castanese che si distinguono per i notevoli documenti pittorici o plastici presenti nelle loro chiese, merito di ordini religiosi o di famiglie feudatarie che li privilegiarono, commissionando opere eseguite nei cantieri o nelle botteghe più prestigiose di Milano. É il caso di Bernate Ticino<\/strong>, dove la presenza dei Canonici Regolari determinò l'arrivo, alla fine del Trecento, di una lunetta marmorea scolpita da Bonino da Campione<\/strong>, attivo in Duomo, e più tardi, nella seconda metà del Cinquecento, di una commossa Deposizione<\/strong> vicina ai modi di Simone Peterzano<\/strong>. Ad Arconate non si può non essere grati alla famiglia che prendeva nome dal paese e che era feudataria di tutta la pieve di Dairago, guardando due pale cinquecentesche – una Madonna col Bambino<\/strong> ed una Sacra Famiglia<\/strong> – di gran suggestione anche se di complessa attribuzione. Altre testimonianze di questo intenso e raffinato periodo sono gli affreschi con l'Assunzione<\/strong> e la Madonna in trono<\/strong> staccati dall'antica chiesa di San Giorgio a Cuggiono<\/strong>. In quella attuale si ammira, sempre voluta da un conte Arconati, <\/p>\n un'aggraziata, malinconica Madonna del Carmine<\/strong> dipinta alla metà del Seicento da Carlo Francesco Nuvolone<\/strong>, influenzato dalla pittura vaporosa di Van Dyck. E sempre in questa sede, solo di pochi anni dopo, sembra un melodramma a lieto fine l'Immacolata<\/strong> di Pietro Gilardi<\/strong>, disposta entro un velario azzurro tirato da angeli festanti. Altri lavori che suscitano interesse sono a Nosate<\/strong> (la statua della Madonna del Carmine <\/strong>dell'Antignati<\/strong>, per esempio), a Castano<\/strong> (una Pietà<\/strong> però non lombarda, oltre alle sinopie della Via Crucis del Previati<\/strong>) e a Buscate<\/strong> (un'impegnativa pala luinesca con la Vergine affiancata da quattro santi).<\/p>\n La devozione alla Madonna del Latte<\/strong> – Segno della profonda devozione delle genti contadine, dove l'allattamento era fondamentale per la sopravvivenza e il crescere dei neonati, sono i frequenti affreschi raffiguranti la Madonna del latte<\/strong>. Ve ne sono a Dairago, Nosate (qui opera del misterioso pittore Giovanni Maria de Lione della Castellanza) ed a Castelletto di Cuggiono. Soprattutto quest'ultimo commuove per la tenera grazia, con la Vergine dal volto dolcissimo incorniciato dalla capigliatura biondo oro che scosta la veste preziosa, da dama del Quattrocento, per porgere il seno al Bambino; un cardellino, presagio ed allusione alla sua Passione e morte, si posa sul suo braccino pienotto, proprio come quello in cui le madri del tempo antico volevano affondare le mani, stringendo il loro pargolo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" 'Madonna del latte', Castelletto di Cuggiono Una mostra interessante a Villa Rusconi – É durata lo spazio di una settimana (ma ci sarà un seguito in altre località) e ovviamente i critici dell'alto Milanese, impegnati a scrivere di ben altro, non sono andati a vederla, la mostra fotografica Ecce Mater Tua. Tracce di devozione mariana […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16392,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n