{"id":16637,"date":"2008-11-14T04:28:36","date_gmt":"2008-11-14T04:28:36","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-11-14T06:15:30","modified_gmt":"2008-11-14T06:15:30","slug":"la-serenit-delle-opere-di-mirella-guasti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-serenit-delle-opere-di-mirella-guasti\/","title":{"rendered":"La serenit\u00e0 delle opere di Mirella Guasti"},"content":{"rendered":"
Come un fabbro<\/strong> – Figure slanciate, snelle, colte in un momento di riposo tra un esercizio e l'altro di danza, bambini catturati durante il gioco e la corsa, donne dormienti, sorridenti, pensierose, sono questi i soggetti principali delle sculture in ceramica o in bronzo dell'artista trevigiana. Sculture per le quali, spesso, Mirella Guasti<\/strong> utilizza un materiale inusuale, la criptonite che, grazie ad alcuni additivi, ritarda la presa del gesso, permettendo all'artista di creare figure lunghe e leggere. "Il mio lavoro, a volte, ricorda quello di un fabbro" sostiene Mirella, riferendosi alle lunghe ore che l'artista trascorre in fonderia per ricavare i tondini di ferro e le retine che sostengono, al loro interno, le sue sculture. In pochi anni le sue opere hanno girato fiere d'arte e mostre collettive, grazie anche all'impegno di Serri<\/strong>, titolare della Galleria Cinquantasei<\/strong>.<\/p>\n Opere pervase di serenità<\/strong> -Stupisce la dolcezza che segna il volto dell'artista mentre guarda le sue sculture; mentre parla delle sue ‘creature', talvolta le sfiora delicatamente, quasi fossero personaggi reali, sue figliole: ed infatti, proprio da sua figlia e dai suoi nipoti l'artista trae ispirazione per le sue opere, ricavandone espressioni serene e assorte. "Non mi interessa rendere l'anatomia dei corpi, quanto le espressioni dei volti", afferma l'artista; e, infatti, osservando le figure di Mirella Guasti, un senso di tranquillità, pacatezza e serenità pervade il salone della Galleria Yesterday<\/strong> e il suo pubblico che rimane felicemente colpito da una, tra le poche scultrici, che con il mezzo artistico, non intende esprimere un'angoscia esistenziale o un male di vivere, ma uno stato d'animo sereno e appagato.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un'opera in mostra Come un fabbro – Figure slanciate, snelle, colte in un momento di riposo tra un esercizio e l'altro di danza, bambini catturati durante il gioco e la corsa, donne dormienti, sorridenti, pensierose, sono questi i soggetti principali delle sculture in ceramica o in bronzo dell'artista trevigiana. Sculture per le quali, spesso, Mirella […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16638,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
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<\/strong>L'artista –<\/strong> Avvicinatasi alla creta e alla scultura per il desiderio di esprimere la propria manualità, l'artista nata a Milano, ma ora residente a Treviso, ha conosciuto l'arte della ceramica frequentando la scuola di nudo del pittore trevigiano Sergio Favotto<\/strong>.<\/p>\n