{"id":16871,"date":"2008-12-04T10:33:27","date_gmt":"2008-12-04T10:33:27","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-12-05T06:53:51","modified_gmt":"2008-12-05T06:53:51","slug":"materima-la-citt-della-scultura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/materima-la-citt-della-scultura\/","title":{"rendered":"Materima, la ‘citt\u00e0 della scultura’"},"content":{"rendered":"
Al centro la scultura <\/strong>– 'Materima<\/strong>, un centro per la scultura, un luogo dove gli artisti potranno trovare tutto quello che occorre per l'esecuzione delle loro opere: spazi idonei, maestranze qualificate per la lavorazione del bronzo e del marmo, studi e foresteria'. Il tutto firmato Nicola Loi<\/strong>. Frequentatore del mondo artistico dalla fine degli anni '60, amante della scultura, solo nel '73 si dedica totalmente a questa, rendendosi conto dell'importanza degli artisti italiani nel panorama mondiale. Nel 1986 fonda lo Studio Copernico con sede a Milano. Un sogno, che diventa realtà: nel 2006 nasce a Casalbeltrame Materima. <\/p>\n Le pareti dello scrigno <\/strong>– In origine era un antico cascinale piemontese, dal 1997 ad oggi solo in parte ristrutturato. Una biblioteca dove una volta alloggiavano i mezzadri, duemila metri quadri di spazi espositivi su due piani al posto di stalle e fienili; nello storico Palazzo Bracorens de Savoireux<\/strong>, futura gipsoteca dello scultore Francesco Messina, partendo da un cospicuo nucleo di gessi già di proprietà dello Studio Copernico. <\/p>\n I grandi nomi del '900 <\/strong>– Camminare a Materima è come essere nello studio di un grande scultore. Il profumo della materia, le ombre di grandi figure, austere, dure, pesanti. La vista contempla le opere di mani di un tempo, di personaggi che hanno fatto la storia e molti di loro ancora la stanno scrivendo. Già dall'ingresso, da un primo sguardo al giardino, al cortile, al porticato, possenti opere d'arte ti accolgono. Una città in costruzione<\/strong> – Materima è ancora un cantiere aperto. Grazie anche al sostegno della Regione Piemonte, si creeranno nuovi spazi e servizi per gli appassionati e studiosi d'arte contemporanea. Oggi ci sono solo le mura portanti di quella che diventerà una delle gipsoteche più grandi d'Europa, accanto agli ambienti dell'ala est, che saranno adibiti a foresteria per gli artisti. Perchè il progetto di Nicola Loi<\/strong> si prende cura degli artisti: 'lo scultore potrà contare sull'aiuto di artigiani per gli ingrandimenti e la formatura dei modelli, una fonderia, laboratori per la lavorazione del marmo e della ceramica e una calcografia, attrezzati per ogni esigenza. Si salvaguardano mestieri come il marmista scalpellino, il ritoccatore di cere o il cesellatore del bronzo. Queste figure, che hanno contribuito all'affermazione dell'arte italiana nel mondo, rischiano di scomparire in breve tempo. Inoltre una biblioteca custodirà quanto viene pubblicato sulla scultura, renderà Materima un luogo di arricchimento culturale completo', è tra i pensieri della 'filosofia' con cui cresce questo luogo creativo.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Opera di Arnaldo Pomodoro Al centro la scultura – 'Materima, un centro per la scultura, un luogo dove gli artisti potranno trovare tutto quello che occorre per l'esecuzione delle loro opere: spazi idonei, maestranze qualificate per la lavorazione del bronzo e del marmo, studi e foresteria'. Il tutto firmato Nicola Loi. Frequentatore del mondo artistico […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16872,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Bellezze senza tempo – <\/strong>Pomodoro, Manzù, Vangi, Bodini, Perez, Marini, Cascella, Messina, Minguzzi, sono sono alcuni degli scultori presenti a Materima. Sale luminose quelle dell'ala nord, spazi ampi che permettono di conoscere, scrutare, curiosare, apprezzare i pezzi che le animano. E' Arnaldo Pomodoro<\/strong> a dare il benvenuto ai visitatori con la luce delle sue creazioni, dai riconoscibili giochi di rotture, pieni, vuoti, materiali che si incastrano, lastre, rugosità. Del varesino Floriano Bodini<\/strong> sono qui conservati opere degli anni '80, ma una creazione, la prima, importante, significativa di quel Realismo Esistenziale di cui è stato lo scultore protagonista è lì, che guarda lontano, fuori dall'ampia finestra, è La ragazza che si allaccia la calza<\/em>. Presenza significativa anche quella di Francesco Messina<\/strong>, maestro di Bodini, come di tanti altri artisti divenuti simboli. Tra le opere di Giacomo<\/strong> Manzù<\/strong> esposte, Sedia con aragosta<\/em> e Busto di Inge<\/em>. Di Marino Marini<\/strong> è esposto Guerriero<\/em> e sulla parete accanto un cavaliere, soggetti amati dal toscano. E ancora in fondo alla Galleria del piano terra un insieme di sculture del napoletano Augusto Perez<\/strong>: Fauno che violenta una capra<\/em>, Natura morta con Cariatide<\/em>, Ermafrodito n°1<\/em>, Grande cero<\/em>. Un percorso nei temi dall'artista trattati, figure che si creano da gocciolamenti di materia, un bronzo che sembra elevarsi al cielo, con figure che si innestano in altre e in forme a volte di difficile interpretazione; un altro maestro dalle calde origini tramandate ai più giovani, tra i quali il napoletano Giuseppe Maraniello<\/strong>. A completare l'elenco degli artisti presenti a Materima: Giò Pomodoro<\/strong>, Giacomo Benevelli<\/strong>, Riccardo Cordero<\/strong>, Bruno Ceccobelli<\/strong>, Giuseppe Spagnulo<\/strong>, Park Eun-Sun<\/strong>, Patrizia Guerresi<\/strong>, Kyoji Nagatani<\/strong>, Novello Finotti<\/strong>, F.Arman<\/strong>, Pericle Fazzini<\/strong>, Piergiorgio Colombara<\/strong>, Salvatore Cuschera<\/strong>, Umberto Mastroianni<\/strong>, William McElcheran<\/strong> e Paolo delle Monache<\/strong>.<\/p>\n