{"id":16901,"date":"2008-12-09T08:07:25","date_gmt":"2008-12-09T08:07:25","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-12-12T12:03:33","modified_gmt":"2008-12-12T12:03:33","slug":"laveno-ha-deciso-avr-il-suo-direttore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/laveno-ha-deciso-avr-il-suo-direttore\/","title":{"rendered":"Laveno ha deciso, avr\u00e0 il suo direttore"},"content":{"rendered":"
Un direttore per due musei –<\/strong> La notizia aleggiava da qualche giorno, ed è trapelata con circospezione ma neanche troppa. Emma Zanella<\/strong> sarà con tutta probabilità il nuovo direttore del Museo Internazionale del Design di Cerro<\/strong>. E' lo stesso sindaco lavenese Ercole Ielmini<\/strong> ad ufficializzare l'indicazione della attuale direttore della Gam di Gallarate<\/strong> – ruolo che continuerà a mantenere in ogni caso – a responsabile dello storico museo delle ceramiche di Palazzo Perabò che da tempo cerca un proprio rilancio di immagine e di programmi. <\/p>\n Gestione e valorizzazione<\/strong>– La mostra che inaugura nel fine settimana, dedicata alle opere barocche di Mariano Pieroni<\/strong>, firmata come curatrice dalla stessa Zanella, è dunque da considerarsi il primo atto concreto di una collaborazione che dovrebbe legare la Zanella e il museo lavenese dall'inizio del 2009 fino a conclusione del 2010. Un biennio per il quale la critica d'arte dovrebbe aver già predisposto un programma di massima, in termini di pianificazione della gestione, di valorizzazione della collezione, di proposte espositive, di workshop e di attività didattiche come si convengono alle ambizioni del Museo del Design e sulla falsa riga della strada tracciata proprio a Gallarate; dove, mostre a parte, il comparto didattico e del coinvolgimento degli artisti stessi ha dato i suoi evidenti frutti. "Sarà un lungo lavoro che vorrei impostare in modo da rendere Cerro un luogo adatto per artisti contemporanei, più che sede di grandi mostre. Un luogo dove possa crescere il rapporto con le aziende del territorio, un laboratorio di idee, favorendo il più possibile il dialogo con altri musei fronte lago", è il primo commento della Zanella. <\/p>\n L'iter<\/strong> – La scelta arriva al termine di un percorso che ha visto l'amministrazione Ielmini impegnarsi e non poco per trovare la quadratura ad un progetto di rilancio dell'ex Museo della Terraglia che comincia almeno due anni fa; quando venne affidato l'incarico ad un team del Politecnico di Milano per evidenziarne limiti e potenzialità in termini logistici e di marketing. Sulla base di quella relazione nella primavera scorsa venne istituita una procedura di selezione per individuare la figura competente per l'incarico di direttore. Selezione che rimase inevasa: dieci candidature, di cui tre arrivate alla fase finale, ma nessuna di queste, al di là delle competen<\/p>\n ze specifiche nel settore ceramico, era provvisto di esperienza di "pianificazione strategica, economia e contabilità di un museo di proprietà pubblica". <\/p>\n La cura<\/strong> – Da qui un successivo passo: l'idea di stringere accordi con musei del territorio, non necessariamente varesini, ma anche ticinesi, per una sorta di partnership. In sostanza il Museo di Laveno sarebbe stato preso "sotto l'ala protettiva" di un altro ente e traghettato verso una definitiva autonomia. La soluzione possibile, quella di affidare la collezione di Cerro alle cure del Museo delle Culture di Lugano<\/strong>, la cui collaborazione con Laveno è attiva da tempo, si è dimostrata tuttavia poco praticabile a livello amministrativo. Più consona, anche perché l'amministrazione di Gallarate ha immediatamente accordato a Emma Zanella la possibilità di assumere altri incarichi come consulente, la soluzione pensata e raggiunta in queste ultime settimane. <\/p>\n Consenso e compiacimento<\/strong> – Anche la collezione civica di Gallarate possiede un fondo dedicato al design. La stessa Zanella, in attesa che la nuova Gam sia pronta, si sta dedicando alla mostra inaugurale dedicata proprio al rapporto tra arte e design in collaborazione con Philippe Daverio; ed ha l'esperienza pluriennale di gestione e di programmazione, anche economica, di un museo. Una soluzione a portata di mano, già annunciata nei giorni scorsi alla commissione di gestione museale di Laveno, che ha trovato ampi consensi e per la quale il sindaco non può che manifestare il proprio compiacimento.