{"id":17075,"date":"2009-01-08T04:42:00","date_gmt":"2009-01-08T04:42:00","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-01-09T06:27:02","modified_gmt":"2009-01-09T06:27:02","slug":"macchie-provocatorie-al-cavedio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/macchie-provocatorie-al-cavedio\/","title":{"rendered":"Macchie provocatorie al Cavedio"},"content":{"rendered":"
Karen tra pittura e fotografia<\/strong> – Le opere fotografiche che da sabato compariranno sulle pareti del Cavedio, nascono da altre forme d'arte. Un passaggio dalla pittura rapido e necessario. L'artista è Karen Antonini<\/strong>, varesina, che propone al pubblico una serie di lavori eseguiti dai primi anni '90. "Dipingevo su supporti di acetato trasparenti, delle slide vere e proprie – descrive Karen – che ho poi voluto, e in un certo senso dovuto trasportare in fotografia. Ci sono tanti minimi dettagli, che in formato ridotto non erano percettibili che in grandezza diapositiva non era possibile cogliere. Nascono così una serie di fotografie astratte, un insieme di macchie". Vengono a crearsi dei veri e propri microcosmi da interpretare, singole macchie, colori, capaci di evocare situazioni diversificate, non limitandosi a forme concrete, ma toccando i sensi, con la musica, le parole, i respiri. Il provocatore ottico<\/strong> – Oggi la passione dell'artista si è trasferita salla pittura ad acrilico, ma il lavoro sulle ombre e luci, una ricerca astratta personale, ha segnato in modo particolare il cammino di Karen. Un tipo di studio che ha radici lontane, e che conduce l'osservatore ad una lettura interamente personale del risultato visivo. "Entra in gioco il provocatore ottico – spiega Karen – una macchia può essere interpretata in maniera diversa da ogni osservatore". Un rapporto tra questo genere di lavoro e di proposta artistica che fonda le proprie radici in grandi maestri del passato, "da Leonardo Da Vinci fino ai Surrealisti", sottolinea l'artista. Una ricerca imprescindibile comunque dalle esperienze che hanno formato Karen nel corso degli anni. Diplomata al Liceo Artistico di Varese, cambia poi il cammino di studi, diplomandosi in Infermieristica e successivamente in arteterapia a Busto Arsizio. Da qui la strada che la conduce ad affiancare l'arte ad altre discipline; Karen realizza anche workshop espressivi utilizzando tecniche di arti-terapie, ispirandosi a Bruno Munari e ai linguaggi tecnici dell'arte moderna e contemporanea. Esperimenti con la creatività che coinvolgono l'immaginario e la passione di persone di ogni età.<\/p>\n Opera in mostra Karen tra pittura e fotografia – Le opere fotografiche che da sabato compariranno sulle pareti del Cavedio, nascono da altre forme d'arte. Un passaggio dalla pittura rapido e necessario. L'artista è Karen Antonini, varesina, che propone al pubblico una serie di lavori eseguiti dai primi anni '90. "Dipingevo su supporti di acetato […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":17076,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong><\/p>\n
'Suoni di colore'
mostra fotografica di Karen Antonini<\/strong>
dal 10 al 22 gennaio 2009
vernissage sabato 10 alle ore 18.00
karen Antonini tel 339\/3676426
www.karenantonini.splinder.com
karen70@fastwebnet.it
Associazione Culturale Il Cavedio
via Cavallotti,9
21100 Varese
0332\/28.72.81
info@ilcavediocult.it
www.ilcavediocult.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"