{"id":17133,"date":"2009-01-15T03:05:22","date_gmt":"2009-01-15T03:05:22","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-01-16T05:23:24","modified_gmt":"2009-01-16T05:23:24","slug":"una-pala-del-garofalo-in-basilica-a-gallarate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-pala-del-garofalo-in-basilica-a-gallarate\/","title":{"rendered":"Una pala del Garofalo in Basilica a Gallarate"},"content":{"rendered":"
Tema religioso e artistico<\/strong> – Le festività natalizie non sono ancora terminate. Domenica scorsa, infatti, nella Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate<\/strong>, <\/strong>è stata celebrata la solennità che, secondo il calendario liturgico, ricorda il Battesimo di Cristo nel fiume Giordano. "Il Battesimo di Cristo nelle acque del Giordano"<\/strong> – Attribuito a Benvenuto Tisi<\/strong>, detto il Garofalo<\/strong>, il dipinto proviene dalla Collezione Costabili di Ferrara e fu donato alla parrocchia nel 1945. Dopo il restauro effettuato per volere del Circolo cattolico di cultura gallaratese l'opera è stato omaggio, nel 2007, alla parrocchia e alla cittadinanza in occasione del Centenario di fondazione. umiltà, immerso nelle acque del fiume Giordano, al cospetto di un Padreterno discreto, che si affaccia timidamente tra le nubi.<\/p>\n Cenni storici –<\/strong> Benvenuto Tisi nacque a Ferrara, nel 1481 e lavorò al fianco di artisti rinomati quali Dosso Dossi<\/strong>, Domenico Panetti<\/strong>, Boccaccio Boccaccino<\/strong> e Girolamo da Carpi<\/strong>; la sua pittura, inizialmente legata allo stile lombardo, subì un notevole cambiamento in seguito all'incontro, presso la corte di Papa Giulio II, con Raffaello<\/strong>. Questa figura carismatica lo influenzò a tal punto da indirizzare la pittura del Garofalo verso uno stile più classico e stilizzato. Il Battistero e la pala Tema religioso e artistico – Le festività natalizie non sono ancora terminate. Domenica scorsa, infatti, nella Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, è stata celebrata la solennità che, secondo il calendario liturgico, ricorda il Battesimo di Cristo nel fiume Giordano.La ricorrenza è stata un' occasione per riunire, durante la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":17134,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38],"tags":[],"yoast_head":"\n
La ricorrenza è stata un' occasione per riunire, durante la Messa delle 11.30, i battezzati degli ultimi sei anni e per rammentare, artisticamente parlando, la presenza, nel Battistero annesso alla Basilica, di un capolavoro artistico che rappresenta, appunto, il "Battesimo di Cristo nelle acque del Giordano<\/strong>."<\/p>\n
Si tratta di una tavola trasportata su tela, di cm 165×85 collocata, simbolicamente, sopra l'altare del battistero della Basilica.
Realizzato intorno al 1540, infatti, il dipinto raffigura il passo evangelico in cui San Giovanni Battista, composto e grave, battezza Gesù, colto da Garofalo in tutta la sua <\/p>\n
Il pittore ferrarese si affermò presso la corte degli Estensi, prima con Alfonso I e poi con Ercole II d'Este. Fu pittore tra i più richiesti, interprete delicato del sogno di classicità vagheggiato dalla cultura estense, lontano da affanni e problemi. I soggetti che Garofalo dipinse furono prevalentemente Madonne incantate, Santi e Bambini, personaggi che, collocati dal pittore in ambienti simili a universi fantastici, assomigliano più a protagonisti di favole ariostesche che a soggetti biblici.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"