{"id":17341,"date":"2009-02-04T06:50:09","date_gmt":"2009-02-04T06:50:09","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-02-06T05:05:06","modified_gmt":"2009-02-06T05:05:06","slug":"gli-spazi-svuotati-di-frp2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gli-spazi-svuotati-di-frp2\/","title":{"rendered":"Gli spazi svuotati di FRP2"},"content":{"rendered":"
Dall'altra parte – <\/strong>Li avevamo conosciuti al Premio Ghiggini 2008, erano tra i finalisti più originali del concorso rivolto ai giovani artisti; le loro fotografie e il loro manifesto del Realismo Cubonauta avevano incuriosito pubblico ed addetti ai lavori. I due giovani, Filippo Piantanida<\/strong> di Varese e Roberto Prosdocimo<\/strong> nativo di Pordenone, in arte 'FRP2<\/strong>', saranno ospitati con la loro prima personale in una galleria di Milano. Un'occasione importante per presentare al pubblico questa singolare ricerca fotografica. Scenografie affascinanti: l'interno di una chiesa, il circo, un palazzo nobiliare, un teatro; luoghi solitamente affollati e rumorosi, vengono svuotati e una sola figura è inserita a dominio della scena. Una sola voce che si fa muta, che guarda lo spettatore, tutto è immobile, fisso, il tempo si annulla. La realtà vista attraverso l'obbiettivo dei due giovani sembra lontana e distante dalla nostra quotidianità, ma è proprio dal mondo contemporaneo che invece muove questa ricerca. Un percorso controcorrente che propone 'l'altra faccia' di ambienti a noi famigliari e di situazioni già vissute. Con lo sguardo di un bambino – <\/strong>I due fotografi hanno fatto un ulteriore passo avanti nell'ultimo anno di lavoro concentrandosi solo sui bambini. La scelta di ritrarre i più piccoli in questi spazi vuoti accresce nel fruitore il senso di spaesamento. Un bambino solo nella stanza di un palazzo reale è qualcosa di anomalo che fuoriesce dalle situazioni abituali, "la brillantezza del loro sguardo rompe il violento senso di sofferenza che pare opprimere ogni cosa" continua Sassone. Ma nel lavoro dei due si coglie anche una intensa voglia di recuperare spazi e tempi 'umani', in cui ognuno abbia la possibilità di distinguersi dalla massa e fermarsi un pò di più sull'essenza delle cose, senza limitarsi all'apparenza. "Il sentimento misto di attrazione e repulsione suscitato da questi scenari carichi di dettagli, ma liberati dalla presenza della folla, è una metafora della nostra realtà multiforme e annichilente allo stesso tempo", continua il curatore. <\/p>\n FRP2 – Frames_001\/09<\/strong> Una foto in mostra Dall'altra parte – Li avevamo conosciuti al Premio Ghiggini 2008, erano tra i finalisti più originali del concorso rivolto ai giovani artisti; le loro fotografie e il loro manifesto del Realismo Cubonauta avevano incuriosito pubblico ed addetti ai lavori. I due giovani, Filippo Piantanida di Varese e Roberto Prosdocimo nativo di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":17342,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,12,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Spazi simmetrici –<\/strong> I due annullano il caos contrapponendo la simmetria, piccoli accorgimenti in fase di 'preparazione del set' aumentano questa sorta di perfezione spaziale "a volte basta aggiungere un divano, sistemare una sedia" ci spiega Roberto. Ogni luogo scelto per lo scatto appare ricco di dettagli, ma è l'assenza – e non la presenza – quella che appare dai loro lavori. "Abituati a percepire determinati ambienti solo in situazioni di normale fruizione e raramente in solitudine, crea un senso di smarrimento nello spettatore. Capita che, osservando un luogo sconosciuto, o poco conosciuto, si abbia la sensazione di percepire nell'aria qualcosa di anomalo (tuttavia familiare), di arcaico e regressivo, sebbene vivo e non contraddittorio. Piantanida e Prosdocimo hanno la sensibilità di cogliere queste vibrazioni e svelare tutto ciò che sarebbe dovuto rimanere sottaciuto e latente" scrive il curatore Gabriele Francesco Sassone<\/strong>.
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La mostra alla Galleria Corsoveneziaotto<\/strong> propone una selezione di lavori fotografici tratti dalle serie Untitled_000, Il Principe di Savoia e Il Teatro della Scala.<\/p>\n
Milano – dal 12 febbraio al 26 marzo 2009
CORSOVENEZIAOTTO
Corso Venezia 8 (20121)
+39 0236505481 (info), +39 0236505482 (biglietteria)
info@corsoveneziaotto.com
www.corsoveneziaotto.com
orario: da martedì a sabato 10-13 e 15-19
vernissage: 12 febbraio 2009. ore 18.30<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"