{"id":17425,"date":"2009-02-12T08:20:42","date_gmt":"2009-02-12T08:20:42","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-02-13T06:43:15","modified_gmt":"2009-02-13T06:43:15","slug":"i-passi-dentro-di-antonio-maria-pecchini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-passi-dentro-di-antonio-maria-pecchini\/","title":{"rendered":"‘I passi dentro’ di Antonio Maria Pecchini"},"content":{"rendered":"
Santiago<\/strong> – Un viaggio verso una meta suggestiva come Santiago de Compostela<\/strong> non può essere vissuto come semplice spostamento fisico. Così non è stato neanche per l'artista bustese Antonio Maria Pecchini <\/strong>che dei suoi appunti annotati lungo il viaggio ha fatto una raccolta di poesie, edita dalla casa editrice LietoColle. Il titolo "I passi dentro"<\/strong> svela la chiave di lettura di questo cammino, che oltre a tracciare un sentiero geografico ben noto, costituisce per il poeta soprattutto un intenso viaggio interiore. I disegni di Corni –<\/strong> Presenti nella raccolta anche cinque disegni. A differenza di quanto potremmo aspettarci questi non sono realizzati dallo stesso Pecchini, come era stato invece nel suo precedente lavoro letterario "Nel cuore le stanze"<\/strong>. A trovare un corrispondente visivo alle parole del poeta è, invece, Azelio Corni<\/strong>. In sintonia con lo spirito introspettivo della raccolta le opere di Corni rinunciano a qualsiasi intento descrittivo e visualizzano paesaggi emotivi, condizioni dell'animo, attraverso forme arcane e dal forte potere evocativo. I disegni riflettono la condizione di distacco contemplativo, di "sospensione emotiva" che emerge dalle lettura delle poesie. A documentare l'esperienza vissuta dal poeta-viaggiatore le immagini di Corni si offrono come fotografie scattate ai luoghi visitati: istantanee del pensiero sulla scia di un percorso fisico e interiore. <\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" 'I passi dentro' Santiago – Un viaggio verso una meta suggestiva come Santiago de Compostela non può essere vissuto come semplice spostamento fisico. Così non è stato neanche per l'artista bustese Antonio Maria Pecchini che dei suoi appunti annotati lungo il viaggio ha fatto una raccolta di poesie, edita dalla casa editrice LietoColle. Il titolo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":17426,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,13],"tags":[],"yoast_head":"\n
Avanti e indietro<\/strong> – Ecco allora che la direzione di questo viaggio diventa duplice: da una parte il quotidiano approssimarsi alla meta, attraverso le pianure, il deserto e vie stellate, dall'altro il retrocedere dei pensieri che in questa dimensione di silenzio e meditazione decidono di posarsi su immagini del passato per un viaggio "altro" sul filo della memoria. L'amore e le parole, i temi ricorrenti: un amore perduto, le parole dette e quelle trattenute. Un percorso, quindi, spirituale e temporale, in cui il tempo è scandito dal ricordo. I luoghi del camminare diventano così spunti per "ricucire volti, immagini, sentimenti", come suggerisce Marisa Ferrario Denna<\/strong> in prefazione. E l'artista conferma: "Durante il cammino ho ripensato alla mia esistenza, è stato anche un andare indietro, è stata un'introspezione sul senso della vita, sugli affetti che c'erano e non ci sono più, ho cercato di legare le mie riflessioni personali con il percorso che stavo facendo". <\/p>\n