{"id":17627,"date":"2009-03-06T05:11:05","date_gmt":"2009-03-06T05:11:05","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-03-06T07:27:05","modified_gmt":"2009-03-06T07:27:05","slug":"la-chiesa-del-buon-ges-riscopre-i-suoi-decori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-chiesa-del-buon-ges-riscopre-i-suoi-decori\/","title":{"rendered":"La chiesa del Buon Ges\u00f9 riscopre i suoi decori"},"content":{"rendered":"
I primi passi –<\/strong> La giovane restauratrice e decoratrice Paola Marcora<\/strong> ha terminato a fine anno il recupero delle volte dipinte della chiesa del Buon Gesù<\/strong>, frazione di Olgiate Olona. La parrocchiale dedicata a San Giuseppe <\/strong>sorta a metà del secolo scorso ha sostituito il piccolo oratorio settecentesco costruito in centro paese demolito perchè troppo piccolo per soddisfare le esigenze della comunità ormai allargata e per le cattive condizioni in cui versava l'edificio. Demolita l'antica chiesetta e dopo un primo progetto presentato nel 1936, in parte modificato, nel 1950 è stata inaugurata la nuova chiesa: un'ampia e moderna architettura che si affaccia su una larga piazza. Il progetto fu realizzato dall'architetto Luigi Crespi<\/strong> di Busto Arsizio e il 23 giugno 1950 il cardinale Alfredo Ildefonso Shuster consacrò la nuova chiesa in stile romanico moderno. Alla consacrazione la nuova parrocchiale appariva ancora spoglia di decorazioni interne e priva di campanile: l'imponente struttura di 44,50 m d'altezza interamente coperta di mattoni rossi che formano piccoli archi a tutto sesto è stato terminato solo pochi mesi dopo l'apertura dell'edificio religioso.<\/p>\n Le decorazioni degli anni Cinquanta – <\/strong>Una chiesa a tre navate con pianta a croce latina, San Giuseppe è tradizionale nella forma, ma appare molto moderna, lontana dalla struttura architettonica del vecchio oratorio. Le decorazioni interne, realizzate nel 1955 dal pittore legnanesee Mosè Turri <\/strong>hanno dato una nuova luce all'edificio; realizzate ad affresco le pitture murali hanno interessato le navate laterali decorate a motivi floreali e l'abside dove l'artista ha scelto di rappresentare le Beatitudini<\/em>: otto angeli e Gesù sull'alto del monte circondato dagli apostoli, il tutto inserito in uno sfondo color azzuro cielo. L'intervento di restauro condotto da Paola Marcora ha interessato i transetti della chiesa formati da sei piccole volte decorate con motivi floreali.<\/p>\n Il restauro – <\/strong>Le pitture si presentavano molto degradate, con cadute di colore e crepe su tutta la superficie pittorica determinate soprattutto dalle infiltrazioni d'acqua, di cui soffre l'intero edificio a causa dell'erroneo rifacimento del tetto. "La fase di pulitura che è stata la più lunga non ha comportato molti problemi perchè finora gli affreschi non erano mai stati ritoccati" ci spiega la restauratrice "abbiamo dovuto ripulire lo sporco di cinquant'anni eliminare i chiodi che erano stati inseriti nella muratura per appendere lampadari e nelle parti più umide abbiamo ricostruito l'intonaco". Continua la Marcora: "Le zone maggiormente interessate dalle infiltrazioni d'acqua erano ammuffite ed è stato necessario un intervento di stabilizzazione per eliminare i sali presenti nella pittura". La pala del Bellotti, reminescenza settecentesca –<\/strong> Il restauro iniziato a giugno è terminato a dicembre del 2008, il lavoro è stato richiesto e finanziato dallla Parrocchia e dal Comune di Olgiate. Un prezioso lavoro che dovrebbe essere esteso ad altre zone della chiesa; le decorazioni interne appaiono evidentemente deteriorate anche nella zona della controfacciata e in alcuni angoli delle navate. La chiesa di San Giuseppe oltre ad essere interamente affrescata conserva al suo interno una bella pittura realizzata da Biagio Bellotti<\/strong>. Il canonico di Busto Arsizio, nato nel 1714 è stato responsabile della decorazione dell'antico oratorio settecentesco, di cui oggi rimane, collocata nella chiesa del Buon Gesù una pala raffigurante il santo patrono. L'artista bustese fu anche architetto, musicista, scrittore e poeta: nella Chiesetta della Madonna in Prato a Busto Arsizio affrescò la volta, e i suoi dipinti decorano le chiese di S. Gregorio e di S. Anna, nonché il mortorio di S. Michele. Lavorò anche a Milano, dove si possono ammirare i suoi affreschi sui soffitti dei palazzi Sormani e Perego, nella Certosa di Garegnano e nella cappella dell'Assunta.
Recuperata la struttura è stato quindi concluso l'intervento estetico, l'intonaco ricostruito con le terre è stato poi steso con velature che hanno ridato lo splendore originale all'intera decorazione.<\/p>\n