{"id":18131,"date":"2009-05-07T13:10:14","date_gmt":"2009-05-07T13:10:14","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-05-11T11:31:29","modified_gmt":"2009-05-11T11:31:29","slug":"la-cappella-restaurata-di-san-giuseppe","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-cappella-restaurata-di-san-giuseppe\/","title":{"rendered":"La Cappella restaurata di San Giuseppe"},"content":{"rendered":"
Testimonianza da salvare<\/strong> – Il Parco Pineta si estende su un territorio ampio che comprende ben quindici comuni, i due più rappresentativi per estensione sono Tradate e Appiano Gentile<\/strong>, la sede si trova a metà strada, precisamente a Castelnuovo Bozzente<\/strong>. Per iniziativa del Parco Pineta, che oltre alla cura del verde, tutela anche le realtà rurali, e le emergenze architettoniche testimonianza di tradizioni perse o quasi, di vita contadina, si è pervenuti al restauro della Cappella di San Giuseppe<\/strong>, sita nella Cascina Fasola<\/strong>, quest'ultima censita già nel XVI secolo. La Cappella da molti anni versava in pessime condizioni strutturali anche se gli abitanti della Cascina via, via intervenivano con rabbocchi in cemento, ma ormai era la muratura perimetrale e il tetto, che stavano cedendo completamente. Occorreva intervenire al più presto, se non si voleva perdere una testimonianza di quella fede contadina ancora riconoscente alla bontà dei doni della natura benedetti da Dio. E' storicamente documentato nel 1726, che la cappella esistesse e fosse utilizzata per rogazioni, ossia come meta di processioni per invocare la fecondità dei campi.<\/p>\n L'idea del recupero prende forma –<\/strong> Dapprima, il direttore del Parco, Guido Pinoli<\/strong> ha consultato il parroco di Appiano Gentile, don Giuseppe Conti<\/strong>, che poi ha partecipato in nome e per conto del Parco Pineta, come rappresentante di un ente morale, al Bando di Concorso indetto dalla Fondazione della Comunità Comasca, che prevede una complessa prassi procedurale per ottenere i contributi economici finalizzati al recupero di emergenze artistiche e architettoniche. Questa fase è stata curata dallo Studio Tecnico Induni<\/strong> di Appiano Gentile, che ha offerto anche la progettazione e la direzione dei lavori una volta ottenuti i finanziamenti: trentamila euro dalla Fondazione della Comunità Comasca<\/strong> e diecimila dal Parco Pineta<\/strong>. "La comprensione da parte della Fondazione dell'importanza del valore collettivo e non solo privato della cappella, la cui tradizione religiosa si era fermata alla fine degli anni Sessanta e soprattutto il valore potenziale del suo recupero, sia nella dimensione religiosa, sia in quella sociale per una realtà abitativa viva e ampia come quella della Cascina Fasola, ha dato la possibilità di ottenere i contributi in denaro per fare il restauro – come ci dice il geometra Davide Induni<\/strong> – con la partecipazione di numerose ditte, artigiani, professionisti soprattutto locali, che via via hanno fornito la loro opera".<\/p>\n Prima scoperta –<\/strong> La cappella si presentava gravemente ammalorata; i lavori sono consistiti in una prima fase di rafforzamento della struttura muraria, che è stata interamente ingabbiata da una rete in carbonio, posta per l'intero perimentro della cappella e sulla volta, invisibile all'occhio perché ricoperta di calce idraulica nel rispetto del materiale tradizionale usato in origine. Si sono eliminati in tal modo tutti gli interventi in cemento avvenuti nel tempo. Si è scoperto, che il cedimento murario laterale era dovuto all'originaria struttura architettonica coincidente non con un cappella chiusa dai quattro lati perimetrali, bensì con la forma di un'edicola, ossia aperta da un lato come un tabernacolo o un tempietto con al centro una statua o un dipinto. Ciò è richiamato da un arco disegnato sulla semplice facciata anteriore, caratterizzata dalla presenza di stipiti in pietra molera di forma particolare e da un colore simile ad altre cappelle presenti nella zona.<\/p>\n L'affresco svelato –<\/strong> Una volta terminata la fase di consolidamento della struttura esterna della cappella, rifatto il tetto si è iniziato a togliere l'intonaco presente. Sulla parete di fondo era decorata un'edicola, che faceva da cornice ad un quadro con la raffigurazione del Santo. Dei tasselli preliminari di studio facevano riaffiorare sotto lo spessore dell'intonaco esistente, colori a fresco, dalle tonalità vive e calde; pertanto si è deciso di provvedere all'intera ripulitura dell'intonaco con la grande sorpresa e soddisfazione di svelare un affresco raffigurante il Transito di San Giuseppe<\/em> a conferma della dedicazione della Cappella. Inoltre, tale affresco trovava eco in un'opera a fresco precedente, con lo stesso tema, attribuito al pittore campionese Isidoro Bianchi<\/strong> presente nella Chiesa della Fontana di Appiano Gentile. Ci sono delle parti mancanti che purtroppo toccano i volti dei protagonisti, ma la cura del segno, in particolare nella realizzazione delle mani dei personaggi, delle vesti, ma soprattutto della qualità elevata nella resa pittorica del complesso architettonico dipinto, che le accoglie al suo interno, fanno pensare ad una mano esperta e sensibile sulle orme del maestro Bianchi, forse, un allievo. <\/p>\n L'ipotesi che probabilmente anche la struttura architettonica fosse più complessa e riprendesse quella dipinta al suo interno non è del tutto lontana in quanto come ci ha raccontato il direttore dei lavori, Davide Induni, si sono ritrovati dei mattoni verso la sommità della cappella posti verso l'esterno che fanno pensare a ciò. Infine, il pavimento è stato realizzato in cotto lombardo secondo la tradizione locale.<\/p>\n La semplicità vincente – <\/strong>Si è scelto di mantenerla nella struttura di cappella con la semplice facciata, l'altare è posto ai piedi dell'affresco dedicato a San Giuseppe, con le figure di Maria e del Bambino, che lo circondano in un intenso abbraccio affettivo e una statua in gesso del Santo, probabilmente un ex-voto risalente agli anni Cinquanta, trova dimora in una nicchia posta sul lato sinistro della cappella. A fine maggio sarà meta di un Rosario ed è auspicio di tutti, che diventi punto di riferimento rinnovato di fede e di socialità.<\/p>\n "Cappella di San Giuseppe" Cappella di San Giuseppe Testimonianza da salvare – Il Parco Pineta si estende su un territorio ampio che comprende ben quindici comuni, i due più rappresentativi per estensione sono Tradate e Appiano Gentile, la sede si trova a metà strada, precisamente a Castelnuovo Bozzente. Per iniziativa del Parco Pineta, che oltre alla cura del verde, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":18132,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,16],"tags":[],"yoast_head":"\n
Transito di S.Giuseppe<\/span><\/div>\n
attr.Isidoro Bianchi<\/span><\/div>\n
<\/strong>Cascina Fasola
Via De Gasperi
Appiano Gentile (Co)
Nei pressi del centro sportivo "Angelo Moratti"
Aperta al pubblico, in loco, chiedere sig.ra Renata
Info: http:\/\/www.parcopineta.it\/<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"