{"id":18199,"date":"2009-05-14T10:50:38","date_gmt":"2009-05-14T10:50:38","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-05-15T06:41:32","modified_gmt":"2009-05-15T06:41:32","slug":"le-stanze-quadrate-di-piccoli-a-villa-panza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/le-stanze-quadrate-di-piccoli-a-villa-panza\/","title":{"rendered":"Le stanze quadrate di Piccoli a Villa Panza"},"content":{"rendered":"
I quadrati e l'essenza –<\/strong> Stanze appositamente realizzate per le Scuderie di Villa Panza<\/strong>, documentano un'indagine espressiva che fonde la tradizione di Giorgio Morandi <\/strong>all'attualità di Lawrence Carroll<\/strong>. La scelta di un'artista come Gianriccardo Piccoli<\/strong>, per la mostra nella sede varesina del FAI, prende corpo dalla medesima "filosofia" che caratterizza il gusto collezionistico di Giuseppe Panza<\/strong> di Biumo: il purismo, la liricità, l'essenzialità. Segnalato sin dagli anni '60 come esponente della cosiddetta "figurazione esistenziale", Piccoli ha proseguito lungo un percorso scandito da prestigiosi riconoscimenti: nel corso degli anni '70 l'artista approfondisce l'indagine sugli oggetti del quotidiano e sul paesaggio, temi e soggetti che resteranno ricorrenti nella sua produzione successiva. Negli anni '80 arriva il riconoscimento pubblico del suo lavoro, attraverso il premio Feltrinelli nel 1984, la mostra personale al Teatro Sociale di Bergamo e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1986.<\/p>\n La scuderia si fa stanza –<\/strong> Sul colle di Biumo viene presentata una installazione composta da quattordici quadrati di grandi dimensioni <\/strong>(quadrati di 2metri) ognuno appaiato con uno stretto pannello rettangolare. I dipinti sono costituiti da un doppio telaio e da una doppia tela: quella superficiale fa da diaframma all'immagine sottostante, gradualmente restituita alla percezione visiva dell'osservatore. Concepiti talora come involucri trasparenti, all'interno dei quali si collocano object-trouvée<\/em> o reperti di vita quotidiana, le opere dimostrano come l'artista abbia elaborato un linguaggio imperniato sulla ricerca di materiali e tecniche inusuali.<\/p>\n Il legame tra pittura e poesia –<\/strong> I titoli specifici di ogni singola stanza mostrano il forte rapporto con il mondo letterario: Un po' di febbre<\/em>, Frammenti lirici<\/em>, Valentino ci rimandano a Penna<\/em>, Rebora<\/em> e Pascoli<\/em>. E in particolare la poesia intitolata O azzurra fermezza<\/strong> è una chiara citazione della poesia di Vittorio Sereni<\/strong> «O azzurra fermezza di occhi di re \/ di Francia rimasti con gioia in Lombardia…» dedicata al filologo Dante Isella<\/strong>, che è stato uno studioso dell'opera di Sereni e nello stesso tempo sincero estimatore di Gianriccardo Piccoli<\/strong>. Questo omaggio del pittore al filologo attraverso il poeta sottolinea l'intreccio di legami e di amicizie tra i diversi ambiti culturali. Proprio Roberto Tassi, critico d'arte, aveva colto più di trent'anni fa uno dei punti centrali della pratica artistica di Piccoli.<\/p>\n Gianriccardo Piccoli. Stanze per Villa Panza.<\/strong>
Villa Panza C Marco Mazzole<\/span><\/div>\n
Villa e Collezione Panza, Varese
16 maggio – 14 giugno 2009
La mostra è a cura di Simone Facchinetti.
Catalogo edito da Electa
L'evento è reso possibile grazie ad il sostegno e al patrocinio della Provincia di Varese e con il patrocinio del Comune di Varese