{"id":18281,"date":"2009-05-27T11:35:11","date_gmt":"2009-05-27T11:35:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-06-22T06:26:33","modified_gmt":"2009-06-22T06:26:33","slug":"l-indirizzo-infallibile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-indirizzo-infallibile\/","title":{"rendered":"“L’indirizzo infallibile”"},"content":{"rendered":"
Invito a Palazzo – <\/strong>Allestita in un Palazzo storico nel centro di Orta San Giulio (NO)<\/strong> la mostra Reportrait di Gianni Berengo Gardin<\/strong> accoglie i turisti che accorrono numerosi in questa splendida località del novarese. Un omaggio in grande stile a uno dei padri della fotografia italiana del secondo dopoguerra. Amato in Italia e all'estero, persona umile e schiva ma affabile, si presenta all'inaugurazione con la sua macchina fotografica al collo. Nell'articolato percorso espositivo sono riproposti i legami e gli intrecci intercorsi nella movimentata e produttiva attività del fotografo d'origine ligure. Classe 1930, Gianni Berengo Gardin ha lo spirito del pionire; la mente di chi ha visto molto ma ha ancora tanto da dire. Una voglia di comunicare tradotta con intensità attraverso i suoi scatti. Lucie Award alla carriera nel 2008 – il premio Nobel della fotografia – Berengo Gardin presenta una nucleo cospicuo di scatti, in gran parte inediti, che raffigurano alcune delle più rileventi personalità della cultura del Novecento. Sinergie – <\/strong>Un complesso lavoro di organizzazione ed un progetto studiato a più mani vede coinvolti oltre all'Amministrazione di Orta gli esecutori materiali: l'equipe dell'Associazione Culturale Overview<\/strong> capitanata da Luca Caramella<\/strong> e Valeria Grippa <\/strong>e il critico Flavio Arensi<\/strong>, motore dell'iniziativa e testimone di un legame raro tra artista e curatore. Un dialogo inaspettato si crea anche tra gli scatti e lo spazio espositivo dove alla fotografia è abbinata anche la scultura. Nelle sale del Settecentesco Palazzo Penotti Ubertini si inseriscono alcune opere di Mimmo Paladino<\/strong>, importante scultore al quale la cittadina lacustre dedicherà un'ampia personale nel mese di settembre. Scrive Arensi nel testo in catalogo: "Questa mostra e il relativo libro, il duecentodecimo della lunga carriera di Gianni Berengo Gardin, rappresentano un unicum<\/em> perché per la prima volta mostrano persone celebri del mondo della cultura, e non persone comuni (…) Ci troviamo dentro un lungo racconto degli ultimi cinquant'anni di storia i cui protagonisti sono i grandi personaggi dell'arte, del cinema, della letteratura e della musica, incontrati e fotografati – quasi per caso – da uno dei più autorevoli reporter del mondo". Ricordi immediati –<\/strong> "E' una mostra nata qualche anno fa", spiega Arensi all'inaugurazione, " si sente il sapore del lavoro di Gianni. Berengo Gardin è un reporter, non un artista (…) riesce a conoscere il risultato dell'immagine già racchiuso in uno scatto". Continua Arensi: "Mi viene in mente una frase di Giovanni Testori che diceva: 'La realtà è un indirizzo infallibile'. Credo che il grande pregio di Gianni sia anche questo". Reportrait – Gianni Berengo Gardin.
I personaggi famosi – da Umberto Eco<\/strong> a Federico Fellini<\/strong>, da Giuseppe Ungaretti <\/strong>a Pier Paolo Pasolini<\/strong> – si mescolano alle conoscenze fatte 'sul campo'. <\/p>\n
F. Arensi e G. Berengo Gardin<\/span><\/div>\n
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Immagini rigorosamente in bianco e nero, senza ritocchi e manipolazioni digitali: la realtà è la vera protagonista della scena creata dal fotografo.
"Sono persone che ho conosciuto e frequentato nel corso della mia vita", ci dice Gardin, "gli scatti sono stati fatti in situazioni diverse. Sono amici, colleghi, persone che conosco o conoscevo".
Si riscoprono, tra le cento fotografie esposte, i volti di chi ha 'riempito' i libri di storia, di chi ha contribuito a formare la storia della letteratura, dell'arte, del teatro. Un omaggio alla grande fotografia d'autore e una conferma alla potenza della realtà.
Il ricordo di vite diverse racchiuse in uno scatto.<\/p>\n
Il padre della fotografia italiana<\/strong>
fino al 18 ottobre 2009
Palazzo Penotti Ubertini
Via Caire Albertoletti
Orta San Giulio (NO)
Orari : (23 maggio – 14 settembre 2009) da lunedì a giovedì 10.00 – 22.00; da venerdì a domenica 10.00 – 23.00; martedì chiuso.
(15 settembre – 18 ottobre 2009)
da lunedì a giovedì 10.00 – 19.00; da venerdì a domenica 10.00 – 23.00; martedì chiuso.\t\t\t
Biglietti: intero 7 €; ridotto 5 €
Catalogo: Allemandi
Per informazioni:
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