{"id":18694,"date":"2009-07-10T06:19:12","date_gmt":"2009-07-10T06:19:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-07-14T07:35:35","modified_gmt":"2009-07-14T07:35:35","slug":"livio-borghi-il-ritmo-della-natura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/livio-borghi-il-ritmo-della-natura\/","title":{"rendered":"Livio Borghi, il ritmo della natura"},"content":{"rendered":"
Lo stupore – <\/strong>Scoprire un nuovo mondo attraverso le opere di Livio Borghi<\/strong>. Momenti magici, inediti, irripetibili che nascono attraverso una sorte di incantesimo, quello che l'artista scopre attraverso le rivelazioni straordinarie della natura. La grande 'Madre' che a tutti parla e si rivela con messaggi continui, filtrati da ogni dove, ma che pochi possono ascoltare e cogliere. Borghi ha saputo avvertirli, entrare in sintonia, in contatto ma soprattutto diventare tutt'uno con questa potenza. Una fusione che si esprime attraverso un personale linguaggio pittorico. "Ed è qui – dice l'artista – che si assiste al miracolo. Un a tu per tu con la natura che elabora cromie, sfondi, scene e paesaggi. Evocazioni e immagini davanti alle quali anch'io mi stupisco, diventando spettatore della mia stessa opera". <\/p>\n Tracce –<\/strong> L'artista cattura il tempo, attraverso 'Le ombre'<\/strong>: immagini che si muovono, mutano posizione obbedendo al movimento della luce. Borghi riprende nelle tele queste tracce a testimonianza del trascorrere del giorno, scandendole con passaggi di colori precisi: prima il giallo, poi il rosso e infine il blu. "Il mio seguire in sincronia quello che si svolge, è l'immagine voluta dall'uomo per mezzo della natura. E per il compiersi di questa simbiosi che vivo, mi sono spogliato degli abiti dell'artista per indossare quelli di semplice osservatore. Entro così in perfetta osmosi con l'ambiente e percepisco la sua sofferenza. L'uomo, in questo momento non si deve comportare da dominatore ma da compagno per condividere il piacere del creato". Ed è nel ciclo 'Genesi'<\/strong> che emerge chiaramente questo concetto dove artista e natura partecipano all'evento. Borghi appronta l'opera, i fenomeni atmosferici (acqua, neve, ghiaccio e vento) agiscono e diventano preziosi collaboratori. Le immagini si contorcono, le macchie si uniscono e i colori si mescolano. Il miracolo – <\/strong>"Da questo caos di immagini parte il mio lavoro. Individuo tra questi segni informi delle possibili immagini, paesaggi, figure, scenari, e li estrapolo. Solitamente sono scorci piccoli, di 4-5 centimetri che poi ingrandisco proiettandoli su una tela". Livio Borghi ha recentemente concluso con ampio successo di pubblico e di critica un'importante mostra personale in Villa Rusconi a Rescalda intitolata 'dall'odor di fieno al computer<\/strong>'. Qui ha presentato gran parte della sua produzione artistica suddividendola in 3 particolari momenti: 'la giovinezza', rappresentata nelle opere realizzate negli anni 50, 'la maturità' raccontata nei lavori del '70 e la stagione più recente, quella di oggi dove si esprime con nuove ricerche e suggestive sperimentazioni.<\/em>
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Una riproduzione fedele senza l'aggiunta o l'eliminazione di nessun dettaglio alla quale poi l'artista scatterà una fotografia. Un'immagine in bianco e nero a testimonianza di questo nuovo paesaggio scoperto o (chissà!) ritrovato. Reale o immaginario… Qui si avvera il miracolo di questo<\/strong> 'nuovo mondo' da scoprire giorno dopo giorno<\/strong>.
"Non smetto mai di interrogarmi attraverso la pittura. Davanti al paesaggio di oggi ma, soprattutto alla domanda: che fare? Rispondo… fondendomi con la natura"<\/strong>. <\/p>\n