{"id":18788,"date":"2009-07-23T15:49:28","date_gmt":"2009-07-23T15:49:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-07-24T09:12:07","modified_gmt":"2009-07-24T09:12:07","slug":"orta-san-giulio-scultura-en-plein-air","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/orta-san-giulio-scultura-en-plein-air\/","title":{"rendered":"Orta San Giulio, scultura en plein air"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Sotto le stelle è più bello –<\/strong> Pare davvero che il lavoro di Mimmo Paladino sia raccolto attorno ad alcune cifre tematiche ricorrenti: la maschera, il giardino, il tempo, i miti della terra e del sottosuolo. E queste cifre, declinate in complesse e misteriose varianti, sono tutte presenti nell'antologica "a cielo aperto" in scena ad Orta San Giulio fino <\/strong>al 9 novembre<\/strong>. L'iniziativa (salutata con favore da diversi critici) costituisce il terzo taglio del nastro del progetto ORTISSIMA percorsidorta<\/em>, curato dall'associazione culturale Operaprima. Sculture monumentali e di più contenute dimensioni dialogano tra gli spazi aperti del borgo medievale e quelli museali del settecentesco Palazzo Penotti Ubertini<\/strong> (la preziosa dimora situata sulla salita della Motta, nel centro di Orta San Giulio). Rilievi in bronzo, ferro e terracotta affiorano come immagini autonome e si fanno scoprire sulle pendici e per le vie cittadine, inaugurando dialoghi felici con la natura e con la storia, con l'orizzonte terraqueo ed il cielo. <\/p>\n Come a casa – <\/strong>Le sculture di Mimmo Paladino<\/strong> trovano il <\/p>\n loro habitat naturale all'aria aperta. I rilievi ferrosi e le sculture vivificate dai pigmenti e depositate nell'acqua, come in un liquido amniotico (è il caso del monumentale Cavallo che ora galleggia davanti alla sede municipale di Orta San Giulio), sono sufficienti a richiamare insieme Arte Povera, mondo primordiale e simbolismo concettuale. Dal celebre "Hortus Conclusus" realizzato a Benevento (Chiostro di San Domenico), dalla memorabile "Montagna di Sale" allestita nel '95 in Piazza del Plebiscito, dalla personale presso Villa Pisani a Strà fino ad Ortissima<\/strong>, il passo è breve. Tornano il silenzio delle piazze, le maschere scolpite e dagli occhi cavi, le malinconiche figure di uomini solitari, quasi totem a protezione del centro antico di Orta. Richiami ai materiali minimi, alla scultura dorica e lucana, alle figure di divinità arcaiche compongono questo percorso di alta e rigorosa qualità.<\/p>\n <\/p>\n Il teatro antico e la contemporaneità –<\/strong> Partendo dal monumentale "Elmo<\/strong>", sfiorando il "Disco per Beuys<\/strong>" con i suoi 500 centimetri di diametro e arrivando al cospetto della "Porta d'Oriente<\/strong>", il visitatore viene condotto per mano tra le figure plastiche di Paladino e sfumature artistiche a metà strada tra teatro classico e giardino da custodire. E proprio il tema dell'hortus conclus e le suggestioni della drammaturgia greca costituiscono temi familiari e ricorrenti nell'opera dello scultore. Diverse le sue frequentazioni con il palco teatrale, come avvenne nel 2004 per la celebre scenografia per l'Edipo a Colono. Né va dimenticato che nel 1990 Paladino venne chiamato dal regista Elio De Capitani per creare la scenografia dell'opera "La sposa di Messina", basata sulla tragedia di Friedrich Schiller e rappresentata a Gibellina, al festival Orestiadi. Dieci anni dopo, una sua opera venne utilizzata nell'allestimento di Edipo Re, diretto da Mario Martone, al Teatro Argentina di Roma. I classici come l'Iliade e l'Odissea, infine, sono stati illustrati da Paladino e pubblicati in due volumi dalla casa editrice Le Lettere di Firenze. <\/p>\n La sorpresa della semplicità –<\/strong> Quasi a corollario del percorso espositivo di Orta, tornano alla mente le parole del celebre autore: "Le dimensioni di un tavolino possono essere sufficienti a provocare tensioni e strategie degne del più vasto affresco". Davvero la scultura, così intricata alla terra, all'acqua, all'aria e al fuoco, è capace di attizzare la conoscenza che si nutre di parole felici e concetti semplici.<\/p>\n Mimmo Paladino. Sculture
Palazzo Penotti<\/span><\/div>\n
<\/strong>A Orta San Giulio (NO)
Dal 18 luglio al 9 novembre 2009