{"id":19380,"date":"2009-10-06T06:34:58","date_gmt":"2009-10-06T06:34:58","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-09T07:30:49","modified_gmt":"2009-10-09T07:30:49","slug":"un-contrasto-d-ispirazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-contrasto-d-ispirazione\/","title":{"rendered":"Un contrasto d\u2019ispirazione"},"content":{"rendered":"
Incroci – <\/strong>Il linguaggio della fotografia e quello della pittura si incontrano nell'opera di Fabio Forti<\/strong>. Due passioni che l'artista filtra e accosta in una sorta di "osmosi" creativa in continua crescita. Due componenti indispensabili l'uno all'altro: "nella fotografia c'è una base di pittura e viceversa – spiega Forti-. Le immagini catturate negli scatti si possono trasmettere e materializzare sulla tela. Spesso i miei lavori partono proprio da questo principio".<\/p>\n Le tecniche –<\/strong> L'artista ha sperimentato con curiosità diverse tecniche ampliando così il suo universo creativo fatto di linguaggi surreali e visionari. Materia e colore si intrecciano e Forti le plasma dando vita così al suo modo di vedere e percepire la realtà. Sotto gli avvolgenti strati di cellofan, le campiture fremono, vibrano, cercando l'attenzione dell'osservatore a cui guarda con fierezza attraverso spiragli di luce: finestre che si aprono tra il susseguirsi di forme e macchie. L'opera –<\/strong> Ricercatore e narratore di visioni e interpretazioni del proprio patrimonio interiore, anima le tele con messaggi visivi e misteriosi che sembrano accompagnati da voci lontane, sfumate da venti che attraversano gli spazi. In questo gioco di suoni atonici, tra forme informi e colori, compare la sincerità di una rappresentazione fatta di raffigurazioni sospese e inafferrabili: spazi e prospettive che vogliono e irrompere e invadere la tela….<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un'opera dell'artista Incroci – Il linguaggio della fotografia e quello della pittura si incontrano nell'opera di Fabio Forti. Due passioni che l'artista filtra e accosta in una sorta di "osmosi" creativa in continua crescita. Due componenti indispensabili l'uno all'altro: "nella fotografia c'è una base di pittura e viceversa – spiega Forti-. Le immagini catturate negli […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":19381,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,37,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il primo approccio con i suoi lavori avviene con la materia, lo spessore: quadri che vogliono essere toccati.
"Sì, molte delle mie opere sono talmente cariche da invogliare a toccarle – spiega l'artista-. Negli ultimi quadri ho inserito anche nuovi materiali come il cellofan per creare volumi, pieghe e stropicciature". <\/p>\n
Se, nella composizione la materia è fondamentale, anche il colore ha un ruolo determinate. "Sono soprattutto attratto dai contrasti. Mi ispirano e mi danno la forza di continuare quello che ho iniziato. E' questo il momento in cui, trasporto nel quadro le mie emozioni". <\/p>\n