{"id":19450,"date":"2009-10-14T04:11:19","date_gmt":"2009-10-14T04:11:19","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-16T07:00:17","modified_gmt":"2009-10-16T07:00:17","slug":"arte-in-corsia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/arte-in-corsia\/","title":{"rendered":"Arte in corsia"},"content":{"rendered":"
Delocalizzazione –<\/strong> Il Circolo degli artisti di Varese <\/strong>guidato dalla critica d'arte Fabrizia Buzio Negri<\/strong> è pronto ad affrontare una nuova sfida. Non la solita mostra nelle sedi espositive predisposte, ma un contatto diretto con il pubblico e coi malati. "E' un progetto nato dalla regione Lombardia" ha spiegato la Buzio Negri "un modo per entrare in contatto con queste persone costrette in ospedale e magari provargli del giovamento attraverso l'arte". Lombardia arte e salute, un'iniziativa benefica che apre anche le celebrazioni per i settant'anni da'apertura dell'ospedale Niguarda di Milano. "Nell'ospedale milanese hanno realizzato uno spazio apposta per accogliere le opere, hanno creato una tensostruttura, la nostra mostra apre i festeggiamenti, poi ci saranno altri eventi per tutto l'anno" continua la critica d'arte.<\/p>\n Opere in una mano –<\/strong> Previsto il riallestimento in quattro sedi: in provincia di Lodi, a Como e infine anche nella città giardino, all'Ospedale di Circolo. Un'esposizione che comprende un grande numero di opere di piccolo formato, cinquantatre gli artisti invitati che presentano creazioni di dimensioni 50x50cm "sono lavori più maneggevoli, più rapidi, poi siamo reduci dalla mostra di Castiglione Olona, dove erano tutte opere di quel formato" continua la Buzio Negri "per via del format necessario per facilitare la mostra itinerante in più sedi ospedaliere, si comprende come l'arte contemporanea sia un fenomeno estremamente articolato, in costante trasformazione, innestata su una sperimentazione che assume un ruolo di rilievo concettualmente e operativamente nell'ambito del terzo millennio e che riposiziona l'arte all'interno della realtà e della vita. La condizione storica è travolgentemente mutata. Non si può parlare di arte senza considerare il divenire dell'opera (work in progress), nella decisività dei <\/p>\n materiali e delle tecniche. Ma risulta sempre fondamentale il coinvolgimento plurisensoriale dello spettatore. Siamo anche noi in attesa di vedere come andrà, di scoprire i risultati, è un'esperienza nuova per tutti".<\/p>\n Progetto Lombardia arte & salute –<\/strong> Così scrive nel catalogo della mostra il dott. Luciano Bresciani<\/strong>, Assessore alla Salute della Regione Lombardia: "L'organizzazione di una prestigiosa esposizione collettiva itinerante delle opere di artisti appartenenti al Circolo degli Artisti di Varese – che si confrontano e si esprimono sul tema del contributo che l'arte, e la conseguente contemplazione del bello, possono dare al benessere psicofisico delle persone malate – risponde ad un'indicazione non ancora iscritta nei protocolli di cura, ma ampiamente condivisa dalla comunità medico-scientifica." <\/p>\n LOMBARDIA arte&salute Il logo dell'associazione Delocalizzazione – Il Circolo degli artisti di Varese guidato dalla critica d'arte Fabrizia Buzio Negri è pronto ad affrontare una nuova sfida. Non la solita mostra nelle sedi espositive predisposte, ma un contatto diretto con il pubblico e coi malati. "E' un progetto nato dalla regione Lombardia" ha spiegato la Buzio Negri […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":19451,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Vivere• Sognare• Star Bene<\/strong>
Esposizione collettiva itinerante promossa dal Circolo degli Artisti di Varese
in collaborazione con la Regione Lombardia – Assessorato alla Sanità
a cura di Fabrizia Buzio Negri
Sedi espositive:
Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano
Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi
Azienda Ospedaliera Sant'Anna di Como
Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"