{"id":19558,"date":"2009-10-21T04:11:23","date_gmt":"2009-10-21T04:11:23","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-23T06:53:12","modified_gmt":"2009-10-23T06:53:12","slug":"l-essenziale-tra-visibile-e-invisibile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-essenziale-tra-visibile-e-invisibile\/","title":{"rendered":"L’essenziale tra visibile e invisibile"},"content":{"rendered":"
Lo sguardo non ha limiti<\/strong> – "Siccome la vista non ci guida, cerchiamo di esprimere il nostro sguardo interiore", ha dichiarato uno dei ragazzi che partecipa alla mostra 'Sguardi d'altri sensi'<\/strong>, allestita a Villa De Strens, municipio di Gazzada-Schianno dal 23 ottobre al 13 novembre<\/strong>. Le immagini in mostra sono il risultato di un corso di fotografia dedicato a persone cieche o ipovedenti presso il Centro Universitario Senac, a San Paolo, <\/strong>curato e diretto dal professore Joao Kulcsar<\/strong>. "Questo corso è stato richiesto a gran voce dagli studenti stessi che hanno voluto trovare il modo di poter esprimere, come ha affermato uno studente, il proprio modo differente di vedere le cose", dichiarano i promotori dell'evento. "L'Università di Senac dispone di una biblioteca braille, l'attenzione verso gli utenti ipovedenti o ciechi era già molta. Da questi presupposti e dalle richieste stesse dei giovani, oltre che dagli studenti universitari del corso di fotografia è nata questa esperienza priva di precedenti", spiega Davide Antognazza<\/strong>, docente alla Facoltà di Scienze della Comunicazione della Svizzera Italiana a Locarno. Altre immagini realizzate all'interno dello stesso progetto sono attualmente esposte nella sede dell'ateneo svizzero. Le 25 fotografie dei giovani artisti, inoltre, sono già state presentate al pubblico in due mostre a San Paolo e Rio de Janeiro.<\/p>\n Essenziale invisibile agli occhi<\/strong> – Le immagini raccontano il percorso realizzato da circa 20 studenti totalmente o parzialmente non vedenti durante il corso all'interno del quale, i ragazzi hanno imparato ad usare la fotografia come mezzo di espressione e di inclusione sociale, comunicando le loro percezioni del mondo ed aumentando la conoscenza della loro situazione all'interno della società. Attraverso il tatto, l'udito, il gusto e l'olfatto gli studenti hanno creato immagini che comunicavano il loro peculiare sguardo alla realtà del mondo, in un modo sia visivo che emozionale. "Le difficoltà incontrate in questo tipo di progetto, sono legate in primo luogo alla conoscenza del mezzo tecnico: il tatto ha permesso di conoscere la videocamera e la macchina fotografica da parte dei partecipanti – spiega Davide Antognazza<\/strong> – persone che si muovono in autonomia, che possono girare per la città. A loro è stato chiesto come primo esercizio di fermare un passante per strada e chiedergli di poter fargli una foto. I neo-fotografi hanno così dovuto capre l'altezza della persona che avevano davanti e valutare la posizione da cui fare lo scatto".<\/p>\n Piccoli passi<\/strong> per una grande sfida<\/strong> – Andare oltre, superare i propri limiti alla scoperta di una nuova realtà. Prendere confidenza con mezzi e situazioni a cui non si è abituati, trovare nuovi mezzi di comunicazione. E' così che attraverso il corso, diviso in 3 moduli chiamati 'Maneggiamento'<\/strong>, 'Sensi'<\/strong> e 'Sperimentazione fotografica'<\/strong>, i soggetti non vedenti hanno prima agito spazialmente e corporalmente, imparando a costruire una relazione sia con la macchina fotografica che con il soggetto che desideravano riprendere, per poi passare, usando il linguaggio degli altri sensi, a comporre immagini che comunicassero il loro sguardo unico in un percorso sia visuale che emozionale. Lo scopo di questo interessante corso è stato quello di stimolare la riflessione, l'immaginazione e la partecipazione degli studenti, sempre sviluppando autostima e aprendo nuovi canali di comunicazione ed espressione. "Il tutto nasce da un progetto prettamente ricolto all'ambito sociale. E' stata una grande sfida che ha portato i giovani ad utilizzare l'arte fotografica per fermare i ricordi, superando i propri limiti. Il processo di interpretazione di un'emozione, di un momento particolare con un'immagine è per loro cosa del tutto nuova, che ha incuriosito e affascinato per primi loro, ma anche il pubblico che si trova di fronte al risultato di questo lavoro", precisa Antognazza. Lo scopo principale della mostra è soprattutto quello di promuovere nella società l'accettazione di tutti quelli che, nelle parole del fotografo non vedente Egven Bavcar<\/strong>, "vedono in un altro modo".<\/p>\n 'Sguardi d'altri sensi Foto in mostra Lo sguardo non ha limiti – "Siccome la vista non ci guida, cerchiamo di esprimere il nostro sguardo interiore", ha dichiarato uno dei ragazzi che partecipa alla mostra 'Sguardi d'altri sensi', allestita a Villa De Strens, municipio di Gazzada-Schianno dal 23 ottobre al 13 novembre. Le immagini in mostra sono il risultato […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":19559,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,64,48,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Scatti fotografici realizzati da soggetti non vedenti'<\/strong>
dal 23 ottobre al 13 novembre 2009
Inaugurazione venerdì 23 ottobre alle ore 21.00 alla presenza del curatore prof. Joao Kulcsar
Comune di Gazzada Schianno "Villa De Strens"
Via Matteotti
Info: Biblioteca Comunale
tel. 0332-464237
Municipio 0332-875160
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www.comune.gazzada-schianno.va.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"