{"id":19618,"date":"2009-10-26T09:15:47","date_gmt":"2009-10-26T09:15:47","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-10-30T07:59:10","modified_gmt":"2009-10-30T07:59:10","slug":"andrea-da-serono-magistrale-intagliatore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/andrea-da-serono-magistrale-intagliatore\/","title":{"rendered":"Andrea da Serono, magistrale intagliatore"},"content":{"rendered":"
Andrea Retondi – <\/strong>Un intagliatore, un artista che lavorava nel tempo in cui la bottega era il fulcro della creazione artistica, in cui i grandi cantieri rappresentavano la crescita e la bellezza di una città. Andrea Retondi<\/strong> nasce a Saronno nel 1475 e dalla sua città si sposta e viaggia ottenendo fama a livello nazionale. E' proprio la sua città natale oggi a volerlo ricordare con una mostra organizzata dal circolo culturale 'Il tramway'<\/strong> aperta al pubblico nella Sala del Bovindo di Villa Gianetti fino al 2 novembre. <\/p>\n Testimonianze di 500 anni fa<\/strong> – L'artista saronnese divenuto poi noto come Andrea 'da Milano' o 'da Serono'<\/strong> è intorno al 1518 ricordato a Milano, impegnato nella Fabbrica del Duomo di Milano; due anni più tardi lavora al Compianto sul Cristo morto<\/em> della chiesa conventuale di San Vittore a Meda. Solo alla fine del secondo ventennio del XVI secolo l'artista è chiamato a Saronno presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli<\/strong>, dove vi rimane dal 1527 al 1536: da qui il nominativo di 'Andrea da Saronno'. All'interno del maestoso Santuario saronnese l'artista firme le statue delle Sante Lucia<\/em>, Agata, Maria Maddalena<\/em>, Liberata, Marta<\/em>, sulla fronte della cappella del Cenacolo, quelle della Madonna e di San Giovanni<\/em>, sulla fronte della tribuna verso il presbiterio ed i busti di Re Davide<\/em>, Salomone<\/em>, Abacuc <\/em>e Isaia<\/em>, del 1533, posti nei pennacchi dell'arcone della cappella del Cenacolo. E ancora i gruppi scultorei posti nelle due cappelle laterali con le scene del Cenacolo <\/em>del 1531 e della Deposizione dalla Croce<\/em>. Completata dal suo allievo Giulio Oggioni si conta tra le opere del maestro anche <\/strong><\/p>\n Sulle orme dell'artista – <\/strong>Oltre alle opere eseguite per il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli delle quali si conserva la documentazione, altre opere sono state recentemente attribuite al maestro lombardo: il Compianto sul Cristo morto<\/em>, posto nella chiesa di San Francesco a Saronno (Cappella della Pietà) composto da sei figure: la Vergine, il Cristo morto, tre pie Donne Pie Giuseppe d'Arimatea e l'ancona con l'Adorazione del Bambino<\/em>, nella chiesa di San Vittore a Caiolo in Valtellina. A Varese la sua presenza è testimoniata dalla presenza dell'Addolorata<\/em> e le pie donne<\/em> di recente restaurata, custodita fino al 1678 nella Basilica di San Vittore. Di notevole pregio anche il gruppo scultoreo dell'Adorazione dei Magi<\/em> nel Santuario di Santa Maria del Monte al Sacro Monte di Varese<\/strong>, in cui la raffinatezza stilistica non è inferiore ai grandi esempi scultorei coevi firmati da autori come i fratelli De Donati ed a Giovanni Angelo del Maino. Fondamentale è stata per lo scultore, impegnato maggiormente in ambito lombardo, la conoscenza di Bernardino Luini, attivo come lui nei Santuari di Meda e Saronno. <\/p>\n Omaggio all'intagliatore – <\/strong>In occasione dell'inaugurazione della mostra sono stati presentati una medaglia, un libretto e una serie di cartoline commemorative. Le Poste Italiane hanno inoltre realizzato un annullo filatelico appositamente per l'evento.
il busto del Padre Eterno<\/em> del 1535, posto al centro della cupola e la statua della Madonna Assunta, del 1534.<\/p>\n
'Andrea da Milano'<\/strong>
mostra in Sala del Bovindo
Villa Gianetti
Via Roma, 20
fino al 2 novembre 2009
orari: dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00
e dalle 15.00 alle 18.00
Ingresso libero