{"id":19658,"date":"2009-10-28T13:14:55","date_gmt":"2009-10-28T13:14:55","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-11-09T04:34:53","modified_gmt":"2009-11-09T04:34:53","slug":"piatti-da-leggere-e-da-ammirare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/piatti-da-leggere-e-da-ammirare\/","title":{"rendered":"Piatti da leggere e da ammirare"},"content":{"rendered":"
In ricordo di Gianni Sassi – <\/strong>All'ingresso del locale campeggia la scritta: "Taveggia. Dal 1909<\/strong>". I calcoli sono belli e fatti: la pasticceria di Via Visconti di Modrone 2 a Milano ha cento anni. Un secolo di storia! E che storia! Di qui sono passati dal fedmaresciallo<\/strong> Radetzky<\/strong>, per citare un dato del passato, a personalità più recenti, come Carla Fracci<\/strong>, Enzo Biagi<\/strong>, Maria Callas, <\/strong>il principe Alberto di Monaco, Sandra Mondaini<\/strong> e Raimondo Vianello<\/strong>. La storica pasticceria intende festeggiare con una serie di eventi di spessore, a cominciare dal primo di essi, "La favola del cibo: i piatti della poesia<\/strong>", mostra d'arte contemporanea che fa chiaro riferimento a Gianni Sassi<\/strong>, l'ideatore di "Milano. Poesia dei piatti della poesia<\/strong>" e della rivista "La Gola<\/strong>", nonché scopritore ed estimatore di locali di grande professionalità e personalità, capaci di rivelare l'arte dietro l'esercizio commerciale, celebre in questo Gualtiero Marchesi<\/strong>.<\/p>\n La favola del cibo – <\/strong>In uno degli angoli più chic di Milano, riletto in chiave contemporanea dalla nuova gestione del locale (iniziata la scorsa primavera), si racconta la favola del cibo. Non certo una storia di povertà, tutt'altro! Qui c'è spazio per il lusso e per il piatto raffinato, per l'arte della buona cucina che ruota intorno a sapori semplici, legati alla tradizione, ma anche a quelli ricercati. La favola questa volta però non la si racconta solo al palato: per una quindicina di giorni saranno anche occhi <\/p>\n e spirito a goderne. E a servire i piatti non sarà Taveggia, ma alcuni artisti, alcuni dei quali anche varesini. Per i cento anni della pasticceria, Milli Gandini<\/strong>, ha invitato infatti Nanni Balestrini, Walter Marchetti <\/strong>e Ben Patterson<\/strong> (del movimento<\/strong> Fluxus)<\/strong>, storici amici di Sassi a esporre "I piatti della poesia<\/strong>", quelli prodotti nel 1988 dalla ceramica Bucci di Pesaro. Trattasi di edizioni poetiche a tiratura limitata, nei quali il supporto è un piatto di ceramica, contraddistinto da visualizzazioni grafiche che furono appositamente studiate per rendere immagine il contenuto della poesia.<\/p>\n L'arte di oggi si interroga – <\/strong>Che cos'è il cibo? Se lo chiedevano Sassi e i suoi nel 1988, fanno lo stesso Milli e il suo gruppo di artisti oggi. E se lei risponde con le parole di Roland Barthes<\/strong>, che "il cibo non è soltanto una collezione di prodotti che giustificano studi statistici o dietetici, è anche un sistema di comunicazione, un corpo di immagini, un protocollo di usi, di situazioni e comportamenti", gli artisti traducono tale pensiero in arte, spostandosi tra scrittura figurazione cibo e performance con rabbia e divertimento, con ironia e sfrontatezza. Accanto ai "Piatti di poesia" spuntano le "Tazze cattivelle<\/strong>" di Silvia Levenson<\/strong>, i Menù<\/strong> affettuosamente ironici<\/strong> di Silvia Palombi<\/strong>, foto, dipinti, carte, sculture interpreti della ricetta o del drink <\/p>\n particolare. Un grappolo d'uva adagiato su di un piatto (parte di un ciclo di vegetali scolpito) del varesino<\/strong> Alberto Tognola<\/strong> si fa cibo dell'anima, veicolo comunicativo di usi e comportamenti, rimandando concettualmente ai riti pre-cristiani della fertilità. Il piatto in carta e filo, realizzato da Eliana Galvani<\/strong> di Daverio<\/strong>, trae spunto da una frase di Gianni Sassi e si sofferma sull'ambivalente senso del piatto di poesia: simbolo del rituale del mangiare e simbolo dell'arte come nutrimento dell'anima. Nell'immaginario ironizzante del giovane Andrea Mattoni<\/strong> la favola del cibo moderno è una strada americana a sei corsie, dove, nonostante la fitta nebbia, emerge prepotentemente l'insegna del Mc Donald's, il fast food, simbolo emblematico del consumismo, del mordi e fuggi, che domina anche in assenza di visibilità naturale. Nel piatto nero ricamato con filo, da cui emergono le pietanze rigorosamente di colore nero, si profila un altro affascinante discorso intorno al cibo, quello di Mariuccia Secol<\/strong>: per lei, abituata a mangiare poco da sempre, è pura esteticità, evidenziata dall'eleganza della materia e della scura cromia tanto care all'artista. Il modus operandi<\/em> si fa fluido e inafferrabile, invece, nelle opere dei giovani Michelangelo Jr, Loriana Castano, Valeria Magli<\/strong>, la ballerina dei poeti, e del fotografo Fabrizio Garghetti. <\/strong>Tante altre ancora sono le letture del cibo in arte, tante quanti sono gli artisti chiamati da Milli a festeggiare il centenario della pasticceria Taveggia.<\/p>\n "La favola del cibo: i piatti della poesia<\/strong>" Un'opera di Eliana Galvani In ricordo di Gianni Sassi – All'ingresso del locale campeggia la scritta: "Taveggia. Dal 1909". I calcoli sono belli e fatti: la pasticceria di Via Visconti di Modrone 2 a Milano ha cento anni. Un secolo di storia! E che storia! Di qui sono passati dal fedmaresciallo Radetzky, per citare un […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":19659,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[40,45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
Mostra d'arte contemporanea
5-27 novembre 2009
Pasticceria Taveggia
Via Visconti di Modrone 2, Milano
Inaugurazione: 5 novembre 2009, ore 19<\/strong>
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19
Ingresso libero
Tel. 02 76280856<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"