{"id":19800,"date":"2009-11-15T11:22:53","date_gmt":"2009-11-15T11:22:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-11-23T04:14:59","modified_gmt":"2009-11-23T04:14:59","slug":"geoparco-quando-il-turismo-si-fa-sostenibile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/geoparco-quando-il-turismo-si-fa-sostenibile\/","title":{"rendered":"Geoparco: quando il turismo si fa sostenibile"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Studiare il territorio –<\/strong> Anche studiosi e ricercatori portano il loro contributo alla "causa" dei geositi dell'Insubria, il progetto inserito nell'ambito del programma Interreg Italia-Svizzera<\/strong>, che intende ripercorrere la storia e l'evoluzione del paesaggio insubre, vera palestra per geologi e paleontologi che sin dal XIX secolo ne studiano la varietà delle rocce e la complessità stratigrafica. In un convegno organizzato dal Comune di Varese ed intitolato: "Siti geologici del Comune di Varese… verso il geoparco dell'Insubria",<\/strong> esperti di Scienze della Terra e naturalisti, geologi e rappresentanti delle istituzioni hanno presentato al pubblico i propri studi e fatto il punto della situazione del programma. Il convegno, moderato da Giorgio Marchi<\/strong>, ha visto la partecipazione fra gli altri di Stefano Turri<\/strong> (Parco Regionale Grigna Settentrionale), Alessandro Uggeri<\/strong> (Consulente Parco Campo dei Fiori – Idrogea Servizi S.r.l. Varese), Massimiliano Naressi<\/strong> (docente e collaboratore Studio Congeo Varese) e Alfredo Bini<\/strong> (Dipartimento Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano).<\/p>\n Nel solco europeo –<\/strong> Ma che cos'è un geosito? Secondo la <\/p>\n definizione di W.A. Wimbledon<\/strong> del 1995 "un geosito può essere definito come località, area o territorio in cui è possibile individuare un interesse geologico o geomorfologico per la conservazione". Il progetto, ambizioso e raggiunto finora solo da quattro territori in Europa e da 33 nel mondo, è quello di aggiungersi all'Unesco Global Geoparks Network<\/strong>. Ma vediamo più da vicino le tappe del progetto che prende il suggestivo titolo di: "I geositi dell'Insubria. Un itinerario lungo 350 milioni di anni".<\/strong> La splendida roccia calcarea, i fossili, la varietà di testimonianze minerarie sono solo alcuni degli elementi che costituiscono il patrimonio geologico e paleontologico della regione posta a cavallo tra Lombardia e Canton Ticino. La Valle della Fornace<\/strong>, in cui sono presenti testimonianze geologiche uniche che consentono di raccontare la storia del territorio andando indietro nel tempo fino a 5 milioni di anni, le grotte del Campo dei Fiori<\/strong> (oltre 40 chilometri di estensione) e le Cave della Molera a Malnate<\/strong>, utilizzate già nel XV secolo dagli architetti del Cardinal Branda Castiglioni, poi utilizzate per realizzare le brille destinate a ripulire chicchi di riso, sono i tre siti che potrebbero essere presto inseriti nel geoparco dell'Insubria.<\/p>\n <\/p>\n Tra opportunità e doveri –<\/strong> Per valorizzare questo patrimonio di eccezionale rilevanza, il territorio insubre ha scelto di candidarsi alla Rete Europea dei Geoparchi<\/strong> per raggiungere fini culturali, turistici e di tutela del patrimonio geo-paleontologico. Per questo riconoscimento mondiale il territorio candidato deve possedere un patrimonio geologico di particolare pregio e valore educativo e una strategia di sviluppo sostenibile. Ma quali sono i compiti di un geoparco europeo? Certamente quello di favorire la conoscenza della rarità dei beni geologici, di conservare l'unicità del paesaggio, di incrementare l'educazione ambientale e il turismo sostenibile. L'ulteriore traguardo è quello della rete mondiale dei geoparchi dell'Unesco<\/strong>.<\/p>\n Strumenti per conoscere –<\/strong> Quattro sono i pilastri del progetto: conoscenza, protezione, valorizzazione e divulgazione. Tanti sono gli attori che stanno portando in porto il programma, tra i quali riveste un'importanza primaria la didattica e il confronto con il pubblico più vasto. Per conoscere la storia dei fossili e la rete dei geositi dell'Insubria ci sono già due utili strumenti: una comoda e agile guida cartacea e il sito web<\/strong> http:\/\/www.geoinsubria.it\/. La guida bilingue<\/strong> ci accompagna, in oltre 90 pagine, alla scoperta dei geositi e lungo la scala del tempo che dal Pleistocene scandisce la storia delle nostre montagne e dei laghi. Dai geositi della Grigna si arriva a quelli del Lario Intelvese, passando dallo spettacolare Monte San Giorgio ai Corni di Canzo.
Varese, Salone Estense<\/span><\/div>\n