{"id":20246,"date":"2009-12-17T17:45:18","date_gmt":"2009-12-17T17:45:18","guid":{"rendered":""},"modified":"2009-12-18T06:22:12","modified_gmt":"2009-12-18T06:22:12","slug":"impronte-digitali-preistoriche-ad-angera","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/impronte-digitali-preistoriche-ad-angera\/","title":{"rendered":"Impronte digitali preistoriche ad Angera"},"content":{"rendered":"<p><strong><\/p>\n<div class=\"news_image\" style=\"float: left\"><img decoding=\"async\" loading=\"lazy\" alt=\"La grotta &quot;Tana del Lupo&quot; di Angera\" height=\"200\" src=\"\/wp-content\/uploads\/2017\/07\/6437d8e9c1db53ad89c50da043cf5938.jpg\" width=\"165\" \/><span>La grotta &quot;Tana del Lupo&quot; di Angera<\/span><\/div>\n<p>Il campo dell&#39;archeologia non &egrave; mai avaro di scoperte &#8211;<\/strong> Una campagna di scavi condotta presso <strong>la Tana del Lupo<\/strong>, grotta attualmente non accessibile al pubblico, ubicata sul pendio che conduce alla Rocca Borromeo di Angera, ha portato alla&nbsp;luce tracce della presenza dell&#39;uomo risalenti al paleolitico finale, cio&egrave; databili tra 20.000 e 12.000 anni fa. La grotta, detta anche <strong>&quot;Antro di Mitra&quot;,<\/strong> era gi&agrave; nota per i rinvenimenti di testimonianze archeologiche di epoca preistorica e romana, ma non era mai stata oggetto di ricerche scientifiche sistematiche. Gli studi condotti dalla <strong>direttrice del Museo di Angera, Prof.ssa Serena Massa<\/strong>, hanno immediatamente suscitato l&#39;interesse della famiglia Borromeo, proprietaria del sito, che ha promosso e sostenuto le ricerche, ottenendo anche il contributo finanziario della Regione Lombardia.<\/p>\n<p><strong>L&#39;inedito &#8211;<\/strong> Il progetto di ricerca, che ha portato alla campagna di scavi, &egrave; stato diretto dalla <strong>Dott.ssa Barbara Grassi <\/strong>della <strong>Soprintendenza Archeologica della Lombardia<\/strong> e dal <strong>Prof. Maurizio Tosi, Direttore del Dipartimento di Archeologia <\/strong>dell&#39;Universit&agrave; &quot;Alma Mater Studiorum&quot; di Bologna. Nel corso delle indagini, a seguito delle operazioni di pulitura eseguite dalla restauratrice <strong>Lucia Miazzo<\/strong>, si &egrave; notato qualcosa che finora nessuno aveva potuto osservare: lungo le pareti e sul soffitto della caverna, dalle superfici molto tormentate da fenomeni di erosione, infestazioni biologiche e concrezioni, sono venute alla luce tracce di colore rosso e nero. Un&#39;indagine pi&ugrave; attenta ha rivelato che i resti di pitture interessano gran parte delle pareti e del soffitto. Alcuni di questi segni, esaminati dal <strong>Prof. Angelo Fossati dell&#39;Universit&agrave; Cattolica di Milano<\/strong>, sono quasi certamente impronte di dita intinte nell&#39;ocra e &quot;stampate&quot; sulla parete della caverna, fenomeno ampiamente noto in area franco-cantabrica, ma molto pi&ugrave; raro nel resto dell&#39;Europa. Dunque questa scoperta assume particolare rilievo nell&#39;ambito del panorama europeo, anche se molto lavoro deve ancora essere fatto per attribuire una cronologia precisa ai diversi segni. Ma certamente alcune delle pitture possono essere state eseguite all&#39;epoca in cui gruppi di cacciatori-raccoglitori frequentavano la caverna, cio&egrave; alla fine del Paleolitico. In Italia sono rare le testimonianze di arte parietale e questa di <strong>Angera<\/strong> sar&agrave; certamente oggetto di ulteriori campagne di&nbsp;ricerche per riportare alla luce una testimonianza che desta grande interesse, non solo per l&#39;espressione artistica e per la conoscenza degli stili di vita e dell&#39;ambiente preistorico&nbsp;in Lombardia, ma anche per gli aspetti legati al contenuto simbolico e misterioso del messaggio che ci &egrave; stato trasmesso.&nbsp;<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>La grotta &quot;Tana del Lupo&quot; di Angera Il campo dell&#39;archeologia non &egrave; mai avaro di scoperte &#8211; Una campagna di scavi condotta presso la Tana del Lupo, grotta attualmente non accessibile al pubblico, ubicata sul pendio che conduce alla Rocca Borromeo di Angera, ha portato alla&nbsp;luce tracce della presenza dell&#39;uomo risalenti al paleolitico finale, cio&egrave; [&hellip;]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20247,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,10],"tags":[],"yoast_head":"<!-- This site is optimized with the Yoast SEO plugin v20.1 - https:\/\/yoast.com\/wordpress\/plugins\/seo\/ -->\n<title>Impronte digitali preistoriche ad Angera - ArteVarese.com<\/title>\n<meta name=\"robots\" content=\"index, follow, max-snippet:-1, max-image-preview:large, max-video-preview:-1\" \/>\n<link rel=\"canonical\" href=\"https:\/\/www.artevarese.com\/impronte-digitali-preistoriche-ad-angera\/\" \/>\n<meta property=\"og:locale\" content=\"it_IT\" \/>\n<meta property=\"og:type\" content=\"article\" \/>\n<meta property=\"og:title\" content=\"Impronte digitali preistoriche ad Angera - ArteVarese.com\" \/>\n<meta property=\"og:description\" content=\"La grotta &quot;Tana del Lupo&quot; 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