{"id":20504,"date":"2010-01-22T03:42:00","date_gmt":"2010-01-22T03:42:00","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-01-22T07:32:04","modified_gmt":"2010-01-22T07:32:04","slug":"la-cultura-sotto-zero-in-valcuvia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-cultura-sotto-zero-in-valcuvia\/","title":{"rendered":"La cultura sotto zero in Valcuvia"},"content":{"rendered":"
Un mecenate per la ghiacciaia<\/strong> – E' tornato a nuovo splendore il monumento di Azzio, di origini settecentesche, pronto adesso a diventare un luogo d'arte e cultura. Così almeno nelle intenzioni del proprietario, Gianfredo Pedotti<\/strong>, vero e proprio mecenate che ha pensato ai due architetti Simone Fuso<\/strong> e Fabio Beverina<\/strong> per un intervento che, senza intaccare la struttura originaria, ha diviso lo spazio su due piani, rendendolo adatto ad ospitare mostre, eventi e set fotografici.<\/p>\n In quaranta giorni<\/strong> – "E' stata una decisione presa velocemente – dichiara Pedotti – data dal fatto che avevo questo posto da alcuni anni e volevo dargli un'immagine e renderlo visitabile. Abbiamo deciso di rimetterlo a <\/p>\n nuovo. Simone Fuso aveva già lavorato durante il suo periodo di studi su questo luogo, ci siamo incontrati e io ho deciso: abbiamo realizzato il tutto in un tempo breve, solo quaranta giorni: adesso aspetto suggerimenti per progettare qualcosa".<\/p>\n Al servizio del Convento<\/strong> – Secondo l'architetto Simone Fuso la ghiacciaia risale agli inizi del Settecento e si suppone che fosse al servizio delle esigenze del Convento di Azzio, soprattutto per le grandi dimensioni: è alta infatti sette metri e larga cinque. marcia in più all'appeal culturale e artistico di questo piccolo ma prezioso comune valcuviano.<\/p>\n Salvare per salvarsi<\/strong> – "E' importante valorizzare gli edifici storici", dichiara l'architetto Fabio Beverina, che ha collaborato al progetto "la provincia di Varese è ricca di questo genere di manufatti, è un buon auspicio che un privato abbia destinato somme non trascurabili per salvaguardare uno di questi edifici". Simone Fuso<\/span><\/div>\n
Un monumento che testimonia una bella opera di edilizia storica, figlio di una cultura che segnava il territorio con le esigenze di sopravvivenza: mantenere il ghiaccio per conservare la carne e altre derrate deperibili.
Un elemento che, accostato al vecchio convento, dà una <\/p>\nFabio Beverina<\/span><\/div>\n
E' importante soprattutto che le amministrazioni si impegnino per mantenere gli edifici storici, nella prospettiva del rispetto del lavoro di quelle generazioni che li hanno creati che di quelle che verranno e li utilizzeranno in modi nuovi.