{"id":20644,"date":"2010-02-04T15:49:48","date_gmt":"2010-02-04T15:49:48","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-02-16T05:45:40","modified_gmt":"2010-02-16T05:45:40","slug":"cajello-rimessa-a-nuovo-e-non-da-sola","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/cajello-rimessa-a-nuovo-e-non-da-sola\/","title":{"rendered":"Cajello rimessa a nuovo. E non \u00e8 da sola"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Piacevole deja-vù –<\/strong> A tornare oggi nella chiesa di S. Eusebio a Cajello<\/strong> si resta stupiti dallo splendore e dalla ricchezza delle opere recuperate al degrado grazie ad un sapiente intervento di manutenzione e restauro concluso nel febbraio 2007.<\/strong> Spesso abbiamo parlato, sul nostro giornale, di piani di governo del territorio, di programmi e di ipotesi di tutela del paesaggio che abbiamo a cuore. E ancora più spesso trattiamo di un altro settore che, in silenzio e lontano dal clamore, lavora e porta a casa i suoi preziosi frutti, come nella celebre favola de "La cicala e la formica". Stiamo parlando delle molte e lodevoli iniziative di restauro, troppo spesso passate sotto silenzio, che costellano il territorio prealpino. Solo facendo un 'lungo tour' per le parrocchie della Diocesi,<\/strong> ci si rende conto di quanti siano gli edifici restaurati recentemente e di quanti – sicuramente di numero maggiore – siano quelli bisognosi di qualificati interventi.<\/p>\n Dalla storia alla struttura –<\/strong> Ma torniamo nella chiesa <\/p>\n parrocchiale dedicata a S. Eusebio in quel di Cajello,<\/strong> frazione di Gallarate. In questo ultimo lustro, la Parrocchia e l'intera comunità locale hanno profuso quasi tutte le loro energie economiche allo scopo di portare a compimento i lavori di restauro dell'edificio sacro. Alcuni dei dipinti conservati all'interno della chiesa sono di notevole pregio in quanto risalenti al XV secolo e citati anche all'interno dei documenti riguardanti la visita pastorale del cardinal Borromeo, <\/strong>proprio a Cajello.<\/strong> Sulle origini della chiesa di S. Eusebio, inoltre, vi sono notizie documentate che indicherebbero la sua costituzione nel XII secolo, ma è solo a partire dalla visita pastorale del Borromeo, che inizia una cronaca sistematica, proseguita poi attraverso il "Liber Chronicorum" costantemente aggiornato dai parroci succedutisi nel tempo.<\/p>\n <\/p>\n La squadra del restauro all'opera –<\/strong> Edificata a più riprese, la Chiesa vide un primo intervento nel 1895 con l'allungamento dell'impianto originario e la costruzione della cupola; in un secondo momento vennero invece costruite le navate che risalgono al 1920 con contemporanea realizzazione dell'importante apparato decorativo che si concluse nel 1925. L'impianto del tempio è a croce latina sormontato da una grande cupola interamente decorata. Degne di nota la raffinatezza ed eleganza decorative e le forme e cromie morbide, le volte basse e l'importante cupola.<\/p>\n Acqua nemica dell'arte –<\/strong> Gli interventi di risanamento si <\/p>\n sono resi necessari in quanto l'apparato pittorico presentava innumerevoli fenomeni di degrado e di decoesione avanzata a causa dell'umidità di risalita capillare. Per eliminare questi fenomeni e riportare i dipinti all'originale luminosità e bellezza si è reso necessario intervenire con un restauro conservativo delle superfici pittoriche, affidato alla GF Marcato, Restauri d'Arte e Studio Tecnico <\/strong>di San Giuliano Milanese,<\/strong> un'impresa specializzata nel ramo degli interventi di restauro e salvaguardia dei beni culturali e con diversi cantieri aperti un po' in tutta la Diocesi di Milano (tra i tanti, segnaliamo quelli già conclusi della Basilica di San Carlo al Corso<\/strong> a Milano e della Basilica di S. Ambrogio, sempre nel capoluogo lombardo). A Cajello<\/strong> l'intervento di restauro ha restituito alla Chiesa la sua originaria freschezza e luminosità, togliendo la cupa patina di nerofumo che ne distorceva totalmente le cromie. Le superfici pittoriche interne presentavano aree in cui le recenti sovrammissioni nascondevano le decorazioni originarie. Si è deciso quindi di intervenire con un'attenta operazione di discialbo e pulizia per il recupero delle antiche pellicole pittoriche, consolidandole e restaurandole. Inoltre sono state predisposte azioni di consolidamento delle superfici e di stuccatura nelle aree che presentavano profondi fenomeni di disgregazione. A chiusura dei lavori, il restauro delle parti lignee del mobile dell'organo ha contribuito a conferire ancora maggiore completezza e delicatezza all'intera opera.<\/p>\n Finanziamenti utili anche per la scultura – <\/strong>Grazie anche al sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto<\/strong> è stato possibile restaurare la statua della Madonna Addolorata di fattura settecentesca a cui si attribuisce una guarigione miracolosa avvenuta nel 1800 a Cajello.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Vista dell'interno del Tempio a restauro ultimato (ph. GF Marcato) Piacevole deja-vù – A tornare oggi nella chiesa di S. Eusebio a Cajello si resta stupiti dallo splendore e dalla ricchezza delle opere recuperate al degrado grazie ad un sapiente intervento di manutenzione e restauro concluso nel febbraio 2007. 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restauro ultimato (ph. GF Marcato)<\/span><\/div>\n
dei lavori (ph. GF Marcato)<\/span><\/div>\n
decorativo (ph. GF Marcato)<\/span><\/div>\n
(ph. GF Marcato)<\/span><\/div>\n