{"id":20656,"date":"2010-02-08T07:02:56","date_gmt":"2010-02-08T07:02:56","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-02-12T05:22:02","modified_gmt":"2010-02-12T05:22:02","slug":"l-incisione-di-casa-a-laveno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-incisione-di-casa-a-laveno\/","title":{"rendered":"L’incisione \u00e8 di casa a Laveno"},"content":{"rendered":"
Ispirati dal lago – Laveno<\/strong> ricorda i suoi artisti. A cinque anni dalla scomparsa di Edmondo Passerella<\/strong> e a sette da quella di Marco Costantini,<\/strong> la città rende omaggio a questi abili incisori con due mostre allestite negli spazi della biblioteca<\/strong>, ripercorrendone le lunghe carriere. Si parte con le incisioni di Passerella, esposte dall'11 al 28 febbraio. Una selezione di lavori in cui emerge la passione dell'artista per il paesaggio e in particolare per il suo territorio. I luoghi che si affacciano sul Lago Maggiore acquistano nuova vita attraverso la sua mano; è come vederli per la prima volta, sotto una nuova luce. Nelle sue incisioni i paesaggi diventano eterni, vengono cristallizzati nell'istante che l'autore predilige. Un piccolo volume curato da Raffaella Ferrario<\/strong> accompagna l'evento, un testo che, vista la mancanza di un catalogo dedicato all'autore, permette di conoscere l'artista e i suoi lavori. Nato a Laveno nel 1929 Passerella ha frequentato la Scuola Professionale della Società Operaia di Laveno-Ponte, sotto la direzione del prof. Mario Aubel<\/strong>. Tra i suoi maestri si trova anche la ceramista Antonia Campi. <\/strong>Inizia la sua attività disegnando bozzetti per ceramiche, viene anche trasferito in Argentina dove dirige il reparto di decorazione e insegna la stampa decorativa tramite incisione su acciaio. Proprio in Sud America negli anni Cinquanta si tengono le sue prime mostre e partecipa a concorsi di pittura.<\/p>\n Racconto famigliare –<\/strong> L'incontro con l'incisore Marco Costantini <\/strong>e una maggiore disponibilità di tempo, dovuta al pensionamento, porta Passerella alla realizzazione di numerose acqueforti. Infatti la maggior parte dei suoi lavori sono datati a partire dagli anni Ottanta ed è in questo periodo che iniziano le sue esposizioni a livello locale. Passerella, scomparso nel 2005 non ha mai voluto mettersi troppo in mostra: il rapporto con la sua arte è molto intimo e personale. Nel testo che accompagna la mostra si trova anche un'interessante intervista alla famiglia dell'autore, al figlio Massimo e alla moglie Lucia, grazie alla quale, si scoprono alcuni lati del carattere di quest'artista e delle sue opere. "Non era una persona facile, a tratti permaloso, critico nei rapporti interpersonali, educato e con delle idee ben chiare a se stesso. D'altra parte era un buono, generoso e sensibile alle vicende altrui, legato alla sua famiglia. Era molto intuitivo e consapevole delle sue doti, benché non se ne vantasse" si legge nell'intervista. In merito ai suoi soggetti si legge: "Il contatto diretto con la natura era fondamentale, se andava a fare una passeggiata portava con sé il blocco da disegno e faceva schizzi sul posto, oppure rielaborava le immagini che colpivano la sua sensibilità nello studio. In molti casi utilizzava le foto in bianco e nero fatte dal figlio Massimo. Un luogo che era rimasto impresso nel suo cuore è Orta".<\/p>\n Su quattro ruote –<\/strong> In contemporanea a Passerella trovano spazio in biblioteca anche le opere di uno dei suoi colleghi: Marco Costantini<\/strong>, lavenese anche lui, scomparso nel 2003. Classe 1915, Costantini inizia ad esporre le sue incisioni a partire dagli anni Quaranta; la sua passione per l'arte, praticata inizialmente come autodidatta, lo porta a realizzare opere di raffinata bellezza e a frequentare Luigi Russolo<\/strong> col quale collabora per un periodo. Numerose le sue presenze in mostre personali e collettive; tra le più importanti c'è la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1950. Per vent'anni Costantini lavora come incisore per la Società Ceramica di Laveno e, terminato il lavoro a Laveno, si dedica per molti anni ancora all'amata arte incisoria. La mostra dedicata al ciclo delle auto antiche propone 420 bulini incisi tra 1999 e 2003, e sarà inaugurata il 18 febbraio alle ore 18 con la presentazione di Luigi Piatti: Marco Costantini Appunti lunghi una vita. Un ‘romanzo' lavenese<\/strong>. Lo stesso Piatti, è autore del libro uscito nel 2005 "Marco Costantini. Tutta una vita per l'incisione", edito da Grafica Varese Edizioni.<\/p>\n Incisioni di Edmondo Passerella Un'opera di Passerella Ispirati dal lago – Laveno ricorda i suoi artisti. A cinque anni dalla scomparsa di Edmondo Passerella e a sette da quella di Marco Costantini, la città rende omaggio a questi abili incisori con due mostre allestite negli spazi della biblioteca, ripercorrendone le lunghe carriere. Si parte con le incisioni di Passerella, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20657,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[39,40,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
Incisioni di Marco Costantini<\/strong>
Fino al 28 febbraio
Biblioteca Antonia Pozzi
Via Roma 16A
21014 Laveno Mombello (VA)
bibliotecalaveno@tin.it
Telefono:0332 667 403
orari: lun\/ven 8.30-20.30; sabato 8.30-13<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"