{"id":20750,"date":"2010-02-17T07:41:20","date_gmt":"2010-02-17T07:41:20","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-02-19T05:49:11","modified_gmt":"2010-02-19T05:49:11","slug":"da-barcellona-a-varese-per-l-architettura","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/da-barcellona-a-varese-per-l-architettura\/","title":{"rendered":"Da Barcellona a Varese per l’architettura"},"content":{"rendered":"
Scuola catalana in città <\/strong>– Esteban Bonell<\/strong> mette la sua esperienza al servizio della nostra città. Tra gli 11 docenti del Diploma 2009-2010 dell'Accademia di Architettura di Mendrisio<\/strong>, è stato il primo relatore a confrontarsi con i varesini a Villa Panza. "Tra i più importanti architetti della scuola catalana barcellonese – l'ha presentato Cesare Chiericati<\/strong>, giornalista varesino moderatore della serata – dove ha studiato e insegnato. Insignito tra gli altri importanti riconoscimenti, del 'Premio Ludwig Mies van der Rohe' nel 1992, un nobel dell'architettura". Esteban Bonell si occuperà dell'area di Palazzo Estense<\/strong> e di Piazzale Staffora<\/strong> in via Crispi. <\/p>\n Culture a confronto<\/strong> – Esteban Bonell dopo aver introdotto le aree su cui sta lavorando con i suoi studenti di Mendrisio, ha presentato una serie di edifici significativi per la sua formazione. Una panoramica sulla città di Barcellona, tra immagini del presente e forme, strutture del passato. Tappe architettoniche dal Velodromo Horta de Barcellona, al Padiglione Olimpico del 1992. Nella carriera dell'architetto, un progetto in particolare si avvicina molto alla realtà varesina in cui è chiamato ad operare in questi mesi: la cittadina olandese di Tilburg<\/strong> che conta circa 80mila abitanti. Un progetto concluso di recente che ha messo alla prova l'architetto chiamato a riempire un vuoto <\/p>\n all'interno della città, una piazza, "risolvere uno spazio di relazione per la città, tenendo conto della verticalità e dell'orizzontalità", ha affermato Bonell. Questo si relaziona da un lato con lo spazio Staffora, per la struttura, dall'altro con Palazzo Estense per la centralità nel tessuto urbano. Due aree sotto questo aspetto molto differenti tra loro. Vincoli e limiti sono già stati esaminati dal docente e studiati con i giovani alunni. Dal pubblico è arrivato l'invito a tener presente la storia di Varese: "l'attuale Palazzo Estense era, alla metà del '700, la corte di Francesco d'Este. Si devono considerare tutte le trasformazioni da allora ad oggi", ha sottolineato l'architetto Ovidio Cazzola<\/strong>. <\/p>\n Sguardo ai progetti <\/strong>– Entrambe le aree cittadine vedono al fianco di Esteban Bonell la collaborazione dell'architetto Michele Gaggetta<\/strong>. Il progetto per l'area periferica di Piazzale Staffora<\/strong>, di 1,3 ettari di superficie viene così definito: 'realizzazione di un edificio di social housing con un'alta volumetria concentrata sull'area. I progetti dovranno prevedere alloggi di medie e grandi dimensioni dove le famiglie possano condividere gli spazi comuni e gli spazi di servizio. Fondamentale sarà lo studio del rapporto con la via Crispi e le attività commerciali che caratterizzeranno il piano terra del nuovo insediamento. L'obiettivo è quello di realizzare progetti di insediamento autosufficiente con un forte rapporto nei confronti del vicino centro città. Una <\/p>\n particolare attenzione verrà dedicata alle tecnologie costruttive ecocompatibili'. <\/p>\n La cultura a servizio della città<\/strong> – Per quanto riguarda invece la centralissima via Sacco (16 ettari di superficie) su cui si affaccia Palazzo Estense<\/strong> e l'ex palazzina della Cultura, oggi sede 'Informagiovani' e 'Informalavoro', l'intenzione è quella di: 'progettare la nuova biblioteca della città, uno spazio nel parco dove si potrà leggere, studiare, incontrarsi. Uno spazio parzialmente ipogeo illuminato da grandi cavedi che permetteranno un'illuminazione dedicata alle specifiche attività. Una biblioteca a scaffale aperto, che metterà in esposizione la 'cultura' a servizio della città. Un punto di riferimento per l'intera provincia dove si potranno anche organizzare presentazioni, incontri, meeting e convegni dedicati alla cultura. Un edificio che potrà essere di supporto anche alle attività della vicina Università dell'Insubria. Parallelamente verrà progettato sulla medesima area un edificio per uffici comunali che riunirà i servizi attualmente dislocati sul territorio comunale. Un insediamento che ospiterà 500 addetti e che si relazionerà con la sede centrale del Comune di Varese, Palazzo Estense, con la nuova biblioteca e con il vicino centro cittadino. L'obiettivo è di realizzare e dar forma al nuovo centro civico della città di Varese, un centro che accorperà tutti i servizi dedicati alla cittadinanza'.<\/p>\n Il prossimo incontro è previsto per il 10 marzo<\/strong> alle 20.30 a Villa Panza con Quintus Miller: le nuove stazioni ferroviarie di Varese<\/strong>.<\/p>\n www.varese110elode.ch<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il pubblico alla conferenza Scuola catalana in città – Esteban Bonell mette la sua esperienza al servizio della nostra città. Tra gli 11 docenti del Diploma 2009-2010 dell'Accademia di Architettura di Mendrisio, è stato il primo relatore a confrontarsi con i varesini a Villa Panza. "Tra i più importanti architetti della scuola catalana barcellonese – l'ha […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20751,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,51],"tags":[],"yoast_head":"\n