{"id":20784,"date":"2010-02-18T09:42:06","date_gmt":"2010-02-18T09:42:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-02-19T05:46:22","modified_gmt":"2010-02-19T05:46:22","slug":"gazzada-e-la-corsa-al-bando","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gazzada-e-la-corsa-al-bando\/","title":{"rendered":"Gazzada e la corsa al bando"},"content":{"rendered":"
Prendere in mano la situazione –<\/strong> L'immobile ha già i suoi anni e li dimostra tutti. Parliamo del vecchio palazzo comunale di Gazzada<\/strong>, per il quale, l'amministrazione attuale ha emesso un bando per cercare un progetto di riqualificazione dello stabile e della relativa piazza. Raggiungiamo telefonicamente l'architetto Stefano Ferrari, <\/strong>responsabile del procedimento e referente per il bando concorsuale che ci conferma: "La sede del Comune, dall'ottobre del 2005, è stata trasferita nella Villa De Strens, in via Matteotti. L'immobile dell'ex Comune è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza e conseguentemente sottoposto a vincolo. Realizzato nel 1937 come sede della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) è stato successivamente adibito a sede municipale e, a tal scopo, sopraelevato di un piano. L'aspetto architettonico, pur senza dimostrare una particolare ricercatezza nelle soluzioni formali o materiche, appare comunque improntato ad un sobrio decoro che allude alla monumentalità tipica degli edifici pubblici degli anni Trenta". <\/p>\n Al primo posto la fruizione pubblica –<\/strong> Oggi l'architettura <\/p>\n abbandonata ha bisogno di un restauro che ne permetta il recupero delle caratteristiche formali, dell'articolazione volumetrica (che comprende una terrazza-basamento) e decorativa. Il complesso è infatti animato da un semplice motivo ad arcate cieche, da cornici che legano le finestre del primo piano, da un ingresso evidenziato da una sorta di portale a doppia altezza (e relativo balcone semicircolare) e dall'enfatica scalinata assiale antistante che istituisce un significativo rapporto urbano con piazza Galvaligi e con il monumento ai Caduti posto al centro di essa. Il bando per il progetto dunque richiede il rispetto di queste caratteristiche estetiche. "La fruizione – prosegue l'architetto Ferrari<\/strong> – sarà totalmente pubblica. L'edificio sarà destinato ad ospitare un Centro Diurno Integrato per anziani con spazi aggiuntivi aperti alla popolazione e destinati ad attività ricreative. L'edificio, inoltre, dovrà essere il più possibile autonomo dal punto di vista energetico con opportuno isolamento termico, sistemi solari per la produzione di elettricità e riscaldamento".<\/p>\n La riqualificazione della piazza Galvaligi,<\/strong> passerà attraverso il progetto di ridefinizione degli elementi di arredo e delle attrezzature urbane adatte alle zone pedonali e compatibili con i caratteri tipologici, ambientali, coloristici dell'intorno. Questo al fine di favorirne le caratteristiche di luogo di incontro, di aggregazione sociale e di spettacolo, riconoscendole il ruolo di "trait d'union" nella struttura cittadina e valorizzando l'identità di spazio pubblico, le qualità urbane e le valenze storiche presenti. Come a dire: restauro sì, ma partendo dall'agorà<\/em>. Il riposizionamento dell'attuale Monumento ai Caduti<\/strong> richiederà invece il mantenimento del gruppo bronzeo ed eventualmente un nuovo basamento. <\/p>\n Non ultime, nelle richieste del bando<\/strong>, la ridefinizione del sistema di illuminazione, la sistemazione di una porzione di viabilità e la generale revisione del sistema verde, inserendo nel contesto della piazza anche l'ambito parrocchiale adiacente<\/strong>, attraverso l'inclusione del sagrato della chiesa nel 'sistema-piazza' e attraverso lo studio di un collegamento visuale ed effettivo tra la piazza e la sala polivalente\/teatro situata nel piano seminterrato della chiesa stessa. Per quanto riguarda i fondi per pagare l'opera, va aggiunto che per il primo lotto sono già stati accantonati 450 mila euro.<\/p>\n La presentazione del progetto<\/strong> deve essere fatta entro il 5 luglio del 2010 e il verdetto della giuria dovrà esprimersi l'11 settembre. Al bando possono partecipare sia i liberi professionisti sia le società e i consorzi. Responsabile del procedimento: arch. Stefano Ferrari, Ufficio tecnico del Comune di Gazzada. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" L'ex palazzo comunale di Gazzada Prendere in mano la situazione – L'immobile ha già i suoi anni e li dimostra tutti. Parliamo del vecchio palazzo comunale di Gazzada, per il quale, l'amministrazione attuale ha emesso un bando per cercare un progetto di riqualificazione dello stabile e della relativa piazza. Raggiungiamo telefonicamente l'architetto Stefano Ferrari, responsabile […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20785,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[16,51],"tags":[],"yoast_head":"\n