{"id":20874,"date":"2010-03-03T10:42:55","date_gmt":"2010-03-03T10:42:55","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-03-05T07:54:22","modified_gmt":"2010-03-05T07:54:22","slug":"giancarlo-pozzi-e-la-lastra-affumicata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giancarlo-pozzi-e-la-lastra-affumicata\/","title":{"rendered":"Giancarlo Pozzi e la lastra affumicata"},"content":{"rendered":"
'Mani sante' – <\/strong>Mani lisce che hanno delicatamente, ma con gesti decisi, tolto il colore in eccesso sulla lastra. Sono quelle di Giancarlo Pozzi<\/strong> ripreso in un video nel suo laboratorio, immerso nei suoi attrezzi da lavoro, avvolto dalla particolare luce dell'ambiente creativo. L'artista è in questi giorni ospite negli spazi della Galleria Ghiggini di Varese con la mostra personale 'Collaborazioni d'autore'<\/em>. Opere di grande interesse e nomi che hanno segnato la storia dell'arte dei giorni nostri si susseguono nella mostra. Il fascino dell'incisione, le particolarità e le difficoltà di questa forma d'arte vengono raccontate al pubblico in un incontro sabato 6 marzo<\/strong> proprio in galleria: gli ospiti avranno modo di osservare direttamente la realizzazione di un'incisione con torchio calcografico, ideata e creata dall'artista accompagnato dallo stampatore Roberto Giudici.<\/p>\n Passaggi creativi <\/strong>– "Si chiama vernicetta, è composta da bitume, cera greca e cera vergine": Pozzi spiega passaggio dopo passaggio il suo lavoro. Uno dei momenti più affascinanti riprende l'artista mentre 'affumica' la lastra, una magia data dalla fiamma che infuoca la superficie. "Questo è il soggetto – mostra Pozzi – sulla lastra è ovviamente riportato al contrario, in modo che dopo la stampa si legga nel verso esatto". E' il momento dell'acido: "Immergo la lastra in una bacinella con acido nitrico, faccio muovere l'acido di continuo in modo da non permettere la formazione di bollicine e il rallentamento della formazione dell'incisione stessa". I tempi dell'arte: tre quarti d'ora di attesa per la prima lastra, poi si passa nuovamente la vernice per le sfumature e si ripulisce il tutto versando della benzina. "Si limano i bordi della lastra per rendere l'opera più pulita possibile e favorire l''incontro' con la carta. Scopriamo dal maestro che la lastra oltre che di zinco può anche essere di rame o di ottone. spatole, alla lastra viene finalmente dato il tocco cromatico. Con le mani, Pozzi toglie il colore in eccesso: "Bisogna eliminare il colore in superficie e lasciarlo andare solo in profondità".<\/p>\n "Tornato da militare presi la mia desisione" – <\/strong>"Volevo fare l'artista!", con queste parole ha inizio l'intervista che Eileen Ghiggini e Chiara Palumbo hanno realizzato a Giancarlo Pozzi in occasione della mostra, testimonianza aperta a tutti riportata sulla pubblicazione 'GhigginiArte Contemporanea'<\/strong>. "Nel 1962 conobbi Giorgio Upiglio, il quale cercava un collaboratore per uno studio di incisione a Milano. Inizia così la mia avventura". Un'avventura che ha accompagnato Pozzi per tutta la vita, l'ha avvicinato a grandi artisti e l'ha condotto in giro per il mondo.<\/p>\n
E' l'ora del colore. Un'accurata scelta cromatica, tubetti, <\/p>\n
Mostra 'Giancarlo Pozzi. Collaborazioni d'autore'<\/strong>
sabato 6 marzo 2010, ore 16<\/strong>
Giancarlo Pozzi<\/strong>, con l'ausilio dello stampatore Roberto Giudici, realizzerà dal vivo la tiratura di un'acquaforte.
Galleria Ghiggini 1822
Via Albuzzi, 17 Varese
dal 18 febbraio al 20 marzo 2010
Orario: da martedì a sabato 10 – 12.30; 16 – 19
apertura pomeridiana 1° e 3° domenica del mese
INGRESSO LIBERO
Informazioni: tel. 0332284025
galleria@ghiggini.it
www.ghiggini.it