{"id":20894,"date":"2010-03-04T08:20:07","date_gmt":"2010-03-04T08:20:07","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-03-05T07:56:16","modified_gmt":"2010-03-05T07:56:16","slug":"tu-chiamalo-se-vuoi-schiacciasassi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/tu-chiamalo-se-vuoi-schiacciasassi\/","title":{"rendered":"Tu chiamalo se vuoi… schiacciasassi"},"content":{"rendered":"
Dubbi amletici – "E' un pezzo di storia della ceramica lavenese?<\/strong> E' chi lo può capire?" E' diretto lo scultore Antonio Pizzolante<\/strong> quando si riferisce alla nuova rotonda di via Martiri della Libertà a Laveno, inaugurata il 25 febbraio scorso e dedicata a Ormisda Grassi, sindacalista, antifascista e politico noto nel paese lacustre. Il problema più grosso, secondo l'artista, è che il monumento fallisce in efficacia comunicativa: al centro della rotonda è stato messo un mulino per la miscela del caolino. Un oggetto trovato tra i rottami delle fabbriche ceramiche ma il cui uso è decisamente sconosciuto ai più. Un'oscurità che, di riflesso, cade anche sul pur nobile scopo per cui è stato posto proprio lì.<\/p>\n Schiacciasassi –<\/strong> "In questi ultimi anni in Laveno si sono realizzate opere pubbliche importanti con professionalità e consapevolezza del fare, ma questa che vediamo alle nostre spalle certamente non rientra in questo "fare"" esordisce così Pizzolante, che continua "Dobbiamo etichettare questo reperto industriale come "lo schiacciasassi"? In effetti si tratta di un vecchio mulino che serviva per la miscela del caolino nelle gloriose <\/p>\n ceramiche lavenesi. Ma il punto è questo: questo reperto industriale, secondo il mio parere, non risponde a quelle funzioni comunicative per cui è stato collocato".<\/p>\n Vendetta Dadaista –<\/strong> Con simpatica provocazione, Pizzolante aggiunge come, a suo parere, quello che considera uno "schiacciasassi" sia una sorta di vendetta dadaista: "A me piace pensare – dichiara Pizzolante – che l' urbanista che ha creato questa rotonda abbia voluto scimmiottare Duchamp, con la differenza che il famoso dadaista pose in mostra il suo orinatoio rovesciato come protesta contro la cultura borghese del tempo che nel 1916 aveva portato il mondo alla Prima Guerra Mondiale. Ovviamente era un altro contesto e un altro periodo storico".