{"id":20926,"date":"2010-03-08T10:10:38","date_gmt":"2010-03-08T10:10:38","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-04-05T12:47:29","modified_gmt":"2010-04-05T12:47:29","slug":"insaziabile-museo-del-design-ceramico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/insaziabile-museo-del-design-ceramico\/","title":{"rendered":"Insaziabile Museo del Design Ceramico"},"content":{"rendered":"
Il segreto svelato –<\/strong> Bisogna avere non poco coraggio e perseveranza per credere ad un progetto come questo: presentare in un modo nuovo, accattivante ed aggiornato un museo territoriale. È la scommessa del "rinato" MIDeC (Museo Internazionale Design Ceramico e Civica Raccolta di Terraglia di Cerro di Laveno Mombello) <\/strong>che punta ad essere luogo di ricerca, di sperimentazione, di innovazione in grado di mettere le proprie energie a disposizione delle giovani generazioni. E se il buon giorno si vede dal mattino, bisogna dire che nella giornata di inaugurazione, domenica 7 marzo,<\/strong> la sala di Palazzo Perabò non ce la faceva a contenere tutto il pubblico arrivato. La carta vincente della giornata sembra essere stata la varietà, o come dicono gli esperti, l'offerta differenziata della proposta culturale. <\/p>\n Che, tradotto, significa aprire, anzi spalancare letteralmente le porte di un museo verso l'esterno<\/strong>, rinunciando definitivamente ad un arroccamento da "Olimpo blindato" che non fa bene a nessuno: nè al Museo nè al pubblico. Il MIDeC sembra aver fatto la propria scelta: rimanere fedele alla tradizione che lo ha condotto ad essere internazionalmente riconosciuto come luogo della cultura dedito alla memoria della produzione ceramica e puntare al dialogo con l'esterno, con artisti emergenti, con proposte di didattica davvero innovative. Considerando infatti il Concorso Internazionale per il Lungolago Perabò<\/strong>, basta poco per capire che la volontà è quella di creare, con il tempo, un vero e proprio borgo specificatamente dedicato all'arte ceramica, a opere d'arte che avranno la funzione non tanto di arredare i <\/p>\n giardini quanto piuttosto di valorizzare un territorio già fortemente caratterizzato sia da un punto di vista paesaggistico che artistico. E allo stesso modo basta poco per capire che si tratta di un concorso che, in qualche modo, strizza l'occhio alla frugiferente esperienza di Twister <\/strong>il grande progetto che ha coinvolto decine di artisti per progetti site specific un po' in tutta la Regione. <\/p>\n Il lago e la sua arte –<\/strong> Oltre a chiamare gli artisti a infondere nuova linfa al lungolago di Cerro, il concorso Opere site specific in ceramica per il Lungolago Perabò a Cerro di Laveno Mombello, <\/strong>bandito dall'amministrazione comunale di Laveno e dal MIDeC, si propone di riallacciare i legami con le manifatture ceramiche locali per aprire una strada di feconda collaborazione che conduca verso una rivitalizzazione sia della produzione locale sia della progettualità del museo. Come a dire che territorio e museo possono arricchirsi vicendevolmente solo se dialogano apertamente e schiettamente. <\/p>\n La ricerca, innanzitutto –<\/strong> Intanto il Comune non sta certo a guardare ed ha appena ottenuto un finanziamento da parte della Fondazione<\/strong> Cariplo<\/strong>, affidando al Dipartimento BEST del Politecnico di Milano un incarico di consulenza per la stesura di Indicazioni per il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) <\/strong>finalizzato alla riqualificazione di Palazzo Perabò sede del MIDeC. L'intervento sulla sede del Museo non sarà certo peregrino ma sarà inquadrato nel più ampio disegno territoriale di valorizzazione del distretto culturale denominato Genius Laci. <\/strong>Il primo passo dell'operazione è stata la realizzazione di tutti i rilievi dell'edificio come primo supporto alla conoscenza; sono stati realizzati quindi i rilievi geometrici, materici e del degrado del Palazzo. Ma l'aspetto più innovativo dell'intero progetto è certamente quello di natura gestionale: il gruppo di lavoro ha operato in maniera parallela su due fronti: da una parte indagando analiticamente l'edificio per riconoscere, leggere e <\/p>\n valutare le sue caratteristiche, dall'altro interrogando la committenza per metterne a fuoco le esigenze. A presentare gli esiti fin qui ragginti e i progetti futuri sono stati Paolo Gasparoli<\/strong> (responsabile scientifico della ricerca del Politecnico di Milano) e Matteo Scaltritti <\/strong>(ricercatore del Dipartimento BEST).<\/p>\n Tornando al concorso,<\/strong> la scelta degli artisti, nazionali ed internazionali, avverrà per concorso aperto; ad essi sarà chiesto di presentare un progetto dettagliato dell'opera da realizzare, completo di specifiche relative alla lavorazione, alla produzione, alla collocazione e ai costi. I progetti, il cui obiettivo dovrà essere la valorizzazione del territorio e delle sue intrinseche specificità, saranno valutati da una giuria di esperti appositamente costituita. L'opera scelta verrà realizzata e collocata permanentemente all'esterno del museo, lungo il lago, inizio di un percorso a cadenza annuale.