{"id":20960,"date":"2010-03-11T04:50:23","date_gmt":"2010-03-11T04:50:23","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-03-12T08:16:19","modified_gmt":"2010-03-12T08:16:19","slug":"busto-arsizio-salviamo-via-solferino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/busto-arsizio-salviamo-via-solferino\/","title":{"rendered":"Busto Arsizio: salviamo Via Solferino!"},"content":{"rendered":"
Centro storico, inizio dei lavori –<\/strong> Entro il 22 marzo avverrà la firma della convenzione tra l'imprenditore Nervino Del Ben<\/strong> e il Comune di Busto Arsizio per l'avvio del Piano Integrato di Intervento (PII)<\/strong> per la riqualificazione di buona parte del centro storico. A giorni, dunque, avverrà lo spostamento del monumento ai caduti, scelta che ancora oggi suscita ampi dibattiti, e inizierà l'opera di demolizione dei ruderi che attualmente circondano la piazza. Ma se l'abbattimento degli edifici fatiscenti in piazza Vittorio Emanuele II non può che essere giudicato necessario, c'è qualche altro punto del centro storico che meriterebbe, secondo alcuni, una maggiore considerazione per i suoi valori storici ed architettonici. A lanciare questa segnalazione è l'architetto Giovannni Ferrario che ha preso in esame agli edifici prospicienti la via Solferino che collega via Matteotti a Piazza San Giovanni.<\/p>\n Strati di storia, dal medioevo in poi –<\/strong> La rilevanza del tessuto urbano di via Solferino era già stata ampiamente segnalata in passato all'Amministrazione Comunale in sede di osservazioni al prossimo PGT del Comune di Busto Arsizio. "Il piano è stato approvato anche dalla Soprintentenza – dichiara l'architetto Ferrario – la quale non ha definito singoli edifici da salvaguardare ognuno con un proprio vincolo, ma ha individuato "un tessuto urbano" che andrebbe tutelato da parte del Comune. Ritengo tuttavia necessario ribadire alcune valenze storico-ambientali che sono da <\/p>\n considerare di grande importanza". Il piano prevede, infatti, la demolizione di alcuni edifici lungo via Solferino, che potrebbero risalire all'epoca altomedievale e che contengono preziose testimonianze di epoche successive, costituendo un'interessante stratificazione storica. Molti di essi attualmente sfoggiano un aspetto sette-ottocentesco, ma alcuni indizi del passato sono disseminati qua e là. <\/p>\n medievale che costeggiava il primo borgo. Infine, la presenza della torretta nella casa Paracchi-Speranza (che non è mai stata studiata) indica che potrebbe trattarsi addirittura di una casa-torre longobarda<\/strong>, come sembra suggerire l'antico nome dell'adiacente chiesa di Santa Maria, detta "delle sette torri. <\/div>\n La Torre di Casa Paracchi Centro storico, inizio dei lavori – Entro il 22 marzo avverrà la firma della convenzione tra l'imprenditore Nervino Del Ben e il Comune di Busto Arsizio per l'avvio del Piano Integrato di Intervento (PII) per la riqualificazione di buona parte del centro storico. A giorni, dunque, avverrà lo spostamento del […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":20961,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,229],"tags":[],"yoast_head":"\n