{"id":21221,"date":"2010-04-08T06:00:23","date_gmt":"2010-04-08T06:00:23","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-04-09T08:18:58","modified_gmt":"2010-04-09T08:18:58","slug":"gianpietro-castiglioni-rosso-variabile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gianpietro-castiglioni-rosso-variabile\/","title":{"rendered":"Gianpietro Castiglioni, rosso variabile"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Il signore in rosso –<\/strong> Lo stesso Gianpietro Castiglioni<\/strong> la definisce una sua "piccola antologica". E' la nuova mostra che inaugurerà sabato all'Atelier Capricorno di Cocquio Trevisago<\/strong> e rimarrà aperta fino a lunedì 19. Un scelta di esempi di tecniche diverse: dalla pittura quasi "oggettistica", alle statue definite "totem", alle incisioni, alle carte "materiche". Una vasta selezione di opere che copre più di vent'anni di ricerca artistica, delineando un andamento sempre più positivo nella visione del mondo dell'artista varesino. Si parte nel 1985 con i primi lavori costruiti con materiali combusti, in cui Castiglioni va alla ricerca di un paesaggio sintetizzato in pochi elementi essenziali e costituenti: dal legno, ai chiodi, alla terra; un paesaggio decaduto e post-industriale che non sembra lasciar andito a nient'altro che a dubbi esistenziali e scarsa speranza per il futuro.<\/p>\n Il sottile filo rosso –<\/strong> In tutta la mostra dominano i toni <\/p>\n del rosso che con gli anni si è progressivamente fatto più luminoso, fino a sfociare nel caldo dell'arancione, abbandonando quella pesante ombra sanguigna, come di sangue venoso, scuro e carico di anidride carbonica, per passare al fluido arterioso, carico di ossigeno, portatore di vita. La vita stessa in Castiglioni ricompare negli ultimi anni, oggettivizzata all'interno di una simbologia che comprende pezzi di realtà sintetizzati, che sfiorano il design, attaccati su pesanti tele a illustrare come exempla la particolare felicità di alcune intuizioni ed immagini ritrovate nel mondo.<\/p>\n Provare ogni forma –<\/strong> Diverse tecniche, sperimentate tutte con l'occhio del ricercatore, come le bellissime incisioni in cui la lastra diventa oggetto di elaborazione, piegata su se stessa, bucata, resa superficie presente nell'opera e non soltanto portante del disegno, ricavando una sorta di radiografia e di riproponimento nel presente di una lavoro seriale di stampa. In queste incisioni non conta l'immagine ripetuta ma il supporto unico che la sostiene, così Castiglioni va dimostrando la sua ricerca di verità.<\/p>\n Mostra personale di Gianpiero Castiglioni<\/strong>
'Il filo del racconto'
10 – 19 aprile 2010
Associazione culturale
Via Fiume, 6
21034 Cocquio Trevisago (Va)
tel. 0332.619227
cell. 335.8129631
www.ateliercapricorno.net