{"id":21249,"date":"2010-04-13T08:07:54","date_gmt":"2010-04-13T08:07:54","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-04-16T07:16:01","modified_gmt":"2010-04-16T07:16:01","slug":"e-il-piccio-sal-sul-palcoscenico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/e-il-piccio-sal-sul-palcoscenico\/","title":{"rendered":"E il Piccio sal\u00ec sul palcoscenico"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Vieni che ti porto un… Piccio –<\/strong> "É un'emozione grande avere nella nostra piccola città un dipinto originale di Giovanni Carnovali, <\/strong>il noto artista soprannominato il Piccio (piccolo, in lumbard<\/em>)". Carolina De Vittori, <\/strong>presidente dell'Associazione Amici del Piccio e convinta più che mai della necessità del rilancio della figura del grande pittore, accoglie il pubblico al Teatro Sociale di Montegrino Valtravaglia<\/strong>, borgo natale dell'autore che seppe innovare, da dentro, la pittura del XIX secolo. "L'iconografia del dipinto – prosegue la studiosa – è quella di "Flora", ninfa bellissima cinta di fiori, dea della fioritura dei cereali e delle altre piante utili all'alimentazione, compresi vigneti e alberi da frutto, ma anche dea della primavera". Sabato 10 aprile, per chi c'era, è stata una ghiotta opportunità per ammirare un autentico capolavoro. E senza biglietto d'ingresso.<\/p>\n L'intima libertà dell'arte –<\/strong> "Anche colui che fu, in certo <\/p>\n senso, il più grande critico e detrattore del Carnovali, vale a dire Pasino Locatelli<\/strong>, dovette ammettere che il Piccio fu artista unico nel suo genere e concentrato nella sua sperimentazione, lontano dalla maniera tradizionale di colorire. I suoi erano colori ripresi dal vero, la sua era una pittura libera e di tocco". Carolina De Vittori<\/strong> ha introdotto l'ospite della mattinata: Andrea Rognoni<\/strong>, storico dell'arte e direttore della rivista "Idee per l'Europa dei Popoli". "Quella del Piccio – ha spiegato Rognoni – è un'arte che nasce e si alimenta dall'osservazione diretta della natura. Essa è forse l'unico esempio di intima libertà dell'arte romantica italiana dai vincoli accademici. Il Piccio giunge a trasfigurare la "presa diretta" della realtà attraverso il dissolvimento della forma nel colore". Un grande anticipatore di quella che diventerà la marca stilistica predominante della Scapigliatura Lombarda. <\/p>\n <\/p>\n Pittura lombarda ma con tante influenze –<\/strong> "Occorre – ha chiosato Rognoni <\/strong>– recuperare le radici locali e la ricchezza tutta lombarda della pittura del Piccio, un autore noto che, tuttavia, non smette mai di stupire e non si esaurisce nella sua ricchezza di spunti, soggetti iconografici, ricerche pittoriche". Al cospetto dell'opera autografa del Piccio, Carolina De Vittori <\/strong>ha presentato una carrellata di diapositive per illustrare il percorso biografico e d'arte del grande autore, dai ritratti ai paesaggi che influenzarono, con la loro sensibilità e con le pennellate mosse e "non-finite", la pittura dei maestri contemporanei e futuri. <\/p>\n Dietro il portone, lo spazio domestico –<\/strong> E la giornata é proseguita con un'altra preziosa opportunità: quella di ritornare fra le mura della casa natale del Piccio, a due passi da quel busto monumentale che, oggi, lo ricorda nel cuore della sua Val Travaglia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Carolina De Vittori e Andrea Rognoni Vieni che ti porto un… Piccio – "É un'emozione grande avere nella nostra piccola città un dipinto originale di Giovanni Carnovali, il noto artista soprannominato il Piccio (piccolo, in lumbard)". Carolina De Vittori, presidente dell'Associazione Amici del Piccio e convinta più che mai della necessità del rilancio della figura […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":21250,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,40,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
a Montegrino V.<\/span><\/div>\n