{"id":21433,"date":"2010-04-29T09:40:47","date_gmt":"2010-04-29T09:40:47","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-04-30T06:37:50","modified_gmt":"2010-04-30T06:37:50","slug":"quando-ci-si-accorge-che-tutto-un-dono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/quando-ci-si-accorge-che-tutto-un-dono\/","title":{"rendered":"Quando ci si accorge che tutto \u00e8 un dono"},"content":{"rendered":"
Settimana di lutto per la città di Varese e non solo.<\/strong> E' scomparso il conte Giuseppe Panza. <\/strong>Martedì 27 aprile nella chiesa di San Giorgio Superiore –<\/strong> a poche centinaia di metri da quella dimora storica votata al contemporaneo e donata al FAI – si sono svolti i funerali all'insegna della discrezione e della sobrietà, nello stile del personaggio. Ai funerali, oltre alla moglie Giovanna, ai cinque figli e ai nipoti, molti esponenti del mondo della cultura e dell'arte hanno rivolto il loro ultimo saluto al conte che amava l'arte. Il noto collezionista e mecenate riposerà nel cimitero di San Salvatore Monferrato, in provincia di Alessandria, che accoglie la tomba di famiglia. <\/p>\n La Parola, l'arte e l'amicizia – <\/strong>Durante l'omelia e negli interventi che hanno concluso la cerimonia religiosa, Giuseppe Panza è stato ricordato come uomo generoso, affezionato alla famiglia e profondamente votato alla bellezza e all'arte che ha avuto il dono di incontrare nel corso di tutta la sua vita. E pare davvero che l'intera sua esistenza si sia svolta all'insegna del dono, per sè e per gli altri, dono di stupore, di bellezza, di lungimirante <\/p>\n mecenatismo e di amicizia con gli artisti. Il conte Panza aveva amato il sacerdote-poeta padre David Maria Turoldo <\/strong>di cui è stata ricordata la celebre frase: "Quando si arriva alla fine ci si accorge che tutto è un dono".<\/p>\n Quattro i sacerdoti concelebranti. Grande il ringraziamento per la discreta ma costante vicinanza all'Opera Padre Beccaro.<\/strong> Gli amici di una vita (proprio l'amicizia e il dono della bellezza sono stati i due valori più richiamati nella liturgia) c'erano tutti: Lawrence Carroll, Louis Grachis<\/strong> – direttore del museo di Buffalo, l'architetto Mario Botta<\/strong>, la presidente onoraria del FAI Giulia Maria Mozzoni Crespi<\/strong>, il direttore generale del FAI Marco Magnifico<\/strong>, la direttrice del Mart di Rovereto Gabriella Belli.<\/strong> Presente anche il Sindaco di Varese Attilio Fontana. Alla lettera di un amico arrivato "to say goodbye to a good friend" è seguita la lettura in latino delle prime righe del vangelo di San Giovanni. Chi si aspettava vip e ministri è rimasto deluso e non ha mancato di farlo notare. A noi piace ricordarlo con le parole che Mario Botta<\/strong>, amico di sempre, ha voluto donare al conte Panza, nel giorno dell'ultimo saluto: "Oggi siamo diventati tutti un po' più poveri. La sua vita spesa come scopritore e ricercatore di bellezza infinita, è oggi parte di noi. Lo ricordo come uomo di straordinario equilibrio e di generosità umana. Anche la sua donazione è ora un punto di riferimento per il mondo intero e il segno tangibile che qualcuno, in precedenza, ha avuto presenti valori così importanti".