{"id":21547,"date":"2010-05-13T05:43:44","date_gmt":"2010-05-13T05:43:44","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-05-14T06:26:40","modified_gmt":"2010-05-14T06:26:40","slug":"l-impresa-il-barbarossa-e-l-invenzione-dei-miti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-impresa-il-barbarossa-e-l-invenzione-dei-miti\/","title":{"rendered":"L’impresa, il Barbarossa e l’invenzione dei miti"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Ci aveva pensato già Franco Cardini<\/strong> che, all'indomani del discusso film dedicato al Barbarossa, firmato da Renzo Martinelli<\/strong>, aveva scritto: «La storia raccontata dal film è profondamente falsa. A parte il giuramento di Pontida che forse non ci fu mai e Alberto da Giussano che fu inventato nel Trecento, il mostrare il Barbarossa come una specie di "dittatore centralista", per giunta "straniero", che spietatamente impone il suo tallone di ferro e le sue ruberie fiscali a un popolo oppresso il quale alla fine giustamente si ribella, è semplicemente ridicolo». E proprio di Franco Cardini è ormai arcinoto il suo: "La vera storia della Lega Lombarda<\/strong>" (Mondadori), un classico degli studi medievistici, edito del 1991, dove Alberto da Giussano non è citato nemmeno una volta. <\/p>\n Se la storia non la infarcisci –<\/strong> Dunque sembra davvero che non ci sia che mettersi il cuore in pace: Alberto da Giussano non è mai esistito. Idem, a quanto sembra, <\/p>\n per il «giuramento di Pontida». E dunque, a meno che non si voglia romanzare goffamente intorno al Medioevo, "Nessun documento ufficiale, né prima né dopo la battaglia, lo menziona, a meno di non volerlo identificare con quell'Albertus de Gluxiano nominato insieme a un'altra cinquantina di milanesi della zona di Porta Comacina in un atto notarile datato 1195 ma di cui null'altro si sa. (…) A inventarlo – perchè di pura invenzione a questo punto occorre parlare – fu un frate domenicano vissuto nel Trecento, Galvano Fiamma, che insegnava filosofia a Pavia e a Milano ed esercitava come cappellano alla corte di Galeazzo Visconti". Sono, queste, le dissertazioni di Elena Percivaldi<\/strong>, autrice del volume: "I lombardi che fecero l'impresa. La Lega e il Barbarossa tra storia e leggenda<\/strong>" (Àncora, pp. 230, euro 16) che verrà presentato a Morazzone sabato 15 maggio, <\/strong>nell'ambito dell'iniziativa "Il Seprio nel Medioevo". <\/strong><\/p>\n <\/p>\n Carte d'archivio –<\/strong> Un romanzo, non una trattazione saggistica che, avendo come base le fonti storiche, racconta le vicende dell'Imperatore Federico Barbarossa e dei suoi milites, delle lotte contro Milano e i comuni che aderirono alla Lega, e la famosa battaglia di Legnano. E anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre a Provincia di Varese e Regione Lombardia, ha patrocinato l'iniziativa dedicata al Medioevo, in programma a partire dalle 16.00, nella Sala Mazzucchelli di via XVI agosto a Morazzone. Elena Percivaldi,<\/strong> laureata in Storia medievale, è collaboratrice di riviste specializzate dedicate alla storia medievale, ha pubblicato diversi volumi e ha curato la traduzione dal latino, l'introduzione e il commento del classico medievale Navigatio Sancti Brendani (Il Cerchio, 2008), con cui ha vinto il Premio Italia Medievale nel settembre 2009.<\/p>\n A cornice della presentazione del libro, <\/strong>un piccolo convegno storico archeologico<\/strong> al quale interverranno, <\/p>\n oltre al Sindaco di Morazzone Matteo Luigi Bianchi<\/strong>, anche Diego Dalla Gasperina <\/strong>– Consigliere della Società Storica Varesina, con un intervento dal titolo: "La Chiesa di S. Maria Maddalena a Morazzone tra passato e presente", Cristiano Brandolini –<\/strong> Archeologo che tratterà di "Indagini archeologiche presso la Chiesa S. Maria Maddalena di Morazzone", Giuseppe Armocida – <\/strong>Presidente della Soc. Storica Varesina, docente di storia della medicina presso l'Università dell'Insubria, con "Risultati delle analisi sullo scheletro rinvenuto nello scavo archeologico della Chiesa S. Maria Maddalena di Morazzone", Marina De Marchi –<\/strong> Funzionario della Sopraintendenza Archeologica della Lombardia, con un affondo su "Castelseprio – Storia e Prospettive" e Maddalena Pizzo – <\/strong>Coordinatrice dei Sistemi Museali: "Archeologia – musealizzazione e valorizzazione".<\/p>\n La giornata si concluderà con un momento di "Living History<\/strong>" con il gruppo di rievocazione storica Sagitta Barbarica, Compagnia d'Armi e d'Arcieria, il quale coinvolgerà il pubblico presente in stage di tiro con l'arco storico, didattica sulle armi e attività artigianali nel medioevo, presso l'accampamento storico allestito per l'occasione. La sera Cena Medievale, con antiche ricette della tradizione medievale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La copertina del volume Ci aveva pensato già Franco Cardini che, all'indomani del discusso film dedicato al Barbarossa, firmato da Renzo Martinelli, aveva scritto: «La storia raccontata dal film è profondamente falsa. A parte il giuramento di Pontida che forse non ci fu mai e Alberto da Giussano che fu inventato nel Trecento, il mostrare […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":21548,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,50,51],"tags":[],"yoast_head":"\n