{"id":21615,"date":"2010-05-19T17:18:34","date_gmt":"2010-05-19T17:18:34","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-05-21T08:29:58","modified_gmt":"2010-05-21T08:29:58","slug":"una-foresta-che-sta-in-palmo-di-mano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-foresta-che-sta-in-palmo-di-mano\/","title":{"rendered":"Una foresta che sta in palmo di mano"},"content":{"rendered":"
Il bosco in una stanza di… Villa Panza –<\/strong> Se avete conosciuto Christiane Löhr<\/strong> in modo indiretto, vale a dire solo attraverso la riproduzione fotografica delle sue opere, la mostra allestita a Villa Panza certo non mancherà di stupirvi. Quelle che in fotografia sembrano essere strutture monumentali vicine all'ineguagliabile "Cattedrale Vegetale<\/strong>" ideata dall'artista lombardo Giuliano Mauri<\/strong> o a tanta arte ambientale firmata da Daniel Buren, Joseph Kosuth o Sol LeWitt<\/strong>, in realtà si rivelano piccolissime e leggere, quasi fatte di niente. Eppure, come ci spiega la stessa artista, la fragilità è solo apparente, l'imponenza, invece, è esplicita. "Il tema della mia ricerca è la natura stessa" spiega Christiane Löhr, "Il mio lavoro scultoreo ha una fortissima componente astratta e credo di aver scovato in questi materiali gli alleati migliori per esprimere il rapporto tra l'opera d'arte e lo spazio. Sono molto grata e lieta di aver potuto conoscere il Conte Panza che ha tanto apprezzato e valorizzato il mio lavoro". Materiali inconsueti come i semi di diverse piante – cardo selvatico, edera, graminacee – oppure crini di cavallo sono quelli adoperati per realizzare le installazioni che, come microcosmi lievi, rimandano ad un'architettura immaginaria, espressione di una solidità rassicurante.<\/p>\n Anna Bernardini, curatrice della mostra, invita ad <\/strong><\/p>\n osservare con attenzione<\/strong>: "Concepite quasi come isole nei grandi spazi della Villa sul colle di Biumo, le installazioni dell'autrice trovano una loro naturale dimensione e un rapporto di simbiosi con le bianche pareti delle Scuderie". Nella Scuderia Grande, l'artista manifesta la sua ricerca attraverso la creazione di undici gruppi di sculture. Nella Limonaia coabitano, sulle sole pareti, sia le sculture realizzate con materiali diversi sia i disegni eseguiti a pastello a olio, a grafite e inchiostro. Nella Scuderia piccola, l'installazione più suggestiva: una grande forma tubolare composta da fili di crine di cavallo e aghi per cucire che, all'altezza degli occhi di chi li osserva, attraversa i due lati opposti della parete della stanza.<\/p>\n Slow-exposition –<\/strong> "È una mostra fatta di silenzio, che invita, anzi esige, una lunga contemplazione. Non potevamo scegliere una forma migliore di saluto, di commiato e al tempo stesso di nuovo inizio dopo la scomparsa di Giuseppe Panza. Quest'iniziativa rientra appieno nelle "sue corde" e nelle sue scelte coerenti di collezionismo. Ma suggerisce anche una purezza, un'essenzialità e un rigore che sono state le tracce più evidenti della sua vita e della sua attività di mecenate". Così Marco Magnifico<\/strong> sottolinea la valenza quasi spirituale e metafisica di questi insiemi che riproducono foreste in miniatura, cuscini di polline, ragnatele impalpabili appese. Dunque non pretendete di attraversare in tutta fretta gli spazi della mostra. Oltre che il silenzio, le opere sembrano pretendere la calma e la contemplazione.<\/p>\n Christiane Löhr. Dividere il vuoto<\/strong>
della mostra<\/span><\/div>\n
Dal 20 maggio al 5 settembre 2010
Villa e Collezione Panza
Piazza Litta, 1 – Varese
Tel. 0332 283960 – Fax 0332 498315
E-mail: faibiumo@fondoambiente.it
Orari di apertura: aperto tutti i giorni tranne i lunedì non festivi: ore 10.00 – 18.00