{"id":22043,"date":"2010-07-06T09:46:12","date_gmt":"2010-07-06T09:46:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-07-09T08:09:39","modified_gmt":"2010-07-09T08:09:39","slug":"giacomo-manz-il-ritorno-a-laveno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giacomo-manz-il-ritorno-a-laveno\/","title":{"rendered":"Giacomo Manz\u00f9: il ritorno a Laveno"},"content":{"rendered":"
Quella necessità non rimandabile –<\/strong> "Io lavoro perchè mi è una necessità indispensabile all'anima. Per il resto, se vi è qualcosa da dire, penseranno i miei disegni e le mie sculture". È Giacomo Manzoni (Manzù in dialetto bergamasco) <\/strong>l'autore di queste parole che mettono al centro le sue "frequentazioni d'arte": il disegno e la scultura. Dal 17 luglio, il MIDeC di Cerro di Laveno Mombello ospita trenta disegni di erbe e fiori realizzati dal grande autore nel 1944 quando fu ospite dell'industriale tessile Carlo De Angeli Frua<\/strong> nella sua villa sul lago Maggiore.<\/p>\n "È quasi un ritorno a casa – spiega Cristina Rodeschini, Direttore d'Istituto della GAMeC di Bergamo<\/strong> e curatrice della bellissima mostra "Giacomo Manzù. Gli anni della ricerca, 1938 – 1965", allestita a Bergamo due anni fa – Manzù, infatti, realizzò questi disegni, ricevendone la commissione dalla famiglia Frua, alla guida di uno dei maggiori gruppi industriali lombardi nel ramo tessile. Si tratta di una raccolta di disegni che l'artista considerò sempre un'opera privata, una sorta di confessione personale. Realizzati nel periodo della Grande Guerra, questi fogli ci restituiscono una riflessione profonda sulla natura e sul legame con il loro autore, oltre che una straordinaria qualità grafica, un'inconfondibile leggerezza e delicatezza di tocco".<\/p>\n Foglie leggere su carta e sotto vetro –<\/strong> "L'erbario di Laveno, del quale sarà possibile vedere ricostruito il <\/p>\n legame culturale e con lo specifico geografico, è inoltre il risultato di un'attenta osservazione dal vero. Nel febbraio del 2004 la collezione è stata acquisita dalla Fondazione Credito Bergamasco<\/strong> che ha deciso di depositarli in comodato alla GAMeC di Bergamo<\/strong> da dove ora usciranno per raggiungere le sponde del lago di Laveno".<\/p>\n "Nel Museo di Cerro – specifica la Rodeschini – i fogli d'artista saranno affiancati ad un'antologia di erbe e piccole piante essiccate, racchiuse entro cornici, rese disponibili dall'Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo<\/strong>. Il cerchio si chiude idealmente ritornando a Laveno perchè quasi tutte le erbe e i fiori ritratti dall'artista crescono ancora nel parco della villa appartenuta ai De Angeli Frua, ora sede del Comune di Laveno. Ma non è tutto, giacché in mostra si potranno vedere anche alcune sculture realizzate in quell'importante periodo storico e gentilmente prestate da collezionisti privati. Un catalogo ragionato, con testi di approfondimento e immagini delle opere, accompagnerà la mostra che rimarrà aperta per tutta l'estate sino al 26 settembre".<\/p>\n I fiori di Manzù. Omaggio a Laveno Mombello<\/strong> I fiori di Manzù. Omaggio a Laveno Mombello Quella necessità non rimandabile – "Io lavoro perchè mi è una necessità indispensabile all'anima. Per il resto, se vi è qualcosa da dire, penseranno i miei disegni e le mie sculture". È Giacomo Manzoni (Manzù in dialetto bergamasco) l'autore di queste parole che mettono al centro le […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22044,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,230,39,40,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Laveno Mombello<\/span><\/div>\n
MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico<\/strong>
Lugolago Perabò 5, Cerro di Laveno Mombello
Dal 17 luglio al 26 settembre 2010
Orari: martedì 10.00 – 12.30;
mercoledì, giovedì, venerdì 10.00 – 12.30 \/ 14.30 – 17.30;
sabato e domenica 10.00 – 12.30 \/ 15.00 – 18.00;
lunedì chiuso
Le visite di gruppo o di scolaresche vanno concordate con la Direzione del Museo (0332 66 65 30).
È disponibile anche la visita guidata.
Tel.\/fax 0332 66 65 30
museodellaterraglia@tiscali.it
www.midec.org<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"